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Discussione: Il Giorno della Memoria

          
  1. #16
    Master Member L'avatar di Claire
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    Non una poesia ma una preghiera funebre yiddish.

    El Mole Rahamim (Signore della Misericordia)


    Signore pieno di misericordia
    che ha trovato il giusto riposo
    sulle ali della schechinà nelle
    altezze sante, pure come la
    limpidezza dei nostri fratelli,
    i santi puri che sono caduti
    per mano degli assassini.
    Il loro sangue è stato versato ad
    Auschwitz, Maidanek, Treblinka e
    negli altri campi di sterminio in Europa.
    E sono stati uccisi con morte inaudita
    e feroce. La loro morte è stata il
    sacrificio per la santificazione
    del nome affinché i loro figli e
    figlie, fratelli e sorelle
    promettano giustizia per ricordo
    delle loro anime. Nel paradiso
    che sia il loro riposo e il
    Signore della Misericordia li tenga
    sotto le sue ali in eterno e terrà
    nella vita eterna le loro anime.
    Dio è la loro eredità
    e riposeranno in pace sui loro
    giacigli in eterno. Amen.

    Jordi Savall nel suo:Jérusalem. La ville des deux Paix: la paix céleste et la paix terrestre, incluse una registrazione storica del 1950 in cui il cantore Shlomo Katz, un ebreo di origine rumena sopravvissuto alla prigionia nei campi di concentramento, esegue questo canto funebre.

    Katz era stato condannato a morte ad Auschwitz nel 1941, ma l’ufficiale incaricato dell’esecuzione si emozionò a tal punto per la bellezza di questa preghiera che decise di salvargli la vita, permettendogli di evadere dal campo.

    Un canto di una grande tremenda tristezza.

    .
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  2. #17
    Senior Member L'avatar di mancinerie
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    A come Auschwitz
    B come Bagram, Guantanamo, e altre mille prigioni segrete di cui non si sa il nome
    C come Cecenia
    D come Dresda
    E come Effetti collaterali: un modo carino per dire “morti ammazzati dalle nostre bombe”
    F come “Francesco Crispi”: la scuola di Gorla, Milano, e i suoi 184 bambini uccisi
    G come Gaza, la più grande prigione a cielo aperto del mondo
    H come Hiroshima
    I come Italia: che ripudia la guerra, ma spende 2 milioni di euro al giorno per fare la guerra in Afghanistan
    L come Lager
    M come Mauthausen
    N come Nagasaki: tre giorni dopo aver visto quel che era successo a Hiroshima
    O come Orrore
    P come Portare la democrazia: sinonimo elegante di “sganciare bombe”
    Q come Quirra: un posticino in Sardegna in cui si testano nuove armi e, ohibò!, la gente poi muore
    R come Rendition: un bel termine per ‘sequestro di persona, tortura e privazione di ogni diritto’
    S come Srebrenica
    T come tutte le Vittime, quale che sia il colore della loro pelle
    U come Ustica
    V come Varsavia, ghetto di.
    Z come zeta, l’ultima lettera, la Fine: quella che faremo noi, una brutta fine, se continuiamo a dimenticare.



    Cecilia Strada
    C'è una piega in ogni cosa

  3. #18
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    Auschwitz Francesco Guccini

    Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
    passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....

    Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
    nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...

    Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
    è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...

    Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
    eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...

    Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
    di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...

    Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
    a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...

    Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
    a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...

  4. #19
    Master Member L'avatar di daniela
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    Dopo Auschwitz

    Dopo Auschwitz non c’è teologia:
    dai camini del Vaticano si leva fumo bianco,
    segno che i cardinali hanno eletto il papa.
    Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero,
    segno che gli dei non hanno ancora deciso di eleggere
    il popolo eletto.
    Dopo Auschwitz non c’è teologia:
    le cifre sugli avambracci dei prigionieri dello sterminio
    sono i numeri telefonici di Dio
    da cui non c’è risposta
    e ora, a uno a uno, non sono più collegati.

