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19-December-2014, 11:58
#31
Senior Member
A 3000 miglia di distanza dall’unica che amo
Sul mio letto di lenzuola rosse
c’è un libro di cinquecento pagine
con tutte le tue poesie
e la copertina verde.
Mi fai compagnia, Carver, da giorni in questi giorni grigi
ci dormo assieme al tuo libro
e so
che ogni volta che voglio
lo posso aprire
leggerne tre o quattro
stare bene.
Invidio
il tuo modo di dire l’amore
senza strafare
nessun effetto speciale.
Io sono ancora lontano dal far centro
e tu
alla mia età
avevi solo sei anni davanti.
Eppure
sei qui a farmi compagnia, Carver
– e invidio il tuo modo di sapere l’amore –
sei un buon amico
capace di raccontare in silenzio
poco a poco e lentamente
in modo che duri di più.
Guido Catalano
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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25-December-2014, 18:52
#32
Senior Member
Biglietto di Natale a M.L.S.
Maria Luisa quante volte
raccoglieremo questa nostra vita
nella pietà di un verso, come i Santi
nel loro palmo le città turrite?
La primavera quante volte
turbinerà i miei grani di tristezza
dentro le piogge, fino alle tue orme
sconsolate – a Saint Cloud, sulla Giudecca?
Non basterà tutto un Natale
a scambiarci le favole più miti:
le tuniche d’ortica, i sette mari,
la danza sulle spade.
“Mirabilmente il tempo si dispiega…”
ricondurrà nel tempo questo minimo
corso, una donna, un àtomo di fuoco:
noi che viviamo senza fine.
Cristina Campo
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Master Member
Pasolini a Rafìna
Non son venuto a insegnare
cinema, filosofia o l’arte della poesia
cerco le teste degli alunni di Cristo
in questi russi del Pontio
nei ragazzi dell’Epiro.
Mi hanno detto di un ragazzo
che fa il cameriere in una trattoria
e che Gli somiglia.
Non vedrò
le lacrime di sua madre.
Non ne sentirò il lamento.
Echi dalle navi che partono
sguardi di viaggiatori mattutini
e Maria Callas che scende
dalla Mercedes.
Benvenuta, Maria!
Ecco la tua terra.
Ecco il tuo popolo, che non ti conosce.
Non dispiacerti. Riposa.
Cammina con me sulla spiaggia.
Lascia l’autista in macchina.
Le prendo io, le valige.
Com’è andato il viaggio?
Guarda le case, dietro il dirupo
i gabbiani
ora sali in barca
c’è molta strada fino a Petalùs.
io camminerò sulle acque
e tu mi vedrai
la sabbia che ci accoglierà
sarà bollente
la sera parleremo di ciò che più ti va
mangiando, alla luce delle candele,
alla tavola dell’ospitalità
ascolteremo i nostri amici greci.
Le musiche che cerchiamo
non sono ancora state scritte
i vini che beviamo ubriacano
stappare lo champagne suonerà come uno sparo
per gli eserciti di affamati
per gli elefanti cacciati del Kenya.
Lo schiavo di Dio Pietro Paolo Pasolini sposa
la schiava di Dio Maria.
Maria, piena di grazia
e pieno di grazia il frutto del ventre tuo.
No, no, non è per noi
noi siamo nati per soffrire,
mi aveva detto.
Non sono le parole di un’opera
ma di qualche opera di Euripide.
Voglio il più umile volto
per servirlo
per umiliarmi, Maria.
Perché, Pier Paolo?
Yòrgos Chronàs
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Master Member
QUASI ALLA MANIERA DELL’ACHMATOVA, PER LEI
Un poeta dice che un poeta è un passero
che ripete tutta la vita le stesse note.
Le tue sono le note di un passero che crede
che la sua vita sia tutta la vita.
Nessuno va a disilludere un passero, perché
un passero non può farsi disilludere:
la sua sicurezza è come la presenza -
sulla terra - del paese di Carskoe Selò.
È passata su Carskoe Selò la rivoluzione?
Certo, è passata, ma semplicemente come
“un evento che non ha l'eguale”:
e il passero ha continuato a cantare.
