Serena, hai tutta la mia solidarietà. Il fatto è che c'è così tanta necessità di lavorare, di fare la cosiddetta "gavetta", che ci si accolla tutto, perfino il modo totalmente illegale di procedere della stragrande maggioranza delle aziende. Il punto è che, quando devi arrivare a fine mese e pagare un esercito di bollette, ti accontenti del seppur misero stipendio e vai avanti, anche se le ore sul contratto sono molte meno, anche se fai pure le notti in ufficio e sulla carta lavori part-time. Per quanto mi riguarda, sono disposta a qualsiasi sacrificio pur di imparare un mestiere e di non restare inattiva, ma c'è un limite perfino allo schifo. Rimproverare uno stagista (ossia una persona che è lì per imparare e non viene retribuita) per un'assenza irrisoria è surreale. Ma tant'è, siamo talmente abituati che il mondo vada "così" che accettiamo tutto. Speriamo di svegliarci, tutti quanti.