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Discussione: TimeCrime, il nuovo marchio editoriale di Fanucci

          
  1. #16
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Sai Rosy, che il libro di Pasini è stato citato da un articolo sul Corriere della Sera di domenica e sembra stia avendo un successo inaspettato. Tra l'altro, avevano già programmato una serie di presentazioni in giro per il nord Italia, che hanno dovuto sospendere per il maltempo..ma ora credo ricominceranno.

    Ora aspetto il libro di Ryan David Jahn e poi ti dirò..
    Aspetto tue news!

  2. #17
    Io L'avatar di dolores
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    TimeCrime ha aperto una libreria in aNobii. Per ora ci sono inseriti i primi tre libri usciti da questa collana. Credo inseriranno via via le nuove uscite. Io l'ho già fatto diventare "vicino", così mi terrò aggiornata sulla collana.
    Intanto ho iniziato a leggere "Venti corpi nella neve" di Pasini (una cinquantina di pagine lette ieri sera) e devo dire che mi intriga: un Commissario con un dono tremendo (che lui chiama "la Danza") e una dottoressa dalla folta chioma rossa che mi sta un po' sulle scatole... solo impressioni iniziali. Vedremo
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #18
    Io L'avatar di dolores
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    Quote Originariamente inviato da Cecilia (Teresa) Visualizza il messaggio
    Sempre proseguendo con le novità del marchio editoriale TimeCRIME, vi segnalo altri tre libri in uscita, per darvi la possibilità di scegliere qualche potrebbe essere una delle prossime letture


    Allegato 739
    al 23 febbraio 2012:Torna in libreria arricchito di un finale inedito il noir d’esordio del più “maledetto” dei maestri del crime. Jim Nisbet, forte di una penna che Michael Connelly ha definito come “più acuminata di un milione di spade”, riscrive per timeCRIME la conclusione di una complessa storia sui rapporti tra vittime e carnefici. Strano il caso capitato al detective privato Martin Windrow, casualmente coinvolto nelle indagini relative al suicidio di Virginia Sarapath: la notte in cui è stata uccisa, un vicino ha sentito provenire dal suo appartamento dei forti gemiti di piacere. Al di là della parete, evidentemente, la donna era impegnata in un amplesso, a quanto pare durato per ore. Eppure il giorno successivo di Virginia resta solo il cadavere, i polsi recisi a colpi di rasoio, il seno sinistro asportato di netto. Sul foglio inserito nella macchina da scrivere di Herbert Trimble, che abita nell’appartamento accanto a quello della vittima, il detective trova intanto un foglio di carta che reca un’inquietante scritta: “Ho sempre voluto scuoiare una donna.” Forse, sono le semplici farneticazioni di uno scrittore fallito; forse, è la traccia di un movente.Inizia così un gorgo di orrori nel quale Windrow verrà attratto come una falena dalla luce, fino a sprofondare in un delirio in cui i confini
    tra omicidio e amore diventano sempre più labili.


    Allegato 740
    Dal 23 febbraio 2012:
    Joseph O’Loughlin è uno psicologo criminale che collabora con la polizia di Bristol, un mestiere che riesce a gestire visto che “il signor Parkinson”, come lo chiama lui, non lo ha ancora costretto a ritirarsi. Ma a complicare ancora di più le cose ci si mettono la recente separazione dalla moglie e un rapporto difficile con la figlia più grande. Per Joe non è un gran momento, il lavoro, al quale si aggrappa con le poche forze rimaste, è la sua unica ancora di salvezza. Ma quanto tempo occorre perché una vita vada in pezzi? Una sera Sienna, la migliore amica della figlia di Joe, si presenta alla porta di casa O’Loughlin. La ragazza è coperta di sangue; non apre bocca, è pallida, rigida, una statua di sale. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace a faccia in giù accanto al letto della figlia, la carotide recisa, una mazza da hockey accanto alla mano destra.O’Loughlin comincia a investigare per proprio conto ma ogni passo lo conduce verso un ginepraio in cui si cospira perché regni il silenzio, la menzogna, perché certe verità fanno male, e allora è meglio insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti. Autore bestseller australiano, tradotto in 23 lingue, Micheal Robotham torna in libreria con un romanzo ispirato ad una storia vera. Ogni goccia di sangue conferma il talento cristallino dell’autore, consacrandolo definitivamente come uno dei più autorevoli protagonisti della scena del crime internazionale.