Nulla esiste se non si misura col mistero:
che testimonianza avremmo degli “eventi”
se non cantasse prima e dopo di loro
un passero col suo canto lieve e severo?
Pier Paolo Pasolini
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
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Senior Member
Cambio dell’indirizzo
I miei amici
sempre più spesso
cambiano i loro indirizzi.
Ecco Alfonso Gatto, anche lui.
Fino a ieri
abitava nell’allegra via romana,
via Margutta.
Adesso abita
nel cimitero
a Salerno.
Questo è il peggiore
di tutti i ventotto indirizzi
che fino adesso
aveva cambiato.
Migliore era perfino quello
del tempo di Mussolini:
Alfonso Gatto
carcere centrale,
Milano.
Izet Sarajlic
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Master Member
Poesia per Emily Dickinson
Dall'altro lato della notte
l'attende il suo nome,
la sua ansia surrettizia di vivere,
dall'altro lato della notte!
Qualcosa piange nell'aria,
i suoni disegnano l'alba.
Lei pensa all'eternità.
Alejandra Pizarnik
Traduzione di Claudio Cinti
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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26-August-2015, 22:48
#37
Master Member
A PASOLINI
Che cielo azzurro guarda si è schierato
per il tuo anniversario
di assassinato.
Proprio un giorno da partita
di pallone vedi? O da lì
non si vede proprio niente
niente? Non senti che vento forte
si è levato? Con un vento così
il pallone ti sarebbe forse sfuggito
volato come tu quel giorno a noi.
E' un novembre con i colori di aprile
Siamo qui soli con te Pasolini
con quel tuo morire.
Vivian Lamarque
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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31-August-2015, 15:16
#38
Master Member
Cesare Pavese, innamorato non corrisposto di Fernanda Pivano, scrive per lei tre poesie.
Questa è la prima, piena di speranza:
Mattino
La finestra socchiusa contiene un volto
sopra il campo del mare. I capelli vaghi
accompagnano il tenero ritmo del mare.
Non ci sono ricordi su questo viso.
Solo un'ombra fuggevole, come di nube.
L'ombra è umida e dolce come la sabbia
di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.
Non ci sono ricordi. Solo un sussurro
che è la voce del mare fatta ricordo.
Nel crepuscolo l'acqua molle dell'alba
che s'imbeve di luce, rischiara il viso.
Ogni giorno è un miracolo senza tempo,
sotto il sole: una luce salsa l'impregna
e un sapore di frutto marino vivo.
Non esiste ricordo su questo viso.
Non esiste parola che lo contenga
o accomuni alla cose passate. Ieri,
dalla breve finestra è svanito come
svanirà tra un istante, senza tristezza
né parole umane, sul campo del mare.
Cesare Pavese
Agosto 1940
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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31-August-2015, 15:20
#39
Master Member
Questa è la seconda poesia dedicata a Fernanda Pivano, in cui Cesare Pavese già teme dal suo silenzio il rifiuto che poi verrà alla sua proposta di matrimonio.
Estate
http://www.scompaginando.it/showthread.php?677-La-poesia-del-giorno&p=29539&viewfull=1#post29539
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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31-August-2015, 15:25
#40
Master Member
Il rifiuto di Fernanda Pivano alla proposta di matrimonio di Pavese spezza definitivamente le speranze d'amore del poeta:
Notturno
La collina è notturna, nel cielo chiaro.
Vi s'inquadra il tuo capo, che muove appena
e accompagna quel cielo. Sei come una nube
intravista tra i rami. Ti ride negli occhi
la stranezza di un cielo che non è il tuo.
La collina di terra e di foglie chiude
con la massa nera il tuo vivo guardare,
la tua bocca ha la piega di un dolce incavo
tra le coste lontane. Sembri giocare
alla grande collina e al chiarore del cielo:
per piacermi ripeti lo sfondo antico
e lo rendi più puro.
Ma vivi altrove.
Il tuo tenero sangue si è fatto altrove.
Le parole che dice non hanno riscontro
con la scabra tristezza di questo cielo.
