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Discussione: A che servono i libri oggi?

          
  1. #31
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Senza i libri cartacei. . . Non riuscirei a concepire la mia esistenza.
    ......
    Be', forse ho esagerato col romanticismo, e concordo con chi sostiene la praticità dell'e-book, né lo demonizzo...
    Ma non avrei saputo esprimere meglio la mia opinione.
    Lo si potrebbe usare come manifesto per la salvezza della pagina stampata
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  2. #32
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Orazione funebre in memoria di un computer:

    De profundis clamavi ad te, Domine;
    Domine, exaudi vocem meam.
    Fiant aures tuæ intendentes
    in vocem deprecationis meæ.
    Si iniquitates observaveris, Domine, Domine, quis sustinebit?
    Quia apud te propitiatio est; et propter legem tuam sustinui te, Domine.
    Sustinuit anima mea in verbo ejus:
    Speravit anima mea in Domino.
    A custodia matutina usque ad noctem, speret Israël in Domino.
    Quia apud Dominum misericordia, et copiosa apud eum redemptio.
    Et ipse redimet Israël ex omnibus iniquitatibus ejus.

  3. #33
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  4. #34
    Senior Member L'avatar di annaV
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    Ritorno sulla questione ebook. Senza il mio kindle con il braccio destro fuori uso e un viaggio on the road attraverso la Francia forse non avrei letto neanche un libro(col tutore non riuscivo a tenerne in mano uno per più di due minuti) invece ne ho letti almeno otto. Concludo con un :VIVA gli ebook reader! Attenzione, ribadisco ebook reader e non pc,tablet, iPhone e via di seguito, perchè l'ebook reader è quanto di più vicino alla carta esista. Ho letto infatti nelle risposte precedenti qualcuno che diceva che non riusciva a leggere sul pc, neanch'io! Ma sul mio kindle posso starci lo stesso tempo che su di un cartaceo(provare per credere)

  5. #35
    Master Member L'avatar di Rosy
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    E io ti credo! e prima o poi proverò, stanne certa.
    ciao!
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  6. #36
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Arriva la pergamena (e soppianta il papiro)

    Il saggio Gerone entrò nello scriptorium con una smorfia di disgusto a distorcergli il viso. Due giovani discepoli stavano tagliando e affilando le punte dei calami destinati alla scrittura del primo rotolo già steso sul piano di lavoro e tenuto piatto con l'ausilio di ciotoli di fiume. Videro che Gerone era di cattivo umore e si guardarono bene dal chiedergliene ragione. Era noto a tutti che Gerone fosse un saggio erudito, ma era altrettanto noto che alcune questioni particolari avevano l'effetto di obnubilare qualsiasi ragionevolezza e soscitare le più focose passioni. Cogliendo il lampo di furore nei suoi occhi i due ragazzotti si fecero piccoli piccoli sperando che Gerone non li considerasse sufficientemente rilevanti da indirizzare contro di loro gli stali della sua stizza. Dietro il piano di lavoro, su ripiani ben ordinati, si disponevano strati di rotoli di divers dimensione: piccole pergamene per volumetti d'occasione e raccolte di norme specifiche per questa o quella faccenda amministrativa, ma anche volumoni immensi, con tanto di custodia e anime cilindriche per l'avvolgimento e la conservazione.

    Gerone guardava disgustato un nuovo supporto per la scrittura. Con sguardo accigliato e la bocca ripiegata come se avesse appena sorbito il succo di un'intero limone.