    Allegato 741
    dal 23 febbraio 2012:Quando Simon Johnson viene aggredito all’interno del suo squallido appartamento di Los Angeles, la scelta è una e una soltanto: difendersi o morire. Ma nel momento stesso in cui, dopo averlo colpito, il fascio di luce della torcia illumina il viso del suo aggressore, Simon realizza due cose: primo, di averlo fatto fuori; secondo, che l’uomo che giace ai suoi piedi gli assomiglia come una goccia d’acqua. inizia così a prendere forma nella sua mente un piano diabolico: per scoprire il motivo del suo tentato omicidio, Johnson assumerà l’identità del suo “doppio”, un professore di matematica che conduceva la più ordinaria delle esistenze e che ora è un cadavere immerso in acqua e ghiaccio nella sua vasca da bagno. Così facendo Simon vivrà in casa sua, dormirà con sua moglie, vestirà i suoi abiti e si divertirà con la sua giovane amante…Ma a un certo punto il ghiaccio comincia a sciogliersi, strani messaggi appaiono sui muri, una misteriosa Cadillac nera inizia a pedinare Simon e qualcuno è sulle sue tracce. Realtà e allucinazione iniziano a confondersi, disegnando la geometria di un labirinto in cui il protagonista si perde: chi ha scoperto il suo gioco? C‘è forse qualcuno che muove le fila e che sta tentando di farlo impazzire? Dopo lo straordinario true crime I buoni vicini, Ryan David Jahn torna con un serratissimo noir hitchcockiano che allarma e sorprende a ogni pagina perché in ogni pagina c’è una svolta, uno snodo che rende letteralmente impossibile rimandare la lettura. Omicidio allo specchio è come una lama; affonda nella mente del lettore con precisione chirurgica. Ryan David Jahn è scrittore e sceneggiatore. A sedici anni ha lasciato gli studi, ha scritto in sei settimane un racconto horror di 55,000 parole e ha trovato un impiego come commesso in un negozio di dischi; dopo una breve, detestata esperienza sotto le armi è stato bidello, operaio e carrellista, oggi vive a Los Angeles con la moglie Mary. Di Ryan David Jahn Fanucci Editore ha pubblicato I buoni vicini (2011), vincitore del prestigioso New Blood Dagger della Crime Writers’ Association.

    Io mi sono prenotata per quest'ultimo...e voi?
    Ciao!
    Cecilia
    Ho quotato il tuo post della pagina precedente perché mi era proprio sfuggito. E già che ci sono rispondo anche alla tua domanda: io mi prenoto per "I dannati non muoiono" di Jim Nisbeth (del quale ho già letto "Prima di un urlo", pubblicato anni fa da Fanucci) e "Ogni goccia di sangue" di Michael Robotham.

    TimeCrime mi porterà alla catastrofe economica
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  4. #19
    Junior Member L'avatar di franz1982
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    Smile In difesa di Jacob

    Qualcuno di voi ha letto in difesa di Jacob?....io l'ho finito ieri sera.....
    .....Bello e scritto bene....unica nota a parere personale difficilmente riconducibile alla categoria dei thriller...
    Secondo me non è un thiller...almeno, se no fino ad oggi io che cavolo ho letto?




    Franz

  5. #20
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Ryan David Jahn - Omicidio allo specchio

    Avevo parlato di questa uscita nel mese di febbraio e ne ho concluso la lettura.
    Sul blog troverete la recensione:




    http://contornidinoir.blogspot.com/2...-specchio.html

    Ciao!
    Cecilia

  6. #21
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Per ora mi sono limitato all'acquisto del libro di Pasini


    Il giudizio sul libro lo darò dopo averlo letto, ovviamente, ma voglio fin d'ora fare i complimenti a Fanucci per avere creato una collana con un gran bel formato rilegato a un prezzo non omicida (7.70 €)










    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  7. #22
    Sydbar L'avatar di sydbar
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    Ne ho letti due. Qui di seguito le recensioni:

    I DANNATI NON MUOIONO
    La Fannucci, con la pubblicazione TimeCrime, ci propone un hard boiled davvero fresco e scoppiettante. Un libro, di circa 200 pagine, che si legge in un tranquillo pomeriggio senza mai stancarsi, infatti la trama, senza inutili intricate costruzioni, si dipana meravigliosamente e ci descrive una storia che ti arriva nella mente come un pugno in pieno viso.
    Nisbet interpreta ottimamente, con il suo stile, il genere letterario di cui sopra, creando un investigatore privato, il buon Windrow, il quale in una San Francisco nebbiosa, viene coinvolto in una storia che ad ogni pagina lascia sgomenti sul come il genere umano possa interpretare la vita e la sessualità, senza mai scivolare nel volgare o nello scontato, descrive semplicemente la realtà, ecco un altro aggettivo da affibiare all'opera: concreta.
    Il protagonista, Martin Windrow, mi ha ricordato un altro grande personaggio della letteratura scozzese, John Rebus, il frutto della creatività dello scrittore Ian Rankin. I personaggi sono tutti molto ben delineati e si inseriscono meravigliosamente in una trama asciutta, solida che solo in alcune descrizioni forse diviene un po' prolissa ma si sopravvive.
    In questa storia il protagonista non si limita ad indagare su un caso di omicidio ma affronta il pericolo, in modo anche violento, mostrandosi come un vero dannato per il quale ci si chiede può non morire??? Questo non ve lo rivelo ma vi garantisco che Windrow vive e il suo modo di fare è semplice come un colpo di pistolla alla tempia.

