Ricordate di dare DUE VOTI.


3) Viene aperto il sondaggio dove si votano DUE libri a testa.
Voto multiplo (si clicca su due caselle corrispondenti ai titoli scelti) per abbassare la probabilità di pareggio tra le proposte. Se questo non avviene alla chiusura del sondaggio il voto viene annullato.
Il sondaggio rimane aperto per una settimana.
Chiuso il sondaggio la discussione si chiuderà a sua volta quando la maggior parte dei votanti ha reperito il libro.
In caso di pareggio alla chiusura del sondaggio ne viene aperto un altro, di soli 3 giorni, per decidere quale libro far vincere.
1) Notte buia, niente stelle - Stephen King
Dalla Feltrinelli:
Nebraska, 1922. Un allevatore, con la complicità del figlio, uccide la moglie che vuole vendere la proprietà di famiglia. Connecticut, al giorno d’oggi: una scrittrice subisce un violento agguato e decide di farsi giustizia da sola. Intanto, nel Maine, un uomo malato di cancro fa un patto scellerato: la sua vita in cambio di quella del suo migliore amico. E una donna, una tranquilla casalinga, dopo più di vent’anni di matrimonio scopre improvvisamente che il marito è un serial killer. Quattro romanzi brevi, quattro situazioni e ambientazioni diverse, che però affrontano tutti i temi cari a King: la banalità del male, la paura e l’immoralità del genere umano. Una lettura che non lascia scampo.
Quarta di copertina:
Quattro romanzi brevi, inquietanti e nerissimi, che parlano di donne seviziate, uccise e messe a tacere per sempre. Una raccolta straordinaria, in cui Stephen King esplora la mente di figure femminili forti e coraggiose, che vogliono a ogni costo trovare la propria rivalsa contro maschi frustrati, impauriti, resi folli dalla perdita di potere. Una rivalsa che non sempre coincide con il "lieto fine". Tradotto per la prima volta da Wu Ming 1, King offre con queste storie folgoranti l'ennesima prova del suo incredibile talento narrativo.