    - Barbari! Ecco cosa sono: Barbari! E si dovrebbero macellare quante bestie per scrivere... non dico la Sacre Scritture per intero, ma anche solo il Vangelo di san Luca. Un'ecatombe. tnto valeva lasciare che i pagani continuassero a perpetrare i loro nefandi riti di sacrificio. Un intero gregge per un testo. E per Aristotele? Una mandria di vacche. Di che sfamare per anni tutta la valle.
    Per non parlare della calce e della conciatura-. Gerone si voltò di scatto verso il giovane dai capelli ricci che stava intagliando con meticolosa precisione il becco di un calamo. - Tu lo sai trattare con la calce questo affare? Hai mai lavorato con la calce? Mangia gli occhi la calce! uccide, la calce-. Il giovane rimase per un attimo come pietrificato e poi scosse timidamente il capo in cenno di diniego, salvo rituffare immediatamente gli occhi al calamo per schivare lo sguardo inquisitore di Gerone.

    -E poi è tutto raffazzonato... spezzettato- Continuò il vecchio erudito tornando a parlare più con se stesso che con un'ipotetico pubblico. - Come se si fosse concepito lo scritto a singhiozzo. l'integrità del testo è spacciata. Saltabeccare un po' di qua e un po di la, senza costrutto. Csa impareranno i nostri giovani. Non più contenuti e ragionamenti sensati; non più dialoghi sviluppati. Solo rimandi cifrati e citazioni spezzettate. Non è certo un sapere degno d'un essere umano dotato di mente, d'anima e di cultura. O tempora o mores!-.


    Spero non me ne vogliate per il piccolo divertimento sul tema della "tecnologia" applicata alla lettura. Ve lo propongo come divertito spunto di riflessione.


    Ciao a tutti,

    Rupert

  7. #37
    Senior Member L'avatar di annaV
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    Bravo Rupert, l'ebook è la naturale evoluzione del libro in una società tecnologica. Io pubblico in cartaceo, ma adoro gli ebook

  8. #38
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    Sentite, bimbi, dite quello che vi pare: ma come si fa a strappare un ebook che non ci piace? Oppure a buttarlo dalla finestra (sempre che non ci sia un disgraziato cane che passi di sotto proprio in quel momento ), come fece Vittorio Alfieri con Il Galateo di Monsignor Giovanni Della Casa, solo dopo aver letto la parola iniziale: Conciossiacosachè? [e fece bene ad incazzarsi]

  9. #39
    Moderator L'avatar di Rupert
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    @ AnnaV
    Concordo, naturalmente. Io uso la seguente norma-guida: tutto ciò che ho vohlia di leggere per sfizio, leggiucchiare, leggere diagonalmente o solo "annusare" per vedere di che cosa si tratta, ma non ho intenzione di consultare ripetutamente, leggere approfonditamente o conservare per motivi culturali o affettivi, lo caccio sull'e-reader. Attualmente vi si trovano stoccati circa 153 titoli (che non rubano spazio utile nelle mie già sovraccariche librerie). Tutto ciò che ha invece qualsiasi rilevanza, che sia affettiva, storica, letteraria, culturale, estetica, artistica o di qualsivogliachessia natura... tutto ciò, dicevo, prende forma cartacea e trova posto in triplice fila nelle mie scarse possibilità restanti di stoccaggio domenstico.
    Anche le mie (per dire il vero infime) pubblicazioni sono tutte in forma cartacea. Però quando mi tocca ritrovare un artico lcritto per il mensile con cui ho collaborato per anni, lo trovo molto più agevolmente e facilmente nell'archivio online del mensile.

    @ Sir Galahad
    Mi citi l'autore che più ardentemente ho detestato per tutta la mia infanzia e per tutto il mio tragitto scolastico. Non che abbia mai letto una sola riga di quanto abbia scritto, non si tratta di un giudizio letterario o estetico, si tratta di esasperazione, di reazione allergica al moralismo scolastico. Mia mamma (che era maestra elemantare) tirava fuori l'esecratissimo "Volli, sempre volli, fortissimamente volli" ogni volta che il mio entusiasmo per studio e compiti si dimostrava meno che zelante, ovvero praticamente sempre. Il misto sentimento di compassione per quel "cretino" che si era fatto legare alla sedia per studiare, non superava il mio sdegno per il fatto che proprio quello stesso "sciagurato" mi fosse costantemente mostrato come esempio. Il suo esasperante nazionalismo non me lo fece amare di più. Conciòssiacosaché adunque io delle di lui lettere mai nulla ritenni ed al medesimo la lettura dell'opera di monsignor Della Casa avrebbe portato grande giovamento imparando che non s'importunano a vita i poveri scolari delle scuole elementari!
    Quanto al libro elettronico, se non se ne strappano le pagine agevolmente poiché non ne ha, esso si può invece facilmente e con profitto utilizzare come corpo contundente, inteso come arma impropria.