Tu non sei che una nube dolcissima, bianca
impigliata una notte fra i rami antichi.
Cesare Pavese
Ottobre 1940
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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31-August-2015, 19:40
#41
Moderator
Praticamente lui si è innamorato di una sua studentessa!
Ho letto su Wiky che lui era il suo supplente di italiano al liceo classico.
grazie Dany. Con i tuoi post imparo sempre qualcosa!
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31-August-2015, 21:07
#42
Master Member
Originariamente inviato da
kaipirissima
Praticamente lui si è innamorato di una sua studentessa!
Ho letto su Wiky che lui era il suo supplente di italiano al liceo classico.
grazie Dany. Con i tuoi post imparo sempre qualcosa!
Non lo sapevo nemmeno io, Pavese non lo conoscevo! Lui era un giovane supplente, lei una sua studentessa del liceo. Grazie al commento di Indigowitch sulla poesia Estate, ho provato ad approfondire l'argomento, trovandolo molto interessante.
Pavese inciderà sul frontespizio di «Feria d'agosto» le date dei due rifiuti opposti da Fernanda alle sue proposte di matrimonio: il 26 luglio 1940 e il 10 luglio 1945.
"Le parole dell' amore non si pubblicano con leggerezza. Sono una parte dell' anima che non merita lo sgarbo della notorietà." Più di quarant' anni fa Fernanda Pivano rispondeva con questi argomenti a Italo Calvino e Lorenzo Mondo che le chiedevano di poter inserire nell'epistolario di Cesare Pavese le lettere appassionate scritte dal poeta alla «signorina Fernanda»
A FERNANDA PIVANO Roma, Domenica 9 maggio, 1943
Cara Fern,
[…]Ieri era molto scorbutica, e scommetto che era perfino brutta. Invece di escogitare scuse e complici a tutt’andare, studi ché sarà meglio.
[…] Il sesso è la rovina della vita. Ma anche una gran consolazione. Fernanda, apprezzi il sesso che è quello che suscita le lettere e le arti e fornisce di cittadini la patria. Lo apprezzi.
Mi scriva se lo apprezza. Suo
Pavese
A FERNANDA PIVANO Roma, 25 maggio, 1943
Cara Fernanda,
che lei è cattiva ed egoista l’ho sempre saputo, ma neanche io non scherzo e quindi sono disposto a correre il rischio. Ma parliamo di cose più decenti, si è decisa o no a studiare?
Cara Fernanda, quando ci si rifiuta di sposarmi, almeno si ha il dovere di risarcirmi facendosi una cultura e imparandola più lunga di me.[…] O sposi subito il capostazione e smetta!
[…]Fernanda, si mangia poco a casa nostra e, su cinque, tre hanno preso la tosse asinina. L’attendo anch’io, e in questa certezza La saluto caramente, non senza augurarmi che noi due siamo insieme, in una casetta di mare, entrambi con la tosse asinina, a darci i colpetti sulla schiena e confondere i nostri ruggiti.
Suo Cesarino
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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03-November-2015, 15:25
#43
Master Member
A Pier Paolo Pasolini
Voce umana
vestita di bellezza
era quella che ci davi
Umana e bella
anche se duramente accusava
Amore semplice umano
la tua vita
Amore e paura per l’Uomo
per il progresso fede
e lo sviluppo insopportabile per te
V’erano momenti in cui ascoltando
le parole scorrere dalle tue labbra
riudivo i versi di Rimbaud
“Sono nato troppo presto o troppo tardi?
Cosa sto a fare qui?
Ah, tutti voi,
pregate Iddio per l’infelice”
No Pier Paolo
non sei nato né presto né tardi
ma peccato che tu sia partito
mentre la verità si combatte
mentre tanti si scontrano
senza sapere perché
senza sapere dove vanno.
Mentre le religioni cambiano faccia
e le ideologie diventano religioni
e molti vestono i paraocchi di nuovo
tu non dovevi andare via.
Alekos Panagulis, Dicembre 1975
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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30-November-2015, 22:33
#44
Master Member
Ad Alejandra Pizarnik
Il futuro
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
nè ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Julio Cortazar
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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