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Discussione: Wislawa Szymborska

          
  1. #46
    Master Member L'avatar di Claire
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    Qualche parola sull'anima

    L’anima la si ha ogni tanto,nessuno la ha di continuo, per sempre.
    Giorno dopo giorno,anno dopo anno,possono passare senza di lei.
    A volte nidifica un po’ piu’ a lungo,sole in estasi e paura dell’infanzia,
    a volte solo nello stupore dell’essere vecchi.
    Di rado ci da' una mano in occupazioni faticose,
    come spostare mobili, portare valige
    o percorrere le strade con scarpe strette,
    quando si compilano moduli,si trita la carne,
    di regola ha il suo giorno libero.
    Su mille nostre conversazioni partecipa ad una,
    ed anche a questo non necessariamente,
    poiche’ preferisce il silenzio,
    quando il corpo comincia a dolerci e dolerci,
    smonta di turno, alla chetichella,
    e’ schifiltosa,
    non le piace vederci nella folla,
    il nostro lottare per un vantaggio qualunque
    e lo strepito degli affari, la disgusta,
    gioia e tristezza non sono per lei due sentimenti diversi,
    e’ presente accanto a noi solo quando essi sono uniti.
    Possiamo contare su di lei
    quando non siamo sicuri di niente e curiosi di tutto,
    tra gli oggetti materiali le piacciono gli orologi a pendolo e gli specchi,
    che lavorano con zelo anche quando nessuno guarda.
    Non dice da dove viene e quando sparira’ di nuovo,
    ma aspetta chiaramente simili domande.
    Si direbbe che
    cosi’ come lei a noi,
    anche noi siamo necessari a lei,
    per qualcosa.

    Wislawa Szymborska
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  2. #47
    Master Member L'avatar di Claire
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    Non occorre titolo

    Si è arrivati a questo: siedo sotto un albero,
    sulla sponda d’un fiume
    in una mattina assolata.
    E’ un evento futile
    e non passerà alla storia.
    Non si tratta di battaglie e patti,
    di cui si studiano le cause,
    né di tirannicidi degni di memoria.

    Comunque siedo su questa sponda, è un fatto.
    E se sono qui,
    da qualche parte devo pur essere venuta,
    e in precedenza
    devo essere stata in molti altri posti,
    esattamente come i conquistatori di terre lontane
    prima di salire a bordo.

    Anche l’attimo fuggente ha un ricco passato,
    il suo venerdì prima del sabato,
    il suo maggio prima di giugno.
    Ha i suoi orizzonti non meno reali
    di quelli nel cannocchiale dei capitani.

    Quest’albero è un pioppo radicato da anni.
    Il fiume è la Raba, che scorre non da ieri.
    Il sentiero è tracciato fra i cespugli
    non dall’altro ieri.
    Il vento per soffiare via le nuvole
    prima ha dovuto spingerle fin qui.

    E anche se nulla di rilevante accade intorno,
    non per quello il mondo è più povero di particolari,
    peggio fondato, meno definito
    di quando lo invadevano i popoli migranti.

    Il silenzio non accompagna solo i complotti,
    né il corteo delle cause solo le incoronazioni.
    Possono essere tondi non solo gli anniversari delle insurrezioni,
    ma anche i sassolini in parata sulla sponda.

    Fitto e intricato è il reame delle circostanze.
    Il punto della formica nell’erba.
    L’erba cucita alla terra.
    Il disegno nell’onda in cui si infila un fuscello.

    Si dà il caso che io sia qui e guardi.
    Sopra di me una farfalla bianca sbatte nell’aria
    ali che sono solamente sue,
    e sulle mani mi vola un’ombra,
    non un’altra, non d’un altro, ma solo sua.

    A tale vista mi abbandona sempre la certezza
    che ciò che è importante
    sia più importante di ciò che non lo è.


    Wislawa Szymborska
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  3. #48
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Allegro ma non troppo


    Sei bella – dico alla vita –
    è impensabile più rigoglio,
    più rane e più usignoli,
    più formiche e più germogli.


