LUZ DE DIA
Perduti nella nebbia
il colibrì e la sua amante.
Due pietre scagliate dal desiderio
s’incontrano nell’aria.
È viva la ginestra,
arde nella nebbia,
abitata.
Pablo Neruda
LUZ DE DIA
Perduti nella nebbia
il colibrì e la sua amante.
Due pietre scagliate dal desiderio
s’incontrano nell’aria.
È viva la ginestra,
arde nella nebbia,
abitata.
Pablo Neruda
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
In sogno
Nero e duro distacco
che io sopporto al pari di te.
Perche' piangi? Dammi meglio la mano,
prometti di ritornare in sogno.
Noi siamo come due monti...
non ci incontreremo piu' a questo mondo.
Se solo, quando giunge mezzanotte,
mi mandassi un saluto con le stelle.
Anna Achmatova
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
"L'amplesso delle aquile"
Lungo la strada che costeggia il fiume (mia pomeridiana passeggiata, mio ristoro),
Alto nell'aria, improvviso, un rumore smorzato, due aquile in amore,
L'impetuoso avido contatto, l'unione alta nello spazio,
Artigli che si afferrano, s'intrecciano, una ruota selvaggia, viva, turbinante,
Quattro ali che battono, due becchi, una massa vorticosa strettamente avvinghiata,
Che cala in cerchi, si rovescia, s'arrotola, cade giù a precipizio,
Finché sul fiume sospesi, ancora uniti, la calma d'un istante,
Un immobile muto bilanciarsi nell'aria, poi il distacco, gli artigli che si sciolgono,
Le ali lente e salde nuovamente piegate verso l'alto, i loro voli diversi, separati,
Lei il suo, lui il suo, seguendo.
Walt Whitman
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Non capirsi è terribile-
non capirsi e abbracciarsi,
ma benchè sembri strano,
è altrettanto terribile
capirsi totalmente.
In un modo o nell'altro ci feriamo.
Ed io, precocemente illuminato,
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l'incomprensione,
nè con la comprensione uccidere.
Evgenij A. Evtusenko
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Come t'amo? Lascia che io ne conti i modi.
Io t'amo con la profondità, la vastità e l'altezza
che l'anima mia può attingere
quando mi sento smarrita
oltre i confini dell'Essere e della Grazia ideale.
E così t'amo
nelle più piccole cose di ogni giorno,
alla luce del sole e a quella delle candele.
T'amo con l'onestà di chi si cela al plauso
e l'ansia di chi scaccia il male,
t'amo con la passione delle antiche pene,
con la fede dell'infanzia, con l'amore
che pensai di perdere con i santi che ho perduto.
T'amo con il respiro, con i sorrisi e il pianto
della mia vita. E, se Dio vorrà,
t'amerò ancor di più oltre la Morte.
Elizabeth Barrett Browning
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Io
non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei
essere
sabbia, sole in estate!
Che ti
sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi
lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida,
indimenticabile.
E che con te se ne andasse
su di te, il mio
bacio lento:
colore,
dalla testa ai piedi
bruno.
Ah come vorrei
essere
vetro, o stoffa o legno
che conserva il
suo colore
qui, il suo profumo qui,
e nacque a tremila
chilometri!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i
giorni
e
che vedi già senza guardare
vicino a te, le cose
-collana,
boccetta, seta antica -
di cui, quando senti la mancanza
chiedi: "Ah!
dov'è?"
A come vorrei essere
un'allegria fra
tutte,
una sola, l'allegria
di cui ti rallegri
tu!
Un
amore, un amore solo:
l'amore di cui tu ti innamoreresti.
Però
non sono più di
quello che sono.
Pedro
Salinas
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Ricordo bene il suo sguardo.
Attraversa ancora la mia anima
Come una scia di fuoco nella notte.
Ricordo bene il suo sguardo. Il resto...
Sì, il resto è solo una parvenza di vita.
Ieri ho passeggiato per le strade come una qualsiasi persona.
Ho guardato le vetrine spensieratamente
E non ho incontrato amici con i quali parlare.
D'improvviso mi sono sentito triste, mortalmente triste,
così triste che mi è parso di non poter
vivere un altro giorno ancora, e non perché potessi morire o uccidermi,
ma solo perché sarebbe stato impossibile vivere il giorno dopo e questo è tutto.
Fumo, sogno, adagiato sulla poltrona.
Mi duole vivere in una situazione di disagio.
