-
19-December-2011, 11:10
#1
Senior Member
Città, villaggi, metropoli & Co.
Milano
Corso Venezia rombava e cantava
come un giovane fiume a primavera.
Noi due, sperduti, s’andava s’andava,
tra la folla ubriaca della sera.
Ti guardavo nel viso a quando a quando:
eri un aperto luminoso fiore.
Poi ti prendevo la mano tremando:
e mi pareva di prenderti il cuore.
Diego Valeri
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
19-December-2011, 12:31
#2
Senior Member
Autunno veneziano
L'alito freddo e umido m'assale
di Venezia autunnale,
Adesso che l'estate,
sudaticcia e sciroccosa,
d'incanto se n'è andata,
una rigida luna settembrina
risplende, piena di funesti presagi,
sulla città d'acque e di pietre
che rivela il suo volto di medusa
contagiosa e malefica.
Morto è il silenzio dei canali fetidi,
sotto la luna acquosa,
in ciascuno dei quali
par che dorma il cadavere d'Ofelia:
tombe sparse di fiori
marci e d'altre immondizie vegetali,
dove passa sciacquando
il fantasma del gondoliere.
O notti veneziane,
senza canto di galli,
senza voci di fontane,
tetre notti lagunari
cui nessun tenero bisbiglio anima,
case torve, gelose,
a picco sui canali,
dormenti senza respiro,
io v'ho sul cuore adesso più che mai.
Qui non i venti impetuosi e funebri
del settembre montanino,
non odor di vendemmia, non lavacri
di piogge lacrimose,
non fragore di foglie che cadono.
Un ciuffo d'erba che ingiallisce e muore
su un davanzale
è tutto l'autunno veneziano.
Così a Venezia le stagioni delirano.
Pei suoi campi di marmo e i suoi canali
non son che luci smarrite,
luci che sognano la buona terra
odorosa e fruttifera.
Solo il naufragio invernale conviene
a questa città che non vive,
che non fiorisce,
se non quale una nave in fondo al mare.
Vincenzo Cardarelli - Milano, agosto 1943
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
25-December-2011, 22:13
#3
Master Member
Rue d'Itaca
Parigi, melograna che scoppi di bellezza
sotto foglie brunite, le ardesie dei tuoi tetti.
La bruma azzurra di settembre. Un passero
cuce i suoi passi sulla vite del muro.
Ogni nevrosi mi trasformi in luce,
mare che vinci l'invincibile morte,
Penelope che il drappo mai finisci.
Bella maturità che non deludi,
amore lungo che non mi tradisci.
Maria Luisa Spaziani
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
25-December-2011, 22:19
#4
Master Member
Grande Sila
Interrotto da verdi canne d'organo
la Calabria è un vasto pecorino.
Il libeccio lo sbatte e rimpasta,
e Pitagora medita e conta
su un pallottoliere di pecore.
Grano bruno, tesoro
sempre colto in ritardo.
Un perdifiato di orizzonti d'agavi,
il fantoccio grottesco di un cactus,
e un macilento rudere di torre
con due gugliate di rondini nella cruna della bifora.
Maria Luisa Spaziani
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
25-December-2011, 22:55
#5
Master Member
Milano, agosto 1943
Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la città è morta.
È morta: s'è udito l'ultimo rombo
sul cuore del Naviglio: E l'usignolo
è caduto dall'antenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno più sete.
Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la città è morta, è morta.
Salvatore Quasimodo
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
25-December-2011, 22:50
#6
Master Member
Trieste
(da Trieste e una donna, 1910-12)
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
Umberto Saba
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
25-December-2011, 22:57
#7
Master Member
Milano
Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio
villeggiatura. Mi riposo in Piazza
del Duomo. Invece di stelle
ogni sera si accendono parole.
Nulla riposa della vita come
la vita.
Umberto Saba
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
29-December-2011, 22:23
#8
Master Member
Mar Caspio
Il suo verde marezzato e il suo blu dolcissimo.
Ho passato il mar Caspio in uno di questi giorni di seta.
Davanti al nostro battello il mare stava
spalancato come una porta senza battenti.
La sua condizione innaturale mi ha colpito.
Quale mare è chiuso come questo
senza notizia mai degli altri mari?
Quale mare è solitario come questo?
Nazim Hikmet
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
29-December-2011, 22:20
#9
Master Member
Ore di Praga 1 L'alba Barocco
A Praga mentre biancheggia l'alba
la neve cade
liquida
plumbea.
A Praga pian piano il barocco appare
agitato, lontano,
le dorature annerite
di tristezza.
Sul ponte Carlo quarto, le statue
sono uccelli venuti
da un pianeta morto.