    L'ULTIMO VANGELO
    C'è un proverbio arabo che dice: la vita si compone di due parti, del passato che è solo un sogno e del futuro che altro non è che un desiderio.
    "Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, poiché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore".
    Altro proverbio arabo: Quando parli, il tuo discorso deve essere migliore di quello che sarebbe stato il tuo silenzio.
    Ecco attraverso questi tre passaggi mi sembra di poter racchhiudere la descrizione di questo romanzo storico, che per stile e descrizione dei fatti può ricordare vagamente alcune opere del celebre Hitchcock, tra tutte la donna che visse due volte.
    Pensate 583 pagine per descrivere gli avvenimenti che si sviluppano in un paio di giorni, inframmezzati dal racconto della conquista dei turchi di Costantinopoli, durante la quale i personaggi hanno dato il "là" agli intrighi ed enigmi che ci accompagneranno praticamente fino alle ultime pagine.
    Sembra di attraversare un incubo, un sogno, una speranza disperata leggendo la trama descritta in queste pagine che si fa un po' fatica a leggere all'inizio ma poi l'autrice riesce a cogliere nel segno e ad attrarre, con una fosca trama, il lettore che divora letteralmente le parole per scoprire cosa è realtà e cosa è immaginazione.
    Di sicuro impatto sono le descrizioni degli scontri sulle mura di una Costantinopoli cristiana asserragliata dai turchi musulmani.
    Finale un po' affrettato ma non ha rovinato un altro buon colpo editoriale della Fannucci con Time Crime.
    Vanità, decisamente il mio peccato preferito...

  8. #23
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Grazie Syd, recensioni esaustive e precise
    Mi è arrivato da poco il secondo romanzo di Karin Slaughter, di cui parlerò tra qualche giorno. Il primo non l'ho letto, ma sembra abbia avuto un bel riscontro fra i lettori..
    Vedremo questo.

    Ciao!
    Cecilia

  9. #24
    Sydbar L'avatar di sydbar
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    Grazie Teresa Cecilia
    Vanità, decisamente il mio peccato preferito...

  10. #25
    Member L'avatar di Standbyme
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    Alla collana appartiene anche....

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    In IBS dicono:
    Stewart Maloney è scomparso nel nulla: l'ispettore Joe Faraday è convinto che sia stato assassinato. Ma ci si può basare su una semplice intuizione in un luogo come Portsmouth, una delle città più povere e violente d'Inghilterra, dove le uniche leggi sono il traffico di droga e il crimine, e la sola regola è l'omertà? Sprecare energie dietro un presunto caso di omicidio è una perdita di tempo che Joe non può permettersi. Ma Faraday sta lottando anche contro altro: sotto un cielo grigio che incombe, nel quale solo il volo degli uccelli sembra avere ancora una direzione e un senso, i demoni di un passato che lo ossessiona non gli concedono tregua. Perché ritrovare Stewart Maloney vivo o morto è il perno intorno al quale ruota ormai la sua intera esistenza: e fallire significherebbe arrendersi a quei demoni, arrendersi alla follia...