2) Per mano mia - Maurizio De Giovanni
Ricciardi pensava ai morti.
Pensava che Natale o non Natale, festa o non festa, fratellanza o non fratellanza, qualcuno moriva sempre, e che a lui toccava di vedere sangue e devastazione.
Quando la macchina era saltata nel vuoto, aveva creduto di morire lui stesso, e una parte della sua anima lo aveva quasi sperato: una conclusione della sofferenza oscura che lo perseguitava da sempre. E lui stesso sarebbe diventato un’immagine sbiadita su un costone di roccia, condannato a ripetere un muto pensiero al vento, senza essere percepito da nessuno; a meno che qualche altro disgraziato gravato dalla stessa condanna si fosse trovato a guardare il mare da Posillipo.
E invece eccomi qui, rifletté. Di nuovo sulla breccia, come se nulla fosse accaduto. Come se non fossi morto un altro po’, come ogni volta che scopro quanto nera può essere un’anima. Come se fossi ancora vivo.
Maurizio de Giovanni, Per mano mia
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«La capacità di commerciare tra la vita e la morte, questo continuo dar voce a dei fantasmi, fa di Maurizio de Giovanni un grande scrittore napoletano».
Toni Servillo
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Quattro romanzi alle spalle, quattro stagioni di un commissario malinconico che risolve i casi più inspiegabili con la sensibilità profonda di chi sa ascoltare. Quattro libri, un anno nella vita di Ricciardi, un grande successo, maggiore a ogni nuovo titolo, per lo scrittore Maurizio de Giovanni, che gli ha dato vita. E che con questo libro inaugura un nuovo ciclo.
È tornato l’inverno a Napoli, è il 1931 e ci si prepara a celebrare il Natale con tutte le tradizioni irrinunciabili che si porta dietro. Prima tra tutte, il presepe. Ma agli assassini, a quanto pare, non interessa santificare le feste: in un ricco appartamento vicino alla spiaggia di Margellina un uomo e una donna sono stati uccisi a coltellate: una sola per lei, più di sessanta per lui. E sul pavimento della loro casa, come un messaggio o una provocazione, giace in frantumi la statuina di san Giuseppe.
Sarà un’impresa difficile per Ricciardi venire a capo dell’indagine. Perché questa volta neanche «il Fatto», quel suo dono (o condanna) che gli permette di ascoltare le ultime parole pronunciate dalle vittime prima della morte, sembra fornire indizi interessanti…
A fare da sfondo al giallo, una miriade di personaggi memorabili si muovono intorno al commissario complicandogli (talvolta molto piacevolmente) la vita: dal fidato brigadiere Maione alle donne che si contendono le sue attenzioni – Livia ed Enrica, due creature agli antipodi ma entrambe affascinanti.
E poi, qui più che in ogni suo precedente libro, c’è la Napoli fascista, vero e proprio personaggio. Una Napoli insolitamente fredda e cupa, «stretta in una morsa di gelo che allontana, porta a chiudere le finestre metaforicamente e nella realtà», ha detto De Giovanni in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno.
Per mano mia conferma il talento di De Giovanni nel costruire dei gialli atipici, con un protagonista che è molto più interessato alla psicologia delle persone che ai grandi intrighi. «Credo che la chiave del successo di Ricciardi sia nella sua semplicità, nell’evoluzione di una storia raccontata come lo farebbe un amico, in una sera d’inverno a televisore spento e davanti a un bicchiere di vino. Forse il lettore sente il bisogno di questo: una storia senza enfasi e senza voglia di colpire a tutti costi, senza la necessità di sorprendere, e che somigli alla vita. Almeno mi piace pensarlo».
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3) Dove nessuno ti troverà - Giménez Bartlett Alicia
Anni Cinquanta del secolo scorso. Lucien Nourissier, psichiatra di Parigi studioso di menti criminali, prende contatto con un giornalista spiantato di Barcellona, Carlos Infante, autore di un servizio sulla Pastora. Donna e uomo, partigiana e bandito, datasi alla macchia per connaturata estraneità ai legami umani, accusata di ogni genere di delitto, per anni braccata invano dalla ferocia della Guardia Civil del Generale Franco, fu realmente protagonista di imprese ardite e divenne un personaggio della leggenda popolare. Il medico parigino e il giornalista barcellonese sono due opposti temperamenti, idealista il primo, cinico e venale l'altro, raffinato borghese il francese, grossolano e abituato ad arrangiarsi lo spagnolo. Ma Nourissier riesce a convincere Infante, in cambio di danaro, a buttarsi sulle tracce della Pastora, per squarciare la cortina del suo enigma, svelarne finalmente la natura, le motivazioni, il destino. La ricerca segue i sentieri selvaggi già percorsi dalla bandita; entra nelle cittadine e nei villaggi di pietra antica dove aveva trovato odio ma anche complicità; fruga nei segreti di comunità ermetiche e diffidenti. Il rischio per i due è mortale: finire nelle mani della Guardia Civil, che occulta perfino il nome della ribelle, oppure restare in un fosso con un coltello in petto, per una parola in più, per uno sgarbo non calcolato.

4) Profondo blu - Jeffery Deaver
Una donna è assassinata da Pathe, un hacker diabolico che l'ha adescata infiltrandosi nei file del suo computer. L'uomo ha infatti un programma che gli consente di entrare nella vita delle persone che conosce in rete, per poi attirarle nella sua trappola mortale. Vuole fare il numero più alto possibile di vittime, a partire dal capo dell'unità di polizia di Los Angeles che indaga sui crimini informatici. Per fermare questa follia omicida, il detective Frank Bishop decide di ricorrere a un altro hacker, detenuto per reati analoghi a quelli di Pathe. Inizia così una partita mortale fra l'hacker "buono" e il sadico killer...