    Cerco di accattivarmela,
    di blandirla, vezzeggiarla.
    La saluto sempre per prima
    con umile espressione.


    Le taglio la strada da sinistra,
    le taglio la strada da destra,
    e mi innalzo nell’incanto,
    e cado per lo stupore.


    Quanto è di campo questo grillo,
    e di bosco questo frutto –
    mai l’avrei creduto
    se non avessi vissuto!


    Non trovo nulla – le dico –
    a cui paragonarti.
    Nessuno ha fatto un’altra pigna
    né migliore, né peggiore.


    Lodo la tua larghezza,
    inventiva ed esattezza,
    e cos’altro – e cosa più –
    magia, stregoneria.


    Mai vorrei recarti offesa,
    né adirarti per dileggio.
    Da centomila anni almeno
    sorridendo ti corteggio.


    Tiro la vita per una foglia:
    si è fermata? Se n’è accorta?
    Si è scordata dove corre,
    almeno per una volta?


    Wisława Szymborska
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  4. #49
    Master Member L'avatar di daniela
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    IL TERRORISTA, LUI GUARDA

    La bomba esploderà nel bar alle tredici e venti.
    Adesso sono appena le tredici e sedici.
    Alcuni faranno in tempo a entrare,
    alcuni a uscire.

    Il terrorista ha già attraversato la strada.
    Questa distanza lo protegge da ogni male,
    e poi la vista è come al cinema:

    Una donna con il giaccone giallo, lei entra.
    Un uomo con gli occhiali scuri, lui esce.
    Ragazzi in jeans, loro parlano.
    Le tredici e diciassette e quattro secondi.
    Quello più basso è fortunato e sale sulla vespa,
    quello più alto invece entra.

    Le tredici e diciassette e quaranta secondi.
    La ragazza, lei cammina con un nastro verde nei capelli.
    Ma quell'autobus d'improvviso la nasconde.
    Le tredici e diciotto.
    La ragazza non c'è più.
    Se è stata così stupida da entrare, oppure no,
    si vedrà quando li porteranno fuori.

    Le tredici e diciannove.
    Più nessuno che entri, pare.
    Invece esce un grassone calvo.
    Sembra che si frughi nelle tasche e
    alle tredici e venti meno dieci secondi
    rientra a cercare quei suoi miseri guanti.

    Sono le tredici e venti.
    Il tempo, come scorre lentamente.
    Deve essere ora.
    No, non ancora.
    Sì, ora.
    La bomba, lei esplode.

    Wislawa Szymborska
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. #50
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Da qui bisogna cominciare: il cielo.
    Finestra senza davanzale, telaio, vetri.
    Un’apertura e nulla più,
    ma spalancata.
    Non devo attendere una notte serena,
    né alzare la testa,
    per osservare il cielo.
    L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.
    Il cielo mi avvolge ermeticamente
    e mi solleva da sotto.


    Persino le montagne più alte
    non sono più vicine al cielo
    delle valli più profonde.
    In nessun luogo ce n’è più
    che in un altro.
    La nuvola è schiacciata dal cielo
    inesorabilmente come la tomba.
    La talpa è al settimo cielo
    come il gufo che scuote le ali.
    La cosa che cade in un abisso
    cade da cielo a cielo.


    Friabili, fluenti, rocciose,
    infuocate ed eteree,
    distese di cielo, briciole di cielo,
    folate e cataste di cielo.
    Il cielo è onnipresente
    Perfino nel buio sotto la pelle.


    Mangio il cielo, evacuo il cielo.
    Sono una trappola in una trappola,
    un abitante abitato,
    un abbraccio abbracciato,
    una domanda in risposta ad una domanda.


    La divisione in cielo e terra
    non è il modo appropriato
    di pensare a questa totalità.
    Permette solo di sopravvivere
    a un indirizzo più esatto,
    più facile da trovare,
    se dovessero cercarmi.
    Miei segni particolari:
    incanto e disperazione.


