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Discussione: Gianni simoni: Noir mediterraneo di qualita'.

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Gianni simoni: Noir mediterraneo di qualita'.

    GIANNI SIMONI : una bella scoperta, e pure...casuale, dato che ho vinto il suo romanzo LO SPECCHIO DEL BARBIERE, al festival del Giallo di Genova.
    Ho capito subito che dovevo approfondirne la conoscenza.
    Qualche notizia.

    Gianni Simoni, bresciano, vive a Milano dal 1985. Entra in magistratura nel 1967, giudice istruttore a Milano e poi a Brescia dal 1974 al 1985. Si è occupato della maggior parte dei processi di sequestro di persona a scopo di estorsione e di alcuni dei processi "politici" di quegli anni, svolgendo indagini sulle cellule bresciane legate alle BR e a Prima Linea. Nel 1985 si trasferisce alla Procura Generale di Milano, tratta come pubblico ministero alcuni dei principali processi di criminalità organizzata (Wall Street, Count Down) e il processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli. Conduce l'inchiesta sulla morte per avvelenamento di Michele Sindona nel carcere di Voghera.
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
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    Bibliografia.

    Un mattino d'ottobre.
    Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura, tra politica, Vaticano e Mafia.
    Commissario, domani ucciderò Labruna.
    Lo specchio del barbiere.
    La morte al cancello.
    Pesca con la mosca.
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #3
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    Smile Lo specchio del barbiere.

    Nome:   lo specchio del barbiere.jpg
Visite:  304
Grandezza:  3.6 KBHo scoperto una nuova accoppiata, per me vincente. E per caso!

    Ho "vinto" questo romanzo, Lo specchio del barbiere, al Festival del giallo di Genova, rispondendo ad un quiz, naturalmente sui gialli!
    Un libro,anche sconosciuto, se vinto si accetta sempre con gioia.
    E la sua lettura si è rivelata piacevolissima, una scoperta.
    Tanto che , essendo il terzo di una serie, penso comprerò i primi due .

    L'accoppiata è composta dal commissario Miceli e da un ex giudice, Petri, che, malgrado la pensione, lo aiuta nelle indagini.
    La storia si svolge a Brescia, ed in un posto idilliaco : l'isola di Montisola nel lago d'Iseo.

    Anche questo , come molti altri di cui ho parlato, è un giallo "italiano"; senza scene cruente, nè delitti da brivido... Una storia tranquilla,che parte come un qualunque romanzo..poi prende quota!
    I casi di cui devono occuparsi i nostri due uomini sono tre:un neonato gettato in un cassonetto; un tabaccaio finto- suicida e una donna perseguitata da un misterioso aggressore.
    I casi si intrecceranno, nel procedere della vicenda, in modo imprevisto ed intrigante.

    Mi sono goduta questo romanzo dalla prima all'ultima pagina.
    Chi è amante, come me, di questo genere, penso lo apprezzerà sicuramente!
    Rosy
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    M.Medeiros

  4. #4
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    Pesca con la mosca

    Per gli amanti di Gianni Simoni, è in uscita per TEA il nuovo romanzo intitolato "Pesca con la mosca", la cui copertina è alquanto inquietante!



    La trama riportata dalla casa editrice è questa:
    Tavernole sul Mella, Val di Ledro, Brescia: i vertici di un macabro triangolo all’interno del quale si consuma una catena di omicidi sconcertanti, il cui solo comun denominatore pare essere l’abito talare indossato ora dai sospettati ora dalle vittime. E l’ex giudice Petri questa volta sembra finirci in mezzo proprio per caso, quando, in un tiepido pomeriggio di fine estate, durante una battuta di pesca con la mosca, s’imbatte in un macabro spettacolo: il cadavere di una giovane donna che galleggia pigramente in un’ansa del torrente nel quale sta pescando. È l’inizio di una trama sempre più intricata, in cui gli omicidi si susseguono a ritmo inquietante; in cui la soluzione un momento appare a portata di mano e subito dopo è ambigua e fuorviante; in cui le acque si confondono in continuazione e assassini e vittime paiono scambiarsi le parti in un gioco perverso. Un’indagine molto scomoda per Petri e Miceli, che, tuttavia, come sempre, non scenderanno a compromessi in nome della giustizia.