    Dopo Auschwitz c’è una nuova teologia:
    gli ebrei morti nella Shoah
    somigliano adesso al loro Dio
    che non ha immagine corporea né corpo.
    Essi non hanno immagine corporea né corpo.

    Yehuda Amichai
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. #20
    Master Member L'avatar di Claire
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    Madre, madre

    Strappata dall'aria
    Strappata dalla terra.
    Giù
    Su
    trascinata.
    Ai coltelli ti consegnano scrivendo,
    con abile mano sciolta, da nibelunghi della sinistra, con
    il pennarello, sui tavoli di teck, anti-
    restaurativi, protocollari, precisi, in nome della inumanità da distribuire
    di nuovo e giustamente,
    da maestro tedesco,
    un garbuglio, non
    a - bisso ma
    a - dorno
    scrivendo,
    i reci-divi,
    consegnano
    te
    ai
    coltelli.

    Paul Celan
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  6. #21
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Non so come mai, ma mi era sfuggito questo thread! spero di riuscire a contribuire anch'io, anche se arriverò comunque tardi... ciao Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  7. #22
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    Quote Originariamente inviato da Rosy Visualizza il messaggio
    Non so come mai, ma mi era sfuggito questo thread! spero di riuscire a contribuire anch'io, anche se arriverò comunque tardi... ciao Rosy
    Ti aspettiamo allora.
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  8. #23
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Davvero ( ha omnan)

    HA OMNAN
    (Davvero)


    Davvero verranno ancora giorni di perdono e di grazia
    e camminerai nel campo come l'ingenuo viandante

    La pianta dei tuoi piedi nudi accarezzerà i fili d'erba,
    e le sommità delle spighe ti pungeranno, e la loro puntura sarà dolce,
    oppure la pioggia ti sorprenderà, con la massa battente delle sue gocce
    sulle spalle, sul petto, sul collo e ti rinfrescherà il capo.

    Davvero camminerai ancora nei campi e la quiete si diffonderà in te,
    respirerai il profumo del solco trovando pace a ogni respiro
    vedrai il sole nello specchio della pozza dorata
    le cose e la vita saranno semplici e sarà permesso toccarle
    e sarà permesso, permesso, permesso amare

    Camminerai nei campi da sola,
    non ti brucerai nella vampa degli incendi,
    in strade indurite dal terrore e dal sangue.
    E con cuore sincero sarai di nuovo umile e docile
    come un filo d'erba, come un essere umano,
    cui è permesso, permesso, permesso amare.

    Leah GOLDBERG - poetessa e scrittrice ebraica

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  9. #24
    Master Member L'avatar di daniela
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    Per non dimenticare:

    Fuga di morte (Todesfuge)

    Nero latte dell'alba lo beviamo la sera
    lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo di notte
    beviamo e beviamo
    scaviamo una tomba nell'aria là non si giace stretti
    Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
    che scrive all'imbrunire in Germania i tuoi capelli d'oro Margarete
    lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
    fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
    ci comanda ora suonate alla danza

    Nero latte dell'alba ti beviamo la notte
    ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
    beviamo e beviamo
    Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
    che scrive all'imbrunire in Germania i tuoi capelli d'oro Margarete
    I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell'aria là non si giace stretti

    Lui grida vangate più a fondo il terreno e voi e voi cantate e suonate
    impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
    spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza

    Nero latte dell'alba ti beviamo la notte
    ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
    beviamo e beviamo
    nella casa abita un uomo i tuoi capelli d'oro Margarete
    i tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpenti
    Lui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco
    lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell'aria
    e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti

    Nero latte dell'alba ti beviamo la notte
    ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
    ti beviamo la sera e la mattina e beviamo e beviamo
    la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
    ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
    nella casa abita un uomo i tuoi capelli d'oro Margarete
    aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell'aria
    gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco

    i tuoi capelli d'oro Margarete
    i tuoi capelli di cenere Sulamith

    Paul Celan



    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  10. #25
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    IL SONDERKOMMANDO


    Il Sonderkommando
    quei prigionieri
    noti come
    la Squadra della Morte


    non faceva
    che strascinarsi
    appresso la morte


    riordinando
    e
    rimpacchettando le sue parti


    spingevano
    le folle
    in branco
    nelle docce


    le
    tiravano
    fuori
    gassate


    le
    innaffiavano
    per toglier via
    gli escrementi


    agganciavano
    i corpi scivolosi
    con
    cinghie attorno ai polsi


    e
    li
    stipavano


    dentro
    ai
    montacarichi


    che salivano
    ai
    forni.


