Quote Originariamente inviato da Chomsky Visualizza il messaggio
Veramente bellissima ma è un peccato non leggere il testo completo:

Capitano che hai negli occhi
il tuo nobile destino
pensi mai al marinaio
a cui manca pane e vino
capitano che hai trovato
principesse in ogni porto
pensi mai al rematore
che sua moglie crede morto
itaca, itaca, itaca
la mia casa ce l'ho solo la'

itaca, itaca, itaca
ed a casa io voglio tornare
dal mare, dal mare, dal mare

capitano le tue colpe
pago anch'io coi giorni miei
mentre il mio piu' gran peccato
fa sorridere gli dei
e se muori e' un re che muore
la tua casa avra' un erede
quando io non torno a casa
entran dentro fame e sete
itaca, itaca, itaca
la mia casa ce l'ho solo la'

itaca, itaca, itaca
ed a casa io voglio tornare
dal mare, dal mare, dal mare

capitano che risolvi
con l'astuzia ogni avventura
ti ricordi di un soldato
che ogni volta ha piu' paura
ma anche la paura in fondo
mi da' sempre un gusto strano
se ci fosse ancora mondo
sono pronto dove andiamo
itaca, itaca, itaca
la mia casa ce l'ho solo la'

itaca, itaca, itaca
ed a casa io voglio tornare
dal mare, dal mare, dal mare

itaca itaca itaca
la mia casa ce l'ho solo la'
itaca, itaca, itaca
ed a casa io voglio tornare...

Il testo mette in evidenza un tema sempre molto attuale, la responsabilità di chi comanda verso i sottoposti e le diverse traiettorie di vita.
Se Ulisse è proteso verso "il folle volo" inseguendo "virtute e canoscenza", la ciurma più prosaicamente ma anche più umanamente cerca di tornare a casa per vedere la famiglia e per darle sostegno economico e morale:
"itaca itaca itaca
la mia casa ce l'ho solo la'
itaca, itaca, itaca
ed a casa io voglio tornare... "
Anche per me questa canzone è una delle più amate.
Ho saputo della morte di Lucio Dalla mentre ero lontana, in vacanza.
Ho provato dolore; ha accompagnato con le sue canzoni tutta la mia giovinezza, e poi maturità. Arrivederci,
Lucio! Rosy