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Discussione: Oggi ricordiamo

          
  1. #61
    Patrizia
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    George Bernanos, 20 febbraio 1888 - 5 luglio 1948.
    Scrittore francese. Dalle sue opere sono stati tratti diversi film e una pièce teatrale.

    Personaggio non privo di senso dell'umorismo. Ecco l'epitaffio che dispose per sé:
    "Si prega l'angelo trombettiere di suonare forte: il defunto è duro d'orecchi".





    Ludwig Eduard Boltzmann, 20 febbraio 1844 - 5 settembre 1906.
    Fisico e matematico austriaco di spicco. La sua continua ricerca volta ad esprimere la realtà attraverso la matematica gli valse l'appellativo scherzoso di "terrorista algebrico".

    http://archiviostorico.corriere.it/2...00615034.shtml

  2. #62
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    George Bernanos, 20 febbraio 1888 - 5 luglio 1948.
    Scrittore francese. Dalle sue opere sono stati tratti diversi film e una pièce teatrale.

    Personaggio non privo di senso dell'umorismo. Ecco l'epitaffio che dispose per sé:
    "Si prega l'angelo trombettiere di suonare forte: il defunto è duro di orecchie".
    Di Bernanos ho letto solo "Diario di un curato di campagna", che non mi ha particolarmente entusiasmata... ma questo epitaffio (che non conoscevo) è veramente spettacolare
    Grazie, Patrizia
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #63
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    • 20 Febbraio 1909: Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro il Manifesto del Futurismo

      Manifesto del Futurismo
      Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
      Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
      La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
      Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
      Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
      Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
      Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
      Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
      Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
      Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
      Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

    È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.

  4. #64
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    • 20 Febbraio 1909: Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro il Manifesto del Futurismo

      Manifesto del Futurismo
      Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
      Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
      La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
      Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
      Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
      Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
      Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
      Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
      Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
      Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
      Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
    È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.
    Oserei dire ENTUSIASMANTE!
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  5. #65
    lettore L'avatar di walt
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    Robert Baden-Powell
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


    Robert Baden-Powell, titolo completo Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell, Primo Barone Baden-Powell di Gilwell ['beɪdən 'pəʊəl] (Londra, 22 febbraio 1857 – Nyeri, 8 gennaio 1941), è stato un militare e scrittore inglese, noto soprattutto per essere stato il fondatore, nel 1907, dei movimenti mondiali dello scautismo e del guidismo.
    Per i meriti riconosciutigli in ordine alla fondazione del movimento scout, gli furono conferiti i titoli di Baronetto e di Lord. Tutti gli scout del mondo lo chiamano più semplicemente B.-P. (come soleva abbreviare la sua firma).
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  6. #66
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    Robert Baden-Powell, titolo completo Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell, Primo Barone Baden-Powell di Gilwell ['beɪdən 'pəʊəl] (Londra, 22 febbraio 1857 – Nyeri, 8 gennaio 1941), è stato un militare e scrittore inglese, noto soprattutto per essere stato il fondatore, nel 1907, dei movimenti mondiali dello scautismo e del guidismo.
    Grazie di averlo ricordato, Walt!
    Parola di lupetto !

  7. #67
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    Il 22 febbraio del 2005, all'età di ottantatre anni, muore nella sua abitazione di Milano Don Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale Gioventù Studentesca (GS), poi (dal 1969), chiamato Comunione e Liberazione (Cl) . A celebrare i suoi funerali, è l'allora cardinale Ratzinger .
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    «La vita ci è stata data per una creatività. Il tempo è come il tessuto su cui occorre disegnare una creazione.

    (Don Giussani)

  8. #68
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    Il 22 febbraio del 2005, all'età di ottantatre anni, muore nella sua abitazione di Milano Don Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale Gioventù Studentesca (GS), poi (dal 1969), chiamato Comunione e Liberazione (Cl) . A celebrare i suoi funerali, è l'allora cardinale Ratzinger .
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    «La vita ci è stata data per una creatività. Il tempo è come il tessuto su cui occorre disegnare una creazione.

    (Don Giussani)
    Grazie Sir, di esserti ricordato di lui.
    Don Giussani era un mio carissimo amico, un padre, l'uomo più vero che ho conosciuto nella mia vita.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  9. #69
    Patrizia
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    23 febbraio

    1455 data stabilita dall'UNESCO in memoria del primo libro occidentale stampato con caratteri mobili: la Bibbia di Gutenberg



    1685 nasce Georg Friedrich Händel, grandissimo compositore tedesco





    1898 Condannato Émile Zola a un anno di carcere per la pubblicazione della lettera aperta "J'accuse".



    1965 Muore il grande attore comico Stan Laurel, pseudonimo di Arthur Stanley Jefferson.
    Simpaticissimo. Impossibile dimenticarlo.


