Thanks Thanks:  32
Likes Likes:  238
Pagina 11 di 25 primaprima ... 91011121321 ... ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 151 a 165 su 372

Discussione: Alle donne, dalle donne, per le donne

          
  1. #151
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    C'è un incantesimo per ogni disgrazia
    che nasce senza permesso nella solitudine.

    Se tu m'avessi chiesto
    cosa avrei voluto dalla vita,
    t'avrei detto che avrei voluto il rumore dell'acqua
    che accarezza inquietudini e rimuove certezze,
    che inonda e cancella rughe di tempo
    in cui ha la sua eternità l'anima.

    Se tu m'avessi chiesto un sogno,
    t'avrei detto quanto sarebbe stato bello
    ascoltare con te accanto il rumore dell'acqua,
    nell'inquietudine di una vita che passa.

    Di tutto quel che è stato
    rimane soltanto il rumore di un fiume che scorre.

    Beatrice Niccolai
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #152
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Bellissima!
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #153
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Ci sono donne gonfie d’amore
    sono spade e forcelle
    e assi nella manica.
    Vitalità si sporge
    dai capezzoli per un latte piccolo
    all’infante.
    Le condiziona la struttura celeste
    quel tessere l’enigma
    fino al velo scostato per pochissimo
    fino alle sonde acute
    di concentrazione.


    Non sono donne in verità
    ma passeri sporgenti su nidiate
    inermi.
    L’estate entra
    nei vestiti
    e s’infila
    in un sudore d’ossa delicate.


    Sono qui.
    Portano parte del peso
    una polvere di stelle primarie.
    Soccorrono ridendo
    le sponde d’un cielo
    imperfetto che a volte cade.


    Piangono. Ogni tanto.
    Quel guastarsi del pane
    il grave precipizio del tempo.
    Sono che non c’è al mondo
    bocca che rida meglio
    di quella loro fiamma.
    O leggerezza
    in sponda d’infante.


    Niente c’è che perfori
    come l’incendio a festa
    di quel riso.
    Sono capanne
    dove lo stanco pellegrino
    piange un poco
    in sere cupe di gravità terrestre.


    Dicono “Si nasce in avanti. Verso la fonte
    di tutta una luce. Al qui.
    Al tempo. Al niente. Càlmati ora”.


    Sono qui per questo.
    Portare la parola.
    Ridere. Stare senza pensiero.
    Dare da mangiare.
    Essere geniale svolta.
    Pulire dove si sporca.
    Miracolare.


    Sono opera intera d’un amore
    trapuntato di stelle.


    Mariangela Gualtieri
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  4. #154
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    Tu sei la somiglianza

    Ti levi: l'acqua si spiega
    Ti stendi: l'acqua si schiude.
    Tu sei l'acqua distolta dai gorghi
    Sei la terra che prende radice
    E dove ogni cosa si fonda
    Fai bolle di silenzio nel silenzio dei fragori
    Canti inni notturni su corde dell'arcobaleno
    Sei dovunque abolisci ogni strada
    Tu sacrifichi il tempo
    Alla gioventù eterna della fiamma esatta
    Che vela la natura ricreandola
    Donna, tu metti al mondo un corpo sempre eguale
    Il tuo
    Tu sei la somiglianza.

    Paul Eluard
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. #155
    Master Member L'avatar di daniela
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Brescia
    Messaggi
    3,844
    Post Thanks / Like
    E Dio mi fece donna

    E Dio mi fece donna,
    con capelli lunghi,
    occhi,
    naso e bocca di donna.
    Con curve
    e pieghe
    e dolci avvallamenti
    e mi ha scavato dentro,
    mi ha reso fabbrica di esseri umani.
    Ha intessuto delicatamente i miei nervi
    e bilanciato con cura
    il numero dei miei ormoni.
    Ha composto il mio sangue
    e lo ha iniettato in me
    perché irrigasse tutto il mio corpo;
    nacquero così le idee,
    i sogni,
    l’istinto
    Tutto quel che ha creato soavemente
    a colpi di mantice
    e di trapano d’amore,
    le mille e una cosa che mi fanno donna
    ogni giorno
    per cui mi alzo orgogliosa
    tutte le mattine
    e benedico il mio sesso.

