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Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963 e vive a Milano. Ha scritto il romanzo “Occhi sulla Graticola” (Edizioni Einaudi) la raccolta di racconti “Amore ®” (Edizioni Einaudi), la particolare guida turistico-letteraria “Venezia è un pesce. Una guida” (Edizioni Feltrinelli), la raccolta di articoli e saggi “Cos’è questo fracasso?” (Edizioni Einaudi), in collaborazione con Aldo Nove e Raul Montanari “Dalle galassie oggi come oggi. Covers” (Edizioni Einaudi) e il romanzo “Cosa voglio da te” (Edizioni Einaudi). I suoi libri sono tradotti in francese, spagnolo e tedesco. E’ anche autore di testi teatrali e per la radio. Nel 1997 la sua commedia radiofonica “Popcorn”, scritta per la Rai, ha vinto la 49^ edizione del premio mondiale radiotelevisivo “Prix Italia” per la fiction radiofonica ed è stata messa in onda da una decina di enti radiofonici nazionali (tra cui la BBC). Collabora inoltre a molti giornali e riviste. Scarpa possiede una spiccata propensione per le performances dal vivo e le letture recitate, che negli ultimi anni ha tenute in ogni tipo di luogo pubblico in Italia e all’estero.

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Stabat Mater

Dalla quarta di copertina:

"È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi."



Tiziano Scarpa legge Stabat mater