    Wisława Szymborska
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  6. #51
    Master Member L'avatar di daniela
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    La mia ombra è come un buffone
    dietro la regina. Quando lei si alza,
    il buffone sulla parete balza
    e sbatte nel soffitto col testone.
    Il che forse a suo modo duole
    nel mondo bidimensionale.
    ... Forse al buffone non va la mia corte
    e preferirebbe un diverso ruolo.
    La regina si sporge dal balcone
    e dal balcone lui si butta giù.
    Così hanno diviso ogni azione,
    però a uno ne tocca assai di più.
    Si è preso il merlo i gesti liberali,
    il pathos con la sua impudenza
    e tutto ciò per cui non ho la forza
    - corona, scettro, mantello regale.
    Lieve sarò, ah, nell´agitare il braccio,
    ah, lieve nel voltare indietro il capo,
    sire, nell´ora del nostro commiato,
    sire, alla stazione ferroviaria.
    Sire, in quel momento sarà il buffone
    a sdraiarsi sui binari alla stazione.

    Wislawa Szymborska



    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  7. #52
    Master Member L'avatar di daniela
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    L'orribile sogno del poeta

    Immagina un po' cosa ho sognato.
    All'apparenza tutto è proprio come da noi.
    La terra sotto i piedi, acqua, fuoco, aria,
    verticale, orizzontale, triangolo, cerchio,
    lato sinistro e destro.
    Tempo passabile, paesaggi non male
    e parecchie creature dotate di linguaggio.
    Però quel linguaggio non è di questa Terra.

    Nelle frasi domina l'incondizionale.
    I nomi aderiscono strettamente alle cose.
    Nulla da aggiungere, togliere, cambiare e spostare.

    Il tempo è sempre quello dell'orologio.
    Passato e futuro hanno un ambito ristretto.
    Per i ricordi, il singolo secondo trascorso,
    per le previsioni, un altro secondo
    che sta appunto cominciando.

    Parole quante è necessario. Mai una di troppo,
    e questo vuol dire che non c'è poesia,
    né filosofia, e neppure religione.
    Là simili trastulli non sono previsti.


    Niente che si possa anche solo pensare
    o vedere a occhi chiusi.

    Se si cerca, è ciò che è già lì accanto.
    Se si chiede, è ciò per cui c'è una risposta.

    Si stupirebbero molto,
    se mai sapessero stupirsi,
    che da qualche parte esistono motivi di stupore.

    La parola "inquietudine", da loro considerata oscena,
    non oserebbe comparire nel vocabolario.

    Il mondo si presenta in modo chiaro
    anche nell'oscurità profonda.
    Si dà a ciascuno per un prezzo accessibile.
    Nessuno esige il resto prima di lasciare la cassa.

    Dei sentimenti -la soddisfazione. E nessuna parentesi.
    La vita con un punto al piede. E il rombo delle galassie.

    Ammetti che nulla di peggio
    può capitare al poeta.
    E poi nulla di meglio
    che svegliarsi in fretta.

    Wislawa Szymborska
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  8. #53
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile

    CONTRIBUTO ALLA STATISTICA

    Su cento persone:
    che ne sanno sempre piu’ degli altri
    - cinquantadue;
    insicuri a ogni passo
    - quasi tutti gli altri;
    pronti ad aiutare,
    purche’ la cosa non duri molto
    - ben quarantanove;
    buoni sempre,
    perche’ non sanno fare altrimenti
    - quattro, be’, forse cinque;
    propensi ad ammirare senza invidia
    - diciotto;
    viventi con la continua paura
    di qualcuno o qualcosa
    - settantasette;
    dotati per la felicita’
    - al massimo poco piu’ di venti;
    innocui singolarmente,
    che imbarbariscono nella folla
    - di sicuro piu’ della meta’;
    crudeli,
    se costretti dalle circostanze
    - e’ meglio non saperlo
    neppure approssimativamente;
    quelli col senno di poi
    - non molti di piu’
    di quelli col senno di prima;
    che dalla vita prendono solo cose
    - quaranta,
    anche se vorrei sbagliarmi;
    ripiegati, dolenti
    e senza torcia nel buio
    - ottantatre’
    prima o poi;
    degni di compassione
    - novantanove;
    mortali
    - cento su cento.
    Numero al momento invariato.
    Wislawa Szymborska
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  9. #54
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
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    La moglie di Lot