    Avevo letto di lui "La morte al cancello" e vi riporto la recensione:
    http://contornidinoir.blogspot.com/2011/03/gianni-simoni-la-morte-al-cancello.html

    D
    iciamo che non è propriamente il mio genere..ma mi piace alternare ogni tanto con romanzi meno..crudi e violenti leggendo anche questi più moderati.
    Ho già il libro fra quelli che leggerò...e prima o poi posterò la recensione anche di questo

    Ciao!
    Cecilia

  5. #5
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    Cara Cecilia, è stata proprio quella recensione, che ho riletto stasera, a farmi chiedere a te di prestarmelo!
    Ed è stata una felice richiesta, perchè mi è piaciuto tanto. Se riesco domani dico pure la mia sul romanzo.
    ciao!
    Rosy
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    M.Medeiros

  6. #6
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    Smile La morte al cancello



    LA MORTE AL CANCELLO
    Di questo piacevolissimo romanzo noir ha già parlato ampiamente ed in modo esaustivo Cecilia nel suo blog. Come dicevo prima, sono andata a rileggerlo ed ho ben poco da aggiungere.
    A differenza di Cecilia, che ama i sapori forti, è proprio il genere di romanzo che piace a me.

    Innanzitutto, i personaggi principali che sono ricorrenti: il commissario Miceli ed il giudice in pensione( ma irrequieto) Petri, che riescono sempre a collaborare nelle indagini dei vari casi, e come si sa...due teste sono meglio di una!
    In questo caso, due teste eccellenti! e due personaggi simpatici, attorniati, come in ogni commissariato, da figure caratteristiche.
    Qui non ci sono- è un motivo che ripeto spesso- omicidi truculenti, o scene da brivido.

    L'interessante, nella vicenda, è la modalità con cui i nostri due conducono le indagini; le intuizioni geniali di uno o dell'altro.....
    La "morte al cancello" è quella di una ricchissima signora della Brescia-bene, trovata con il viso devastato da tre colpi di pistola, al volante del suo fuoristrada, al cancello della propria villa.
    Tutto sembra perfetto nella sua vita; sembra!
    I due investigatori iniziano a scoprire particolari e fatti inquietanti, che rendono la realtà ben diversa da come sembri.
    In parallelo , la storia di due quasi-barboni, che parlano un simpatico dialetto bresciano, PER ME INCOMPRENSIBILE!
    Aveva ragione Cecilia; peggio ancora del Camillerese! Ma forse se si leggesse a lungo, si capirebbe benissimo pure questo.
    In ogni caso, simpatica parlata!

    Anche i due poveracci, ad un certo punto della storia, sono trovati uccisi; grande è la sorpresa nello scoprire che tutto è collegato. Ma starà ai due investigatori scoprire il "come".

    Qui sta il valore del romanzo: il guidare il lettore attraverso una vicenda intricata, in modo piacevole e scorrevole, senza incogruenze, con un ottimo stile di scrittura.
    Ho preferito questo secondo romanzo di Simoni al primo (Lo specchio del barbiere); aspetto da Cecilia il prossimo!
    P.S. Ho l'idea che questo autore potrebbe piacere a Baudin, conoscendone i gusti. Carlo, fai tu! ciao
    Rosy
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    M.Medeiros

  7. #7
    Senior Member L'avatar di Wentworth
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    Sto leggendo "Un mattino d'ottobre" che non è ambientato a Monte Isola come pensavo avendo fatto confusione sui titoli...
    La trama gialla è un po' stiracchiata, per esempio gli investigatori capiscono incredibilmente a pagina 118 quello che non può non essere notato da subito, ma tant'è, non pretendiamo troppo! E' comunque molto piacevole, ho l'impressione che il giallo faccia più da sottofondo e che l'autore preferisca evidenziare le personalità della squadra di polizia e le loro vicende umane, certo non siamo ai livelli di Fred Vargas, ma anche qui sono tutti molto simpatici.
    Promosso senza grandi entusiasmi.

  8. #8
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    Ciao Wentworth! non conosco quel romanzo, anche se mi ripromettevo di leggerlo. A Montisola è LO SPECCHIO DEL BARBIERE. Molto piacevole, anche se di molto inferiore a LA MORTE AL CANCELLO.
    Qui mi parli di "livelli di Fred Vargas" e non so cosa pensare. Perchè il genere non credo sia il mio, anche se sono sempre contenta di ascoltare altri pareri.
    un caro saluto,
    Rosy
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    M.Medeiros

  9. #9
    Senior Member L'avatar di Wentworth
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    Il paragone con Fred Vargas è solo perché in entrambi ho riscontrato che a predominare sono i caratteri della squadra di investigatori rispetto a tutto il resto. Nient'altro. Sicuramente leggerò anche gli altri due romanzi di Simoni.
    Ciao Rosy!

  10. #10
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    Finito. Di solito mi lamento quando non c’è ironia nei gialli, qui invece devo riscontrare il contrario. Cioè la morte non lascia molti strascichi, il dramma che colpisce i famigliari delle vittime non viene narrato, qualche accenno per il principale sospettato, ma poca cosa. E qui tra l'altro di morti ce ne sono anche troppi, alcuni secondo me inutili per lo svolgimento della trama.
    Però alla fine del libro ho capito che la cosa è voluta, Simoni infatti nelle Note dell’autore dice:

    "Personaggi non "seriosi", che sanno anche sorridere, di fronte a una realtà nella quale il lato drammatico o tragico si accompagna spesso al grottesco o addirittura al comico. Ed è esattamente questa la dimensione in cui si sviluppano le loro storie, con l’intento di avvincere il lettore, ma anche di farlo a sua volta, in qualche caso, sorridere".

