Cosa c’è nel museo di Auschwitz
ci sono scarpe abbastanza da calzarne i piedi
di una intera generazione
occhiali per vedere tutti i panorami d’Europa
valigie per milioni
di possibili ritorni a casa
tutti questi oggetti sono rimasti uguali a prima
il nome sulle etichette il fango secco sulle suole
solo una cosa è andata avanti
- non posso proprio chiamarlo vivere –
c’è una stanza intera piena di capelli
sono ingrigiti sul pavimento aspettando i giovani di allora
che nella vecchiaia
non li hanno mai raggiunti

Francesco Tomada