A Praga il primo tram ha lasciato il deposito,
coi vetri illuminati, gialli, caldi.
Ma io so
che dentro ci fa un freddo glaciale
il fiato
del primo viaggiatore non l'ha scaldato
ancora.
A Praga Pepih beve il suo caffellatte
nella cucina bianca, la tavola di legno è
ben pulita.
A Praga rnentre biancheggia l'alba
la neve cade
liquida
plumbea.
A Praga passa una vettura
una carretta tirata da un solo cavallo
davanti al cimitero ebreo.
La carretta è carica di nostalgia
d'un'altra città
e il carrettiere sono io...
A Praga pian piano il barocco appare
agitato, lontano,
le dorature annerite
di tristezza.
A Praga nel cimitero ebreo silenziosa,
muta, la morte...
Ah, mio amore, mio amore,
l'esilio è peggio della morte...
Nazim Hikmet
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
04-January-2012, 21:51
#10
Master Member
Pompei
Quando fra duemila anni scaveranno questa terra
troveranno i nostri corpi ormai diventati sasso
nella stessa posizione in cui ci addormentiamo oggi
tu girata di fianco
io che ti stringo appoggiato alla tua schiena
e non sapremo mai se il nostro bene
è così grande da superare il tempo
o se è stata l’abitudine dei gesti ripetuti
a indurire l’amore
fino a trasformarlo in pietra.
Francesco Tomada
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
06-January-2012, 21:36
#11
Master Member
Milano
Ritorno alla tua assenza
di ponti e di riflessi,
di ampi spazi aperti,
marini. Torno a quest'aria
amara delle piazze.
ai tuoi cortili stretti.
Non mi hai insegnato
a perdermi, ti devo
i frutti più oscuri del cuore:
un'asciuttezza
che ancora non ho perso,
l'odio per quanto è falso
e la mia calma, questo mio pudore.
Fabio Morabito
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
07-January-2012, 16:59
#12
Senior Member
Roma
a Berta e Muzio
L'Epifania è così mite qui
come se già fosse aprile, ma le nuvole
sono quelle dell'anno nuovo
che inumidiscono gli occhi,
a guardarle,
perché così simili a quelle
degli anni che non sono più.
Si muovono lente,
bianche o d'un grigio chiaro
sul cielo celeste tramutantesi in azzurro
volgendo l'ora al mezzogiorno
che ci chiama alla Messa.
Quando usciremo dall'incenso in fretta
verso la casa che ride nell'alto
sole dell'una, la città
che non ci lascia ricordare neve e sole sulla neve e brina
ci avrà abbracciati, dolce meretrice,
ci avrà vinti per sempre.
Attilio Bertolucci
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
-
08-January-2012, 16:00
#13
Senior Member
Strade
Della città moresca
dietro le vecchie mura,
io contemplo la sera silenziosa,
solo con la mia ombra e la mia pena.
Il fiume va scorrendo,
tra giardini in penombra,
e tra grigi oliveti,
per le liete campagne di Baeza.
Hanno le viti pampini dorati
sopra i rossastri ceppi.
Guadalquivir, come spada spezzata,
e frantumata, risplende e lampeggia.
Lontano, i monti avvolti
nella nebbia dormono,
nebbia d'autunno, materna; attenuano
le rozze moli lo stato di pietra
in questa mite sera di novembre,
sera pietosa, languida di viola.
Il vento ha agitato
gli olmi appassiti della carreggiata,
sollevando in rossicci mulinelli
la polvere da terra.
La luna sta salendo
illividita, piena ed ansimante.
Le candide stradine
s'incrociano inseguendo
lontano casolari nella valle
e nella sierra sparsi.
Strade tra i campi là...
Ahi! più non posso passeggiar con lei!
(da Campos de Castilla, 1912)
Antonio Machado
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
10-January-2012, 22:04
#14
Master Member
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.
Kostantin Kavafis
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 3 Likes
-
11-January-2012, 22:20
#15
Master Member
Montevideo
Scivolo per la tua sera come la stanchezza per la pietà di un declivio.
La notte nuova è come un'ala sopra i tuoi terrazzi.
Sei la Buenos Aires che avemmo , quella che negli anni si allontanò, quietamente.
Sei nostra e festosa, come la stella che le acque raddoppiano.
Porta finta nel tempo, le tue strade guardano il passato più lieve.
Chiarore da dove ci arriva il mattino, sopra le dolci acque torbide.
Prima di illuminare la mia persiana, il tuo basso sole rende felici le tue ville.
Città che si ascolta come un verso.
Strade con luce di patio.
J.L. Borges
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 2 Likes
Segnalibri