    Nel mio caso c’è riuscito, quindi confermo la promozione senza più riserve.

  11. #11
    Junior Member L'avatar di franz1982
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    Ciao,
    io ho appena finito COMMISSARIO DOMANI UCCIDERO' LABRUNA, e devo dire che mi ha convinto solo a metà.
    Si fa leggere, anzi il romanzo di per se è velocissimo, i personaggi sono carini, però la trama, non mi ha convinto fino in fondo: un pò come se l'autore arrivato a metà sentisse l'esigenza di chiudere a tutti i costi il cerchio, e non venendone fuori ha proseguito un pò a naso, facendo morire il romanzo. Da metà del romanzo in avanti, dopo che ha esposto bene tutto il contesto nel quale si sviluppa la storia, quando il romanzo deve diventare un giallo, con il suo alone di mistero, di intrigo, a parere personale si perde verso un finale un pò buttato lì senza troppe pretese. Sicuramente è quel genere di giallo che non presenta colpi di scena a go-go, che si legge per il piacere di leggerlo, per i personaggi ecc...
    Alla fine, sarà fisima personale mia, mi ritrovo a catalogare tutto anche i libri, e nel panorama italiano, preferisco altri autori: mi viene in mente Vichi come esempio...secondo me ha un qualcosa in più.
    Cmq a parte questo non male, spero e credo che gli altri di Simoni siano meglio...Sicuramente proverò a leggerne altri dello stesso autore.

    Saluti
    Franz 1982

  12. #12
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Quote Originariamente inviato da Wentworth Visualizza il messaggio
    Finito. Di solito mi lamento quando non c’è ironia nei gialli, qui invece devo riscontrare il contrario. Cioè la morte non lascia molti strascichi, il dramma che colpisce i famigliari delle vittime non viene narrato, qualche accenno per il principale sospettato, ma poca cosa. E qui tra l'altro di morti ce ne sono anche troppi, alcuni secondo me inutili per lo svolgimento della trama.
    Però alla fine del libro ho capito che la cosa è voluta, Simoni infatti nelle Note dell’autore dice:

    "Personaggi non "seriosi", che sanno anche sorridere, di fronte a una realtà nella quale il lato drammatico o tragico si accompagna spesso al grottesco o addirittura al comico. Ed è esattamente questa la dimensione in cui si sviluppano le loro storie, con l’intento di avvincere il lettore, ma anche di farlo a sua volta, in qualche caso, sorridere".

    Nel mio caso c’è riuscito, quindi confermo la promozione senza più riserve.
    Vabbè, ho capito: un altro da mettere in lista.
    ciao! Rosy
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  13. #13
    Master Member L'avatar di Rosy
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    X Franz 1982: ti rispondo stasera con calma. ciao!
    Rosy
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  14. #14
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    Piazza San Sepolcro



    Mentre aspetto, fiduciosa, di leggere il libro precedente di Gianni Simoni, "Pesca con la mosca", vi preannuncio la prossima uscita per il prolifico scrittore che, in questo caso, non avrà come protagonista il duo Petri e Miceli, ma vedrà l'esordio dell'Ispettore Lucchesi.

    Ecco la trama proposta dalla casa editrice TEA:
    L’inverno milanese è freddo e nebbioso, e le luci dei lampioni non bastano a rischiarare le strade di periferia dove un maniaco sessuale attende nell’oscurità le sue vittime armato di un coltello. Donne sole, che prese alla sprovvista vengono violentate e poi abbandonate alla loro disperazione. In quegli stessi giorni, in un bel giardino del centro, viene trovato il corpo senza vita di un giovane; in mezzo alla fronte un foro perfetto, lasciato dal proiettile che lo ha ucciso. C’è qualche legame tra i casi di stupro e l’omicidio? E perché mai proprio l’ispettore Lucchesi, della sezione Furti e rapine del commissariato di piazza San Sepolcro, si trova coinvolto nelle indagini? Perché Andrea Lucchesi, due procedimenti disciplinari e due penali alle spalle, appena trasferito nella sede centrale da via Fatebenefratelli per colpa del suo pessimo carattere, è uno dei migliori elementi che la polizia milanese abbia mai avuto. Perché Lucchesi, arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all’alcol, aggressivo, scontroso, è un uomo che, pur con tutte le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno. Nemmeno se, in nome di quella giustizia, deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita…

    Ciao!
    Cecilia

  15. #15
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    Eh no, io non tendo più... Ora devo ancora leggere l'ultimo, che mi hai prestato.
    Così non vale.
    Rosy
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