    Ho guardato indietro, è vero.
    Dicono per curiosità.
    Non pensano neppure che potessi avere altri motivi:
    il rimpianto di una coppa d’argento
    lasciata nella mia casa di Sodoma.
    La voglia di non vedere più il mio probo marito
    che mi camminava davanti.
    La voglia di verificare se si sarebbe fermato,
    qualora fossi morta (non si fermò).
    La disubbidienza degli umili.
    La speranza che Dio ci avesse ripensato,
    e non facesse morire migliaia di innocenti.
    La solitudine e la vergogna di fuggire così di nascosto.
    Ma forse fu solo un colpo di vento
    che mi sciolse i capelli
    e che istintivamente mi fece girare la testa.
    È possibile che io sia caduta, e poi divenuta di sale
    con il viso rivolto alla città.

    Wislawa Szymborska
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  10. #55
    Master Member L'avatar di daniela
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    Credo nella grande scoperta.
    Credo nell’uomo che farà la scoperta.
    Credo nella paura dell’uomo che farà la scoperta.
    Credo nel pallore del suo viso,
    nella sua nausea, nel sudore gelato del suo labbro.
    Credo nei suoi appunti bruciati,
    ridotti in cenere,
    bruciati fino all’ultimo.
    Credo nelle cifre sparpagliate,
    sparpagliate senza rimpianto.
    Credo nella fretta dell’uomo,
    nella precisione dei suoi gesti,
    nel suo libero arbitrio.
    Credo nelle lavagne fracassate,
    nei liquidi versati,
    nei raggi spenti.
    Affermo che ciò riuscirà,
    che non sarà troppo tardi,
    e che avverrà in assenza di testimoni.
    Nessuno lo saprà, ne sono certa,
    né la moglie, né la parete,
    neppure l’uccello, potrebbe cantare.
    Credo nella mano che non si presta,
    credo nella carriera spezzata,
    credo nel lavoro di molti anni sprecato.
    Credo nel segreto portato nella tomba.
    Queste parole mi veleggiano sopra le regole.
    Non cercano appoggio in nessun esempio.
    La mia fede è forte, cieca e senza fondamento.

    Wislawa Szymborska
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  11. #56
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Con uno sguardo mi ha resa più bella,
    e io questa bellezza l'ho fatta mia.
    Felice, ho inghiottito una stella.
    Ho lasciato che mi immaginasse
    a somiglianza del mio riflesso
    nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
    nel battito di ali improvvise.
    Il tavolo è tavolo, il vino è vino
    nel bicchiere che è un bicchiere
    e sta lì dritto sul tavolo.
    Io invece sono immaginaria,
    incredibilmente immaginaria,
    immaginaria fino al midollo.
    Gli parlo di tutto ciò che vuole:
    delle formiche morenti d'amore
    sotto la costellazione del soffione.
    Gli giuro che una rosa bianca,
    se viene spruzzata di vino, canta.
    Mi metto a ridere,
    inclino il capo, con prudenza,
    come per controllare
    un'invenzione.
    E ballo, ballo
    nella pelle stupita, nell'abbraccio
    che mi crea.
    Eva dalla costola, Venere dall'onda,
    Minerva dalla testa di Giove
    erano più reali.
    Quando lui non mi guarda,
    cerco la mia immagine sul muro.
    E vedo solo
    un chiodo,
    senza il quadro.


    Wislawa Szymborska
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  12. #57
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Una fotografia dell'11 settembre

    Saltarono dai piani in fiamme, giù
    ... uno, due, altri ancora
    più in alto, più in basso.
    Una fotografia li ha colti mentre erano vivi
    e ora li preserva
    sopra il suolo, diretti verso il suolo.
    Ognuno di loro ancora intero
    con il proprio volto
    e il sangue ben nascosto.
    C'è ancora tempo,
    perchè i loro capelli siano scompigliati,
    e perchè chiavi e spiccioli
    cadano dalle loro tasche.
    Essi si trovano ancora nel reame dell'aria,
    entro i luoghi
    che hanno appena aperto.
    Ci sono soltanto due cose che posso fare per loro
    ... descrivere questo volo
    e non aggiungere una parola finale.

