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Discussione: Etimologie e strane origini

          
  1. #166
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    Allergìa (al-ler-gì-a)
    Il termine ALLERGIA fu coniato dal medico austriaco Clemens von Pirquet all'inizio delNovecento, a partire dall’etimo greco allos, altro, e “ergein”, verbo che significa agire, produrre una forza.
    Allergia significa quindi una reazione esasperata ad un agente estraneo, chiamato allergene.

  2. #167
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    Carnevale (car-ne-va-le), o Carnasciale
    Una spiegazione del termine "carnevale" fa risalire al latino carnem levare, con cui nel Medioevo si suoleva indicare la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima, vale a dire dal giorno successivo alla fine del carnevale, sino al "giovedì santo" prima della Pasqua.
    Numerose erano le feste, nell'antichità, che fissavano la fine dell'inverno.
    Il carnevale greco veniva celebrato tra l’inverno e la primavera, con riti in onore di Bacco, il dio del vino e della vita. Le feste in onore di Saturno, dio dell’età dell’oro, iniziavano il 17 dicembre e duravano inizialmente per tre giorni .

    Le feste in onore del dio Saturno furono riprese dai Romani: I “Saturnali” furono, per i romani, la prima espressione del carnevale , assumendo via via il carattere di festa popolare.
    Qualcuno fa derivare il nome da Carrus navalis, un carro fortemente addobbato che si usava portare in processione nei giorni festivi di Febbraio.

  3. #168
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    La riforma della Cittadinanza, in Italia, in questi giorni è oggetto di discussione. In particolare, si discute dello "Jus soli" [ma è bene ricordare che in materia legale esiste anche lo "jus sanguinis" e lo "jure communicatio"].
    Le righe che seguono sono tratte dal sito del Ministero dell'Interno, www.interno.it


    Lo "ius soli" fa riferimento alla nascita sul "suolo", sul territorio dello Stato e si contrappone, nel novero dei mezzi di acquisto del diritto di cittadinanza, allo "ius sanguinis", imperniato invece sull'elemento della discendenza o della filiazione. Per i paesi che applicano lo ius soli è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori.
    La legge 91 del 1992 indica il principio dello ius sanguinis come unico mezzo di acquisto della cittadinanza a seguito della nascita, mentre l'acquisto automatico della cittadinanza iure soli continua a rimanere limitato ai figli di ignoti, di apolidi, o ai figli che non seguono la cittadinanza dei genitori.

    La disciplina contenuta nel provvedimento varato dal Consiglio dei ministri del 4 agosto 2006 introduce una nuova ipotesi di ius soli proprio con la previsione dell'acquisto della cittadinanza italiana da parte di chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui uno almeno sia residente legalmente in Italia senza interruzioni da cinque anni al momento della nascita.

    Altri modi per acquistare la cittadinanza sono la "iure communicatio", ossia la trasmissione all´interno della famiglia da un componente all´altro (matrimonio, riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione, adozione), il "beneficio di legge", allorché, in presenza di determinati presupposti, la concessione avvenga in modo automatico, senza necessità di specifica richiesta, e, infine, la "naturalizzazione". Questa comporta non una concessione automatica del nuovo status ma una valutazione discrezionale da parte degli organi e degli uffici statali competenti.

  4. #169
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    Quaglia (qua-glia)
    Uccello dal nome scientifico Coturnix coturnix
    Il nome Quaglia deriva dal basso latino quaquila , voce onomatopeica , che ricorda il verso querulo del maschio della specie.
    Coturnix, probabile derivazione dal greco coturnix , da katu = penetrante e rana = grido, per il forte verso emesso dalla specie.

  5. #170
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    Ieri mi ha scritto un'amica. Tra le altre cose, ha adoperato il termine "sbobinare".

    Sbobinare (sbo-bi-na-re)

    Parola di non recentissima acquisizione, proviene molto probabilmente dal gergo universitario, e si riferisce al salvataggio sulla carta scritta di lezioni (gli appunti), destinati ad essere distribuiti agli altri studenti.
    Il gergo è colorito, non c'è dubbio, ma lascia dei dubbi sull'opportunità di diffonderlo nel parlato comune.
    L'origine della parola (che, vale ricordarlo, non è etimo, ma paraetimo) va ricercata nel metodo di stampaggio offset.
    In esso, si adoperano rulli di carta (bobine) : la carta passa dai rulli ad una macchina, chiamata mettifoglio, che posa la suddetta carta su di un piano, sul quale verrà poi stampata con metodi ad inchiostro.
    C'è da pensare, quindi, che probabilmente lo studente dalla mente imaginifica che adoperò per primo questo termine, abbia pensato a questo metodo di stampa: la carta passa dalle bobine (sbobinatura) al mettifoglio: che, in ultima analisi, si può ravvisare nello studente benemerito che trae appunti e li passa agli amici...
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  6. #171
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    Stratagemma

    (stra-ta-gèm-ma)


    E', contrariamente all'accezione usata dai più, una bella parola, laudativa, che ha il significato di piano astuto, derivandodal greco: (strategema) astuzia di guerra, derivato di [strategos] comandante militare, composto da stratos, esercito e agein ,condurre.
    Parola laudativa, si diceva, ed encomiastica. Con essa si può lodare l'astuzia nell'agire, ma anche la preparazione, lo studio, la riflessione. E, naturalmente, comporta la prevenzione dell'altrui mossa , cosa altrettanto geniale.
    Il bravo giocatore di scacchi, il generale, l'eroe in battaglia, Ettore ed Achille e Ulisse sono strateghi geniali.

  7. #172
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    Cataratta o cateratta? (ca-ta-rat-ta)

    Cataratta

    E' un manufatto che regola la portata d'acqua di un canale; in oculistica, indica lo stato di opacizzazione del cristallino per motivi patologici.

    Deriva dal greco katarraktes che precipita, da katarassein gettare giù; composto da kata, giù, in basso, e rasso, io erompo, io precipito.

    Le cateratte - o cataratte (etimologicamente più corretto) - in geografia sono quei particolari punti di un corso d'acqua in cui il normale flusso è interrotto; si crea, così, una cascata, o una rapida.

  8. #173
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    PIANTARE IN ASSO
    