  10. #70
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Oggi si ricordano due personaggi che, in ambiti diversissimi, hanno lasciato un segno indelebile del loro passaggio negli eventi italiani e mondiali

    Ventidue anni fa moriva una delle più grandi figure politiche italiane Sandro Pertini

    In questo stesso giorno cinquantasette anni fa nasceva uno di quei rari geni che, nel bene e nel male, riescono con la loro creatività a dare un'impronta a milioni di altre vite Steve Jobs
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  11. #71
    Patrizia
    Guest

    25 febbraio

    Sarebbero moltissimi i nomi e gli avvenimenti da ricordare oggi.
    Ne cito un paio.

    Anthony Burgess, pseudonimo di John Burgess Wilson, 25 febbraio 1917 - 22 novembre 1993.
    Scrittore e musicista, fra i maggiori romanzieri anglosassoni del Novecento. Tutti i suoi lavori sono caratterizzati da grande sperimentalismo e originalità.
    Dalla sua opera più famosa, "A Clockwork Orange" - "Arancia meccanica" o, tradotto più letteralmente "Un'arancia a orologeria" - fu tratto il film di Kubrick.



    Pierre-Auguste Renoir, 25 febbraio 1841 - 3 dicembre 1919. Pittore impressionista. Con i suoi dipinti rappresentò gli aspetti più gioiosi della vita: attimi di sentimento, bambini, natura e paesaggi ameni pieni di luce.



    ***

  12. #72
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    26 Gennaio 1266
    L'esercito ghibellino di Manfredi è sconfitto a Benevento , dai Guelfi.
    La distruzione dell'esercito di Manfredi segnò il crollo della dominazione degli Hohenstaufen in Italia e la definitiva sconfitta del partito che faceva riferimento all'imperatore, il partito ghibellino, appunto. A questo fa accenno Dante Alighieri ( Purgatorio, canto III), quando cita Manfredi sulla spiaggia dell'Antipurgatorio nella prima schiera di negligenti, quella dei morti scomunicati:
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    Io mi volsi ver’ lui e guardail fiso:
    biondo era e bello e di gentile aspetto,
    ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. 108

    Quand’io mi fui umilmente disdetto
    d’averlo visto mai, el disse: "Or vedi";
    e mostrommi una piaga a sommo ’l petto. 111

    Poi sorridendo disse: "Io son Manfredi,
    nepote di Costanza imperadrice;
    ond’io ti priego che, quando tu riedi, 114

    vadi a mia bella figlia, genitrice
    de l’ onor di Cilicia e d'Aragona,
    e dichi ’l vero a lei, s’altro si dice. 117

  13. #73
    Patrizia
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    Grazie Sir!

  14. #74
    Patrizia
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    John Steinbeck, 27 febbraio 1902 – 20 dicembre 1968.
    Scrittore statunitense, Premio Nobel per la letteratura nel 1962 “Per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l'umore sensibile e la percezione sociale acuta".




    Paul Ricoeur, filosofo francese, 27 febbraio 1913 – 20 maggio 2005
    "il linguaggio non è soltanto il veicolo di una comunicazione, ma diviene l'oggetto di una interpretazione"

    “Noi abbiamo compiuto l’opera di ricostruzione post-bellica, ma abbiamo affrontato la ricostruzione morale dopo l’esperienza inaudita della violenza e della tortura che è ancora praticata nel mondo”.




    Ottant’anni fa nasceva Elisabeth Taylor, attrice inglese di grande fascino e raffinatezza; una delle più amate star di Hollywood. È morta lo scorso 23 marzo.

  15. #75
    lettore L'avatar di walt
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    Mario Luzi (Sesto Fiorentino, 20 ottobre 1914 –Firenze, 28 febbraio 2005) è stato un poeta e scrittore italiano



    La notte lava la mente

    La notte lava la mente.

    Poco dopo si è qui come sai bene,
    file d'anime lungo la cornice,
    chi pronto al balzo, chi quasi in catene.

    Qualcuno sulla pagina del mare
    traccia un segno di vita, figge un punto.
    Raramente qualche gabbiano appare.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

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