    Wislawa Szymborska
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  13. #58
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Una fotografia dell'11 settembre

    Saltarono dai piani in fiamme, giù
    ... uno, due, altri ancora
    più in alto, più in basso.
    Una fotografia li ha colti mentre erano vivi
    e ora li preserva
    sopra il suolo, diretti verso il suolo.
    Ognuno di loro ancora intero
    con il proprio volto
    e il sangue ben nascosto.
    C'è ancora tempo,
    perchè i loro capelli siano scompigliati,
    e perchè chiavi e spiccioli
    cadano dalle loro tasche.
    Essi si trovano ancora nel reame dell'aria,
    entro i luoghi
    che hanno appena aperto.
    Ci sono soltanto due cose che posso fare per loro
    ... descrivere questo volo
    e non aggiungere una parola finale.

    Wislawa Szymborska
    DA BRIVIDI. Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  14. #59
    Senior Member L'avatar di Serena-fundy
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    Foglietto illustrativo

    Sono un tranquillante,
    Agisco in casa,
    funziono in ufficio,
    affronto gli esami,
    mi presento all'udienza,
    incollo con cura le tazze rotte -
    devi solo prendermi,
    farmi sciogliere sotto la lingua,
    devi solo mandarmi giù
    con un sorso d'acqua.
    So come trattare l'infelicità,
    come sopportare una cattiva notizia,
    ridurre l'ingiustizia,
    rischiarare l'assenza di Dio,
    scegliere un bel cappellino da lutto.
    Che cosa aspetti -
    fidati della pietà chimica.
    Sei un uomo (una donna) ancora giovane,
    dovresti sistemarti in qualche modo.
    Chi ha detto che la vita va vissuta con coraggio?
    Consegnami il tuo abisso -
    lo imbottirò di sonno.
    Mi sarai grato (grata) per la caduta in piedi.
    Vendimi la tua anima.
    Un altro acquirente non capiterà.
    Un altro diavolo non c'è più.

    Wislawa Szymborska
    Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Bertrand Russell

  15. #60
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    L’odio

    Guardate com'e' sempre efficiente,
    come si mantiene in forma
    nel nostro secolo l'odio.
    Con quanta facilità supera gli ostacoli.
    Come gli e' facile avventarsi, agguantare.

    Non e' come gli altri sentimenti.
    Insieme più vecchio e più giovane di loro.
    Da solo genera le cause
    che lo fanno nascere.
    Se si addormenta,il suo non e' mai un sonno eterno.
    L'insonnia non lo indebolisce,ma lo rafforza.

    Religione o non religione-
    purché ci si inginocchi per il via.
    Patria o no-
    purché si scatti alla partenza.
    Anche la giustizia va bene, all'inizio.
    Poi corre tutto solo.
    L'odio. L'odio.
    Una smorfia di estasi amorosa
    gli deforma il viso.

    Oh, questi altri sentimenti-
    malaticci e fiacchi.
    Da quando la fratellanza
    può contare sulle folle?
    La compassione e'mai
    giunta prima al traguardo?
    Il dubbio quanti volenterosi trascina?
    Lui solo trascina,che sa il fatto suo.

    Capace, sveglio, molto laborioso.
    Occorre dire quante canzoni ha composto?
    Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
    Quanti tappeti umani ha disteso
    su quante piazze, stadi?

    Diciamoci la verità:
    sa creare bellezza.
    Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
    Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
    Innegabile e' il pathos delle rovine
    e l'umorismo grasso
    della colonna che vigorosa le sovrasta.

    E' un maestro del contrasto
    tra fracasso e silenzio,
    tra sangue rosso e neve bianca.

    E soprattutto non lo annoia mai
    il motivo del lindo carnefice
    sopra la vittima insozzata

    In ogni instante e' pronto a nuovi compiti.
    Se deve aspettare, aspetterà.
    Lo dicono cieco. Cieco?
    Ha la vista acuta del cecchino
    e guarda risoluto al futuro
    - lui solo.
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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