    Io commento:
    Un nuovo detective si affianca alla già più che nutrita schiera di investigatori creati dalla fantasia degli scrittori. Questa volta si tratta dell’ispettore Joe Faraday della polizia di Portsmouth, Inghilterra. Faraday con la passione dell’ornitologia, è vedovo con un figlio poco più che ventenne, sordomuto. Questa è la sua prima indagine di una serie che ne conta, a quanto sembra, dieci. Varie storie si intrecciano in questo primo romanzo: la principale è la ricerca di Stewart Maloney la cui scomparsa è stata denunciata dalla figlia decenne. Ci vengono presentati i vari personaggi che presumibilmente ritroveremo nei successivi romanzi e, anche se già si delinea il carattere di ognuno di loro con pregi e difetti, non si riesce ancora a inquadrali perfettamente. Faraday è caparbio, sfida i superiori pur di affermare la propria convinzione che lo porterà a scoprire la verità. La trama è interessante, con una giusta dose di suspense ma la prosa non mi convince, ciò non toglie che non sia degno di essere letto. Aspetto la seconda indagine per dare un giudizio definitivo; solo a quel punto saprò se Faraday sarà degno di essere a stretto contatto, nella mia libreria, con i suoi illustri colleghi.
    I libri sono come le fanciulle ti affascinano, non ti fanno dormire, ti fanno ridere, ti fanno piangere, ti prendono, dimentichi tutto per loro, ne sei geloso, ti abbagliano con la solarità, ti tradiscono ma alla fine le/li perdoni sempre.

  11. #26
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    Dave Zeltserman - La trilogia nera

    Una delle prossime uscite di TimeCRIME:



    Contea di Bradley, Vermont. L’ex poliziotto Joe Denton ha appena finito di scontare sette anni per il tentato omicidio del procuratore distrettuale. Si illude di aver chiuso con il passato, con la violenza, la droga e le scommesse: ma un crimine di quel genere è impossibile da dimenticare. Kyle Nevin è invece un ‘bravo ragazzo’, gestisce gli affari nei quartieri a sud di Boston. Ammazza solo se costretto, non pesta i piedi a nessuno: eppure Red Mahoney, il suo boss, lo vende all’fbi. Quando Nevin esce di galera ha quindi una sola cosa in mente: fare a pezzi Red. Per racimolare qualche dollaro organizza un rapimento, ma niente va come dovrebbe...Né la fortuna sorride a Leonard March, sgherro ‘storico’ del mafioso Sal Lombard. Quando dopo quattordici anni le porte del carcere gli si aprono davanti, per mettere insieme due pasti caldi al giorno si ritrova a pulire gabinetti. Non sarebbe poi così male, per uno che ha sessantadue anni e ventotto omicidi sulla coscienza: ma ci si può reinventare una vita ‘normale’ quando là fuori tutti vogliono la tua testa? Una trilogia di noir brutali e irriverenti per tre scalcagnati, indimenticabili antieroi: Zeltserman si è guadagnato, di diritto, un posto d’onore nel prestigioso Pantheon del crime.

    "Noir classici, scioccanti, che non scendono a compromessi. Un colpo in pieno viso. Pura, nerissima magia.”
    Ken Bruen



    "Zeltserman si pone ben al di sopra di qualsiasi altro scrittore contemporaneo di thriller. Il solo paragone che si possa fare è con il miglior Ellroy. ”
    Publisher’s Weekly



    "Se lì fuori c’è un autore che scrive noir meglio di Zeltserman, non voglio nemmeno saperlo. Già così, mi è difficile leggere le sue grandiose, cattivissime storie senza perdere quel poco di fiducia che ancora nutro per l’umanità.”
    Washington Post



    "Zeltserman scrive thriller ‘estremi’ sulle orme di Dashiell Hammett e Mickey Spillane.”
    Silvana Mazzocchi, La Repubblica



    "Una prosa chiara, incisiva, tagliente; trame precise come orologi. Zeltserman è ormai una figura di spicco sulla scena internazionale del crime.”
    The Boston Globe



  12. #27
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    Recensione di "Venti corpi nella neve" romanzo di Giuliano Pasini segnalato in questo thread

    Venti corpi nella neve sono ciò che ha lasciato un evento tragico verificatosi nel periodo dell'occupazione nazista e della Resistenza.
    Ma venti corpi nella neve non sono tutto ciò che resta di quell'evento che ha seminato rancori e desideri di vendetta in un piccolo borgo sull'Appennino emiliano, dove i frutti di quei semi cominciano a maturare e dove si scopre che gli intrecci fra vittime e carnefici sono più numerosi e complessi di quanto si potrebbe pensare.
    Ed è in questo contesto che si muove il commissario Serra, che a Case Rosse si era fatto trasferire proprio perchè alla ricerca di un presidio piccolo e "fuori dal mondo" dove poter curare le proprie ferite interiori aperte da un amore finito a causa di una sua peculiarità che gli è molto utile nelle indagini ma che allontana da lui le persone a cui vuole bene.
    E la figura di Roberto Serra, che per il resto è un personaggio ben delineato e malinconicamente simpatico, è resa meno credibile (e, di conseguenza, meno appetibile) proprio da questo "dono", figlio di un evento tragico, cosa che, a mio giudizio, toglie piuttosto che aggiungere valore a quello che è comunque un bel noir.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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