    Lily Brett
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  11. #26
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Continuo a dimenticare


    continuo a dimenticare
    i fatti e le statistiche
    ed ogni volta
    ho bisogno di saperli


    cerco nei libri
    questi libri occupano
    venti scaffali
    nella mia stanza


    so dove andare
    per confermare il fatto
    che nel Ghetto di Varsavia
    c’erano 7,2 persone per stanza


    e che a Lodz
    destinavano
    5,8 persone
    ad ogni stanza


    dimentico
    continuamente
    che un terzo di Varsavia
    era ebreo


    e che nel ghetto
    stiparono 500.000 ebrei
    nel 2,4 per cento
    dell’area della città


    e quanti
    corpi bruciavano
    ad Auschwitz
    all’apice della produzione


    ventimila al giorno
    devo controllare
    e ricontrollare


    ed ho sognato
    che il 19 gennaio alle 4 del pomeriggio
    58.000 carcerati emaciati
    furono fatti marciare fuori da Auschwitz?


    ricordavo
    bene che a Bergen-Belsen
    dal 4 al 13 aprile 1945
    arrivarono 28.000 ebrei da altri campi?


    ricordo
    centinaia e centinaia
    di numeri telefonici


    numeri
    che non chiamo
    da vent’anni
    sono immediatamente disponibili


    e ricordo
    le conversazioni delle persone
    e quel che la moglie di qualcuno
    ha detto al marito di qualcun’altra


    che buona memoria
    hai
    mi dice la gente.


    Lily Brett
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  12. #27
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    LE ARPE DI BIRKENAU
    frammento


    […] Le ruote s’affrettano lungo la rotta
    spingendo la vittoria del crimine:
    trasportano, trasportano la gente al gas,
    la gente al crematorio, la gente alla pira cosparsa di benzina.
    Il fumo fluttua, denso e immondo…
    Qui, uomini bruciano altri uomini.

    E sui pali luminosi
    brillano i fili tesi.
    Queste sono le arpe di Brzezinka,
    le arpe di Birkenau.





    Zofia Grochowalska-Abramowicz, Birkenau, 1944
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  13. #28
    Master Member L'avatar di Claire
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    Per continuare a ricordare.

    Non è una poesia ma un brano tratto da "La tregua" di Primo Levi in cui descrive l'arrivo dei russi nel Lager di Buna - Monowitz (distretto di Auschwitz) il 27 gennaio del 1945.

    "...Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa."

    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  14. #29
    Master Member L'avatar di Claire
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    Buna


    Piedi piagati e terra maledetta,
    Lunga la schiera nei grigi mattini.
    Fuma la Buna dai mille camini,
    Un giorno come ogni giorno ci aspetta.
    Terribili nell’alba le sirene:
    “Voi moltitudini dai visi spenti,
    Sull’orrore montono del fango
    È nato un altro giorno di dolore”.


    Compagno stanco
    ti vedo nel cuore,
    Ti leggo gli!occhi
    compagno dolente.
    Hai dentro il petto freddo fame niente
    Hai rotto dentro l’ultimo valore.
    Compagno grigio
    Fosti un uomo forte,
    Una donna ti camminava al fianco.
    Compagno vuoto che non hai più nome,
    Uomo deserto che non hai più pianto,
    Così povero che non hai più male,
    Così stanco che non ha più spavento,
    Uomo spento che fosti un uomo forte:
    Se ancora ci trovassimo davanti
    Lassù nel dolce mondo sotto il sole,
    Con quale viso ci staremmo a fronte?

    Primo Levi

    ​28 dicembre 1945
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  15. #30
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Dolorosa e bellissima.
    Ciao Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

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