    Gioconda Belli
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  6. #156
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    967
    Post Thanks / Like
    Elena di Troia balla sul balcone

    Il mondo è pieno di donne
    pronte a dirmi che dovrei vergognarmi
    se solo potessero: Smetti di ballare.
    Ritrova il tuo contegno
    e un lavoro normale.
    Certo. E il minimo sindacale,
    e le vene varicose a stare in piedi per otto ore
    dietro al solito bancone di vetro
    imbacuccata fino al collo, anziché
    nuda come un hamburger.
    A vendere guanti, o cose del genere
    invece di quel che vendo io.
    Ci vuole talento
    a spacciare qualcosa di così nebuloso
    e senza forma materiale.
    Sfruttata, direbbero. Certo, senza ombra
    di dubbio, ma perlomeno posso scegliere
    il modo, e poi mi prendo i soldi.

    Il mio è un buon rapporto qualità-prezzo.
    Come i predicatori, vendo visioni,
    come la pubblicità del profumo, desiderio
    o il suo facsimile. Come nelle barzellette
    o in guerra, è tutta questione di tempismo.
    Rivendo agli uomini i loro peggiori sospetti:
    che tutto abbia un prezzo,
    un pezzo per volta. Mi guardano e vedono
    un massacro con la motosega appena prima che avvenga,
    quando coscia, culo, macchia, fessura, tetta, e capezzolo
    sono ancora uniti insieme.
    Quanto odio gli batte dentro,
    i miei adoratori gonfi di birra! Odio, o un ebbro
    disperato amore. Vedendo la fila di teste
    e occhi rovesciati, imploranti
    ma pronti ad azzannarmi le caviglie,
    capisco i diluvi e i terremoti, e l'impulso di pestare
    le formiche. Mi muovo a ritmo,
    e danzo per loro, perché
    non lo sanno fare. La musica ha un odore volpino,
    crepita come metallo riscaldato
    e brucia le narici
    o afosa come l'agosto, caliginoso e languido
    come una città il giorno dopo il saccheggio,
    quando lo stupro è fatto,
    e la carneficina,
    e i sopravvissuti vanno in giro
    a cercare cibo
    fra i rifiuti, e c'è solo un cupo sfinimento.

    A proposito, è il sorriso
    che mi estenua di più.
    Il sorriso, e il far finta
    di non sentirli.
    Non li sento, infatti, perché dopo tutto
    sono straniera per loro.
    La loro parlata è ispida e gutturale,
    ovvia come una fetta di spalla cotta,
    ma io vengo dalla provincia degli dèi
    dove i significati sono lirici e obliqui.
    Io non mi svelo a tutti,
    se ti avvicini all'orecchio te lo sussurro:
    Mia madre fu stuprata da un sacro cigno.
    Ci credi? Mi puoi portare fuori a cena.
    È quello che diciamo a tutti i mariti.
    Davvero, ci son tanti uccelli pericolosi in giro.

    Certo che qua dentro solo tu
    mi puoi capire.
    Gli altri vorrebbero guardare
    senza sentire nulla. Ridurmi alle componenti
    come in una fabbrica di orologi o un mattatoio.
    Spremere fuori il mistero.
    Murarmi viva
    nel mio stesso corpo.
    Vorrebbero leggermi dentro,
    ma non c'è niente di più opaco
    della trasparenza totale.
    Guarda - i miei piedi nemmeno toccano il marmo!
    Come fiato o aerostato, mi sollevo,
    lèvito a quindici centimetri da terra
    nella mia luce di fiammeggiante uovo di cigno.
    Pensi che non sia una dea?
    Mettimi alla prova.
    È una canzone-torcia* la mia.
    Se mi tocchi bruci.

    Margaret Atwood


    *Torch song è la definizione di certe canzoni melodiche sentimentali cantate in particolare da donne nei pianobar.
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  7. #157
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    967
    Post Thanks / Like
    Su


    Ti svegli col terrore in petto.
    Senza un vero motivo.
    La luce del mattino filtra dalla finestra,
    gli uccelli cantano,
    non riesci a scendere dal letto.


    C'è qualcosa nelle lenzuola gualcite
    che sporgono dai bordi come foglie
    di giungla, le pantofole di spugna
    aprono le scure fauci rosa per i tuoi piedi,
    la colazione invisibile - ce n'è un po'
    nel frigorifero che non ti azzardi
    ad aprire - che non ti azzarderai a mangiare.


    Cosa te lo impedisce? Il futuro. Il tempo futuro,
    immenso come il firmamento.
    Ti ci potresti perdere.
    No. Non è così semplice. Il passato, la sua densità
    e avvenimenti annegati che ti spingono giù,
    come acqua del mare, come gelatina
    che ti riempie i polmoni invece dell'aria.