Debbono esserci isole verso il sud delle cose
Dove soffrire è qualcosa di più dolce,
dove vivere costa meno al pensiero,
e dove è possibile chiudere gli occhi e addormentarsi al sole
e svegliarsi senza dover pensare a responsabilità sociali
né al giorno del mese o della settimana che è oggi.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale
che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
Fernando Pessoa
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Tu eri la vita e le cose.
In te desti respiravamo
sotto il cielo che ancora è in noi.
Non pena non febbre allora,
non quest’ombra greve del giorno
affollato e diverso. O luce,
chiarezza lontana, respiro
affannoso, rivolgi gli occhi
immobili e chiari su noi.
È buio il mattino che passa
senza la luce dei tuoi occhi.
Cesare Pavese
IL BACIO
Non appena si chiudono gli occhi, scompare il mondo,
solo il peso della tenerezza mi assicura l’infinito.
Il silenzio si tramuta in una notte calma
ci avvolge come una promessa,
e non c’è niente di strano,
se non la dolce lontananza che ci circonda
e che per caso ci lascia soli.
Cerchiamo assieme
un modo più sicuro che guardare o parlare
e lo scopriamo
quando perdiamo noi stessi.
Mi domando che cosa tenti di rassicurare
la tenerezza che torna da un lungo viaggio.
Parole perdute in un silenzio espiato,
ora respiri appena.
In realtà, già eri la stessa mia vita...
E tuttavia anche queste parole sono punibili
in questo momento in cui la tenerezza riempie il mondo
e io mi prostro per poter vivere in esso.
SHUNTARO TANIKAWA
Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery
Una poesia che adoro: EMILIO, TI RICORDI...
di Joyce Lussu, la moglie dello scrittore Emilio Lussu.
Proprio a lui è dedicata questa struggente poesia d'amore.
Emilio ti ricordi
quando ci siamo incontrati
la prima volta
in una casa svizzera linda e lustra
di cera e di tendine
e già la sera stavamo abbracciati
in un letto a una sola piazza
e poi tanti decenni di cose fatte insieme
e le assenze
i viaggi lunghi e brevi
tu partivi io partivo
ci mandavamo cartoline
fino all’incontro successivo
E a un certo punto sei partito
per un viaggio più lungo
un posto dove non ci sono uffici postali
per mandar cartoline
o negozi per comprare regali
ma i pensieri arrivano lo stesso
Che ne direbbe di questo? sarebbe contento?
Gli sembrerebbe fatto male?
Forse se usassi bene gli occhi
sotto le palpebre chiuse ti vedrei arrivare
da dietro gli archi e i sempreverdi
con un sorriso
affettuoso e divertito
per lo scherzo che hai fatto
di non mandare notizie
oppure prendo in mano un tuo libro
e lo do a un giovinetto
affinchè tu gli parli con le parole giuste
e attendo io la risposta
o anche ripeto qualche cosa che hai detto
prima di partire
e cade tanto a proposito
da sembrare inventata in quel momento stesso
Non c’è niente di buio e di definitivo
in questo tuo essere assente
e il mio non è un aspettare
ma nemmeno una perdita o una voragine
in cui non sei più
Perché sei
sei dentro tante cose
parole immagini idee sentimenti
aspirazioni stimoli movimenti
presenti.
Joyce Lussu
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Quaderno gotico
Di nuovo gli astri d’amore traversano
Lucidi sulle nostre teste opache
Là dove noi sediamo inconsapevoli
Su opposte rive. E appare naturale
Non averti veduta mai né udita
Ed affliggerti in una luce antica.
Desiderio o rimpianto ? Desiderio
E rimpianto, una sola febbre amara.
Raggiava nel cristallo un vino astrale,
un sole fuso che bevevi a sorsi
e fissavi la dura cecità del paesaggio.
Mario Luzi
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
CONFRONTI
I confronti sono perdenti per te, per noi e per loro.
Noi stiamo stati troppe volte a guardare
le tue solitudini e la tua anima spenta.
Abbiamo sempre sperato che il tuo vulcano
potesse ritrovare e accendere bagliori di luce
e caldo. Ti abbiamo sempre amato con la
discrezione che ci hai chiesto da molti anni.
Demolire questa tua identità o stigmatizzarti
per sempre è un opzione che mai ci troverà
d’accordo. Niente esigiamo. L’amore nostro sentilo
addosso. Scaldati! Avvolgitelo stretto, e anche tu
saprai amare.
Gabriella Cantoni Bravi
“MARIGLIA E MALALUNA” Ibiskos Editrice
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Una delle mie poesie preferite. Una dichiarazione d'amore struggente e imperituro.
Ogni volta che la ricordo mi commuovo.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Eugenio Montale
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