    Rupert

  10. #40
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Caro Rupert, amico mio, ti sono nel cuore se ti hanno fatto odiare un autore, in modo così forzato, incongruente con la didattica e disdicevole nei metodi.
    Pur tuttavia il tuo sdegno è personale e non intacca minimamente il buon Vittorio Alfieri , il cui nome luccica fra le pagine della Letteratura Italiana. Tanti studenti, oggi, non pronunciano il fatidico "volli, sempre volli...ecc", ma restano cretini ugualmente, capienti solo di insolenza e di incultura .
    Quanto al Monsignore, oltre che ad essere fervente ecclesiastico, uomo di lettere e sagace uomo di Curia, era anche mio compaesano (naturalmente, un po' più....vecchiotto di me ). Non ti permetto di insultarlo! (detto alla buona, naturalmente)

    Quanto ai "corpora contundentens", devi ammettere che anche un bel tomo con doppia rilegatura può lasciare dei lividi che si ricordano sempre.
    Un salutone
    Carolus (Florentini natione et moribus)

  11. #41
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Non mi permetterei mai di insultare il Monsignore tuo compaesano. Ho solo suggerito che l'Alfieri avrebbe dovuto leggere il libro invece che strapparne le pagine.

    Quanto all' opera dell'Alfieri, magari un giorno riuscirò a superare la mia avversione tutta personale e leggere qualche sua opera... dovessi trovarmi in tale disposizione d'animo ti disturberò di certo per avere qualche dritta su dove cominciare. Per il momento i tempi non sono maturi.

    Sono felicissimo invece che ci troviamo finalmente concordi su un fatto che accomuna cartaceo ed elettronico: possono entrambe dare una bella botta in testa. Facciamo progressoni!

    Rupert

  12. #42
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Scusate se vado OT, ma ho un dubbio
    Vittorio Alfieri "esasperante nazionalismo"?
    io credevo che fosse esasperante individualismo, non era lui che si era spiemontizzato?
    forse ricordo male, differentemente da Rupert (divertente il tuo ricordo scolastico con la mamma...) io trovo affascinante la personalità di Alfieri.

  13. #43
    Moderator L'avatar di Rupert
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    No, Kaipirissima, non hai cali mnemonici, sono io che mi sono lasciato trasportare e ho attribuito all'Alfieri le deformazionio che il suo pensiero ha subito in epoca risorgimentale.

    Adesso vado a vedere se non c'è un'edizione elettronica gratuita dell'opera dell'Alfieri... magari mi punge vaghezza di leggrne qualche stralcio nei ritagli di tempo...

  14. #44
    Senior Member L'avatar di annaV
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    Sir, l'ebook non lo strappi così non fai spreco di carta, lo elimini con un clic dal lettore, pensa se ci fossero stati prima nessun libro sarebbe andato perduto, è vero che gli amanuensi non avrebbero avuto lavoro, però neanche i pompieri di Fahrenheit 451, Montag disoccupato

  15. #45
    Administrator L'avatar di Mauro
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    A ben pensarci nascondere un e-reader con dentro un'intera biblioteca è molto più facile che nascondere l'intera biblioteca per cui mi viene da pensare che se ci fossero stati prima gli e-book ci saremmo evitati diversi roghi di libri con cui un bel po' di dittatori hanno dimostrato quanto valore abbia la cultura per la libertà delle persone.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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