    Ma lascia perdere, alziamoci.
    Prova a muovere il braccio.
    Prova a muovere la testa.
    Fa' finta che la casa sia in fiamme
    e che se non fuggi bruci.
    No, non serve a nulla.
    Non ha mai funzionato.


    Da dove arriva, questa eco,
    questo enorme No che ti circonda,
    silenzioso come le pieghe delle tende gialle
    muto come il vivace


    vaso messicano col suo carico
    di fiori mummificati?
    (Li hai scelti tu i colori solari,
    non i toni secchi, neutri, dell'ombra.
    Dio sa se ci hai provato).


    Eccone una buona:
    sdraiata sul letto di morte.
    Ti resta un'ora da vivere.
    Chi, di preciso, hai avuto bisogno
    di tutti questi anni per perdonare?


    Margaret Atwood
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  8. #158
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    967
    Post Thanks / Like
    È bello tornare
    Togliersi le scarpe
    Lavare via con l’acqua la polvere del lungo giorno
    Toccare nuda le pareti nude della casa
    Camminare come cieca tra i mobili, i libri, le lampade
    come una cieca che possiede solo queste povere cose
    Dovrei sistemare le porte, ridipingere il soffitto
    smerigliare gli specchi dove mi smarrisco
    dove guardo una che non può scappare da nessuna parte
    perché la casa è una torre che nessuno conosce
    Meglio così
    Mi basta quello che ho
    Mie sono le formiche assorte
    il percorso brillante delle lumache
    la rana appena nata nel bagno di mia figlia
    e questo lungo blues per dire il tuo nome
    come un trofeo.


    Soledad Álvarez
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  9. #159
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    967
    Post Thanks / Like
    Nudo di donna in piedi


    Sei ore così per pochi franchi.
    Pancia capezzoli culo alla luce della finestra,
    mi succhia il colore. Un po’ più a destra,
    Madame. E cerca di stare ferma.
    Sarò rappresentata analiticamente e starò appesa
    in grandi musei. I borghesi andranno in solluchero
    di fronte a una tale immagine di puttana di strada. La chiamano Arte.]
    Forse. Lui si preoccupa di volume, spazio.
    Io del prossimo pasto. Stai dimagrendo,
    Madame, non va bene. I miei seni pendono
    un po’ verso il basso, lo studio è freddo. Nelle foglie del tè
    posso vedere la regina d’Inghilterra che fissa
    le mie forme. Magnifiche, mormora,
    andando avanti. Mi fa ridere. Si chiama
    Georges. Mi dicono che è un genio.
    Ci sono volte in cui non si concentra
    e si irrigidisce in cerca del mio calore.
    Mi possiede sulla tela mentre intinge il pennello
    ripetutamente nel colore. Bello mio,
    non puoi permetterti le arti che vendo.
    Tutti e due poveri, ci guadagniamo da vivere come possiamo.
    Gli chiedo. Perché lo fai? Perché
    devo. Non c’è scelta. Non parlare.
    Il mio sorriso lo confonde. Questi artisti
    si prendono troppo sul serio. Di notte mi riempio
    di vino e vado in giro nei bar a ballare. Quando è finito
    me lo mostra con orgoglio, si accende una sigaretta. Dico
    dodici franchi e prendo lo scialle. Non mi somiglia.


    Carol Ann Duffy
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  10. #160
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    IL LAVORO DI VESTIRSI




    Improvvisamente
    quando mi sveglio la mattina
    mi ricordo di me,
    cautamente apro gli occhi
    e inizio a vestimi.
    Prima sistemo il mio gesto
    di persona per bene.
    Poi metto le buone

    maniere, l'amore
    filiale, il decoro, la morale,
    la fedeltà coniugale:
    ed alla fine lascio i ricordi.
    Lavo accuratamente
    il mio viso di buona cittadina
    vista la mia deteriorata speranza,
    mi metto in bocca le parole
    spazzolo la bontà
    e la indosso come un sombrero
    e negli occhi
    quello sguardo così affabile.

    Maria Mercedes Carranza
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  11. #161
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile Ritratto del mio ex marito come un recinto per polli.

