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Sì, me ne andai. Lo feci ancora prima di compiere vent'anni. Furono gli scrittori a portarmi via. London, Dreiser, Sherwood Anderson, Thomas Wolfe, Hemingway, Fitzgerald, Silone, Hamsun, Steinbeck. In trappola, barricato contro il buio e la solitudine della valle, me ne stavo lì coi libri della biblioteca pubblica impilati sul tavolo da cucina, ad ascoltare il richiamo delle voci dei libri, con la brama di altre città
J.Fante
-La confraternita del Chianti-
Azz... Monte, ma mica siamo orbi che devi scrivere così in grande. Comunque 'sto Fante ha acquisito un mezzo punto di simpatia adesso che so che gli piaceva Silone.
secondo te come sono arrivato a Silone?
...
e invece il fatto che Henry Charles lo considerasse il suo dio ti lasciava indifferente...?
mah.
anyway - quando si tratta di Johnnyboy un po' (molto) orba tu lo diventi...
smack.
Tramite ME. E all'inizio lo criticavi pure.Originariamente inviato da Giovanni Monte
Henry Charles considerava straordinario anche Fame di Hamsun, che a me ha fatto da camomilla, che vuol dire. Henry Charles poteva dire tutto quello che voleva, lo amo incondizionatamente.
ma non dire stronzate, ragazzina.
ah ah.
mi scompisci.
avevo già letto Fontamara e Il Segreto di Luca anni prima di imbattermi nella tua insolenza
e nella camomilla frantuma-maroni dei tuoi Cazz Cazz(o Dik Dik)
ma roba dell'altro mondo!
A' Montecristo, pure io avevo già letto Fontamara alle scuole medie, che c'entra! Sarà dunque stata una coincidenza che tu abbia deciso di leggere Vino e pane e Il seme sotto la neve proprio mentre te ne stavo parlando io? Eh...?? Guarda che mi si può fregare su tanti fronti, ma in quanto a memoria decisamente NO. Ho un hard disk impiantato nella scatola cranica. Potrei quasi riportarti parola per parola quello che mi dicevi mentre stavamo leggendo IN CONTEMPORANEA Il seme sotto la neve!
E poi io a te i Dik Dik non li ho mai fatti ascoltare. TU piuttosto me ne hai fatte subire di tutti i tipi di ssschifezze musicali.
Perciò... scendi dal monte, Giovà!
P.S.: Allora TI SEI offeso almeno un po' quando ti ho detto che sei diventato noioso...
Vedi che ho raggiunto lo scopo...
A' Tragedia, io non l'ho letto alle medie. Tenevo altri palloni per la testa all'epoca... l'ho letto negli ultimi anni (assieme al Segreto), perché me ne aveva parlato Fante, e mi piacque moltissimo. e se non lo inserii subito nella lista dei miei autori preferiti (prevengo una tua facile obiezione) lo feci perché avrei dovuto farti una lista troppo lunga.
Il Seme mi spiazzò un po' all'inizio, poi mi conquistò.
mi hai detto che sono noioso, dunque? e quando?
vatti a fare controllare la scheda uditiva del tuo pazz disk, che ci avrai un virus...
Non mi sembra il caso di postare l'ultima mail che ho inviato a Monte (due giorni fa)... Ma si vede che deve ancora imparare a gestire la sua segreteria, perciò fa un po' di confusione...
Ad ogni modo questa è una discussione su Fante se non sbaglio (ma perchè poi "J"? Mica tutti sono tenuti a sapere che si chiama John!), quindi dico la mia su Fante.
Ho letto Aspetta primavera, Bandini e Chiedi alla polvere perchè ne parlava Bukowski in modo entusiastico nel suo Donne.
Arturo Bandini, l'alter ego di Fante, mi è risultato antipatico sin dal primo istante, niente a che vedere con il fighissimo Henry Chinaski, alter ego di Buk.
Tutti e due i romanzi mi hanno annoiato a morte, a tratti irritato, perciò ho concluso che Fante non mi piace.
Più diplomatica di così non avrei potuto essere.
è il fratello buono di Bukowski....come stile di scrittura mi piace moltissimo, è quel tipo di scrittore che ti prende per mano e ti tiene compagnia per tutto il libro...ho letto "Chiedi alla polvere", "A ovest di Roma", "La strada per Los Angeles" e "Sogni di Bunker Hill" e devo dire che mi sono piaciuti tutti bene o male, con il primo ovviamente sopra tutti
Parole Sante.
Aspetta primavera... e La confraternita.. ti stanno aspettando in libreria...
Johnnyboy nella sua per sempre giovane vecchiezza
è solo questione di tempo
aspettando potresti provare il mio italiano contemporaneo preferito...
scrittore di formazione fantiano-bukowskiana & fenogliano-simenoniana.
di quelli che ti prendono per mano...
ecco un brano de LA FORZA DEL DESTINO (sequel di Morte a Firenze - di cui è disponibile una mia recensionuccia qui
http://www.decanteronline.it/?p=316
-- ho passato una fase di illuminante recensionismo.. poi m'è passata...)
"Appena entrò in casa accese il fuoco, bruciando il giornale del giorno prima che aveva appena sfogliato. Ormai leggeva solo i titoli e i catenacci, e a volte scorreva in fretta qualche articolo. Ogni riga letta sul giornale gli sembrava una riga rubata ai romanzi. Sentiva di conoscere le cose più profondamente leggendo Omero e Dostoevskij, piuttosto che i quotidiani. Le motivazioni che spingevano l'uomo a dedicarsi al bene o al male erano le stesse oggi come un secolo fa, come nel Cinquecento o all'epoca di Eschilo. Nel tempo e nella storia si manifestavano solo delle varianti, modalità diverse delle stesse identiche cose... Insomma non avrebbe mai acceso il fuoco bruciando un libro..."
Male male...
Linguaggi inappropriato. Cerchiamo di cambiarlo.
Per ora hai un'infrazione.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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