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Discussione: Julio Cortázar

          
  1. #1
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    Julio Cortázar

    Julio Cortázar, Argentino ( 1914-1984), scrittore nei generi del fantastico, della metafisica, del mistero. E' stato paragonato ad Edgar Allan Poe.
    Io lo conosco e lo apprezzo molto come poeta.

    Nome:   cortazar.jpg
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    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
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    Smile Se devo vivere

    SE DEVO VIVERE

    Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
    la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metŕ dell’opulenza
    si alzi il secco ramo della tosse, che latra
    il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
    mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
    Non imparerň per questo a meglio amarti,
    perň sloggiato dalla felicitŕ
    saprň quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
    Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
    sarŕ necessaria la brina dell’architrave
    perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
    la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l’aroma
    dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
    Tanto lontano ormai da te
    come un occhio dall’altro,
    da questa avversitŕ che assumo nascerŕ adesso
    lo sguardo che alla fine ti meriti.

    (da Le ragioni della collera.)


    .
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #3
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Alla speranza

    Allunga le tue zampette inguantate, irrigidita speranza.
    Accendo un fiammifero: riscaldati. Ti sfiora.
    Dopo contempleremo i nostri visi
    l’uno nell’altro. E penseremo: come
    č cambiato.

    Credevamo
    nell’altro l’uno. Vedi, non si deve.
    Stira le tue manine fredde, speranza.

    Niente da fare, si spegne il fiammifero
    .

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #4
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    DOPO LE FESTE

    E quando tutti se ne andavano
    e restavamo noi due soli
    tra bicchieri vuoti e posacenere sporchi,
    Com’era bello sapere che eri
    lě come l’acqua di uno stagno,
    sola con me sull’orlo della notte,
    e che duravi, eri piů del tempo,
    Eri quella che non se ne andava
    perché uno stesso cuscino
    e uno stesso tepore
    ci avrebbero chiamato ancora
    a risvegliare il nuovo giorno,
    insieme, ridendo, spettinati.

    JULIO CORTÁZAR
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  5. #5
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
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    IL FUTURO

    E so molto bene che non ci sarai.
    Non ci sarai nella strada,
    non nel mormorio che sgorga di notte
    dai pali che la illuminano,
    neppure nel gesto di scegliere il menů,
    o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee,
    nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.

    Nei miei sogni non ci sarai,
    nel destino originale delle parole,
    nč ci sarai in un numero di telefono
    o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
    Mi infurierň, amor mio, e non sarŕ per te,
    e non per te comprerň dolci,
    all'angolo della strada mi fermerň,
    a quell'angolo a cui non svolterai,
    e dirň le parole che si dicono
    e mangerň le cose che si mangiano
    e sognerň i sogni che si sognano
    e so molto bene che non ci sarai,
    nč qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
    nč la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
    Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
    e quando ti penserň, penserň un pensiero
    che oscuramente cerca di ricordarsi di te.


    Julio Cortazar
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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