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Discussione: Detti popolari

          
  1. #16
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Detti popolari piemontesi.

    Lo sbadiglio ha tre partiti: mangiare, bere , andare a dormire.
    ( in dialetto rende molto di più... significa che quando si sbadiglia o si ha fame, o sete, o sonno).

    oppure:
    Quando il sole il giovedì sera va a dormire col cappello in testa, pioverà prima che sia festa.

    ( Mio nonno contadino era una miniera!)
    ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #17
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    Oggi me ne hanno detta una carina.
    Raccontavo alla bidella della scuola materna che passo la mia vita predicando a uno e all'altro, grandi e piccoli.
    Talvolta sono più scriteriati i grandi... e lei mi ha detto, in genovese ( ma non lo so riferire bene):
    PREDICA, BERTU,
    E PREDICHI AU DESERTU.
    ( cioè, predica,tanto nessuno ti ascolta).

    Poi, uscendo dall'asilo ero imbaccuccata come l'omino Michelin, e mi sentivo un pò buffa;
    una signora mi ha detto: L'INVERNO NON HA OCCHI. ( Cioè in inverno è più importante stare caldi che essere belli!).
    cioa a tutti,
    Rosy
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  3. #18
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    Sempre in Sicilia: era diffusa anticamente la convinzione che una donna non dovesse bere dalla "lancedda" o nel "bummuliddu" (recipienti in terra cotta), come invece potevano fare gli uomini . Si credeva, infatti, che le delicate labbra femminili avrebbero prodotto sale al solo contatto , con la conseguenza di far guastare l'acqua o il vino.

  4. #19
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    Sempre in Sicilia: era diffusa anticamente la convinzione che una donna non dovesse bere dalla "lancedda" o nel "bummuliddu" (recipienti in terra cotta), come invece potevano fare gli uomini . Si credeva, infatti, che le delicate labbra femminili avrebbero prodotto sale al solo contatto , con la conseguenza di far guastare l'acqua o il vino.
    Questa è un pò...cattivella.
    ciao! Rosy
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    M.Medeiros

  5. #20
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    Questa è un pò...cattivella.
    ciao! Rosy
    Beh, è un detto popolare.... A proposito, è un detto delle parti di Ribera (Agrigento)

  6. #21
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    Beh, è un detto popolare.... A proposito, è un detto delle parti di Ribera (Agrigento)
    Scherzavo!
    ma lo immaginavo.
    Sono proprio i luoghi del nostro commissario Montalbano. ciao
    Rosy
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  7. #22
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    Smile Detti siciliani

    Passo ai detti popolari siciliani.
    primo, perchè adoro la Sicilia ( è risaputo!); secondo , perchè in un romanzo della Agnello Hornby che ancora mi resta da leggere, LA ZIA MARCHESA, c'è una singolare particolarità.
    ogni capitolo si apre con un proverbio, o detto popolare,siciliano.
    Alcuni veramente carini.
    ecco il primo.( perfido)

    DI LU MARI NASCì LU SALI E DI LA FIMMINA OGNI MALI. ( non c'è neppure bisogno di tradurre...)

    LA LIGGI è UGUALI PRI TUTTI, CU AVI DINARI SI 'NNI FUTTI.

    ( anche questo mi sembra chiaro! specie di questi tempi...)
    Rosy
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  8. #23
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    A Roma:

    Femmene e 'nzalate onno esse maniate

    (Donne e insalate vogliono essere palpeggiate) (io non c'entro,gente.... )

  9. #24
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    piove, governo ladro

    Secondo Alfredo Panzini (Dizionario moderno, 1905), la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il "Pasquino" (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta di Casimiro Teja rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!". L'espressione divenne poi il motto della rivista.
    Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.
    Qualcuno fa risalire l'espressione al fatto che il Granduca di Toscana mise la tassa sul sale. La pesa veniva effettuata sempre nei giorni di pioggia e il sale pesa di più quando è bagnato.
    Secondo altri l'espressione "Piove, governo ladro!" nasce nei territori del nord Italia (Regno Lombardo-Veneto 1815-1848) sotto occupazione Austriaca. I contadini, tassati in base al raccolto, sapevano che ad annata piovosa con presunto (dai governanti austriaci) raccolto più abbondante ci sarebbe stato un conseguente aumento delle tasse. Da qui l’uso di imprecare contro il governo quando piove.
    Secondo un'altra ipotesi il detto deriva dall'antica Roma, quando i magistrati ed i soldati romani venivano pagati con grano, vino, olio ma maggiormente sale, che quindi quando veniva a piovere nei giorni di paga, questo, il sale, con l'umidità acquistava di peso e quindi ne veniva spartito meno.
    Vi è infine un'ipotesi che fa risalire l'espressione alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.
    Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.

    (da wikipedia)

  10. #25
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    sempre tratta da LA ZIA MARCHESA, che è una miniera!

    "nun lassari lu picca pri l'assai
    chi forsi l'unu e l'autru pirdirai".

    Rosy
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