    I recinti per polli sono la mia idea di paradiso.
    Nessuno si accorge se crolla tutto;
    e i polli dal cervello di gallina vagano in su e in giù
    deponendo le uova nei posti sbagliati
    e correndo sopra il cibo.
    Ma chi se ne importa?
    Ogni volta che infilzano un vermetto
    sanno che il mondo è fatto per loro diletto;
    perché cosa c'è di più comodo e incantevole
    che scivolare dietro una sfilza di campanule
    sguazzare nella polvere calda e soffice come piuma di tortora
    prima di tornare a un nido tranquillo?
    Se solo avessi avuto il buonsenso, Signore,
    di trasformare mio marito in un recinto per polli,
    tutta questa storia angosciante
    non sarebbe mai successa.
    Selima Hill
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #162
    Senior Member L'avatar di Aleciccio
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    827
    Post Thanks / Like
    Quante tu sono

    Quante tu sono
    in te,
    come
    chiodi sotto
    strati di colore,
    cicatrici
    notate solo al
    tatto, chiavi
    rimaste
    in fondo
    ad un cassetto?

    Elisa Biagini (Firenze, 1970), da L’ospite (Einaudi, 2004)
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  13. #163
    Master Member L'avatar di Claire
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Alta Murgia
    Messaggi
    1,819
    Post Thanks / Like
    Notte bianca

    Luce a una finestra. Una donna è sveglia
    in quest’ora immobile.
    Noi che lavoriamo così abbiamo lavorato spesso
    in solitudine. Ho dovuto immaginarla
    intenta a ricucirsi la pelle come io ricucio la mia
    anche se
    con un punto
    diverso.

    Alba dopo alba, questa mia vicina
    si consuma come una candela
    trascina il copriletto per la casa buia
    fino al suo letto buio
    la sua testa
    piena di rune, sillabe, ritornelli
    questa sognatrice precisa

    sonnambula in cucina
    come una falena bianca,
    un elefante, una colpa.
    Qualcuno ha tentato di tenerla
    tranquilla sotto una coperta afgana
    intessuta di lane color erba e sangue

    ma si è levata. La sua lampada
    lambisce i vetri gelati
    e si scioglie nell’alba.
    Non la fermeranno mai
    quelli che dormono il sonno di pietra del passato,
    il sonno dei drogati.
    In un attimo di cristallo, io lampeggio
    un occhio attraverso il freddo
    un aprirsi di luce fra noi
    nel suo occhio che incide il buio
    – questo è tutto. L’alba è la prova, l’agonia
    ma dovevamo contemplarla:
    Dopo di che potremo forse dormire, sorella mia,
    mentre le fiamme si alzano sempre più alte, possiamo
    dormire.

    Adrienne Rich, 1974
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  14. #164
    Master Member L'avatar di Claire
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Alta Murgia
    Messaggi
    1,819
    Post Thanks / Like
    Riprenditi

    Non cercare là.
    Ciò che è, sei tu.
    Sta in te.
    In tutto.
    La goccia è stata nella nuvola.
    Nella linfa.
    Nel sangue.
    Nella terra.
    E nel fiume che si è aperto nel mare.
    E nel mare che si è coagulato in mondo.
    Tu hai avuto un destino così.
    Fatti a immagine del mare.
    Datti alla sete delle spiagge.
    Datti alla bocca azzurra del cielo.
    Ma fuggi di nuovo a terra.
    Ma non toccare le stelle.
    Torna di nuovo a te.
    Riprenditi.


    Cecilia Meireles


    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  15. #165
    Senior Member L'avatar di Andrea
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    967
    Post Thanks / Like
    Zitella


    E così questa particolare ragazza
    In una cerimoniosa passeggiata d'Aprile
    Col suo più recete pretendente
    Si trovò all'improvviso oltremodo sconvolta
    Dalla sfrenata babele degli uccelli,
    Da quel mare di foglie.


    In preda a questo tumulto, osservava
    I gesti del suo innamorato che sbilanciavano l'aria,
    E il proprio passo vagante ineguale
    In quel solitario rigoglio di felci e fiori,
    Giudicava i petali in scompiglio,
    E la stagione in generale, sciatta.


    Come desiderò allora l'inverno! -
    Scrupolosamente austero nel suo ordine
    Di bianco e nero
    Ghiaccio e roccia, ogni senso nei suoi limiti,
    E la gelida disciplina del cuore
    Esatta come fiocco di neve.


    Ma ecco - un germogliare
    Anormale abbastanza da mettere in scompiglio
    Le sue regali cinque facoltà -
    Un tradimento da non tollerare. Si, impazziscano pure
    Gli idioti nel manicomio primavera:
    Lei se ne tirò subito fuori.


    E mise tutt'intorno alla sua casa
    Tale una barricata di spine e impedimenti
    Contro quella stagione sediziosa
    Che nessun uomo all'assalto poté sperare d'infrangerla
    Per anatemi, pugni o terrore
    E nemmeno per amore.


    Sylvia Plath
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  16. Likes Estella liked this post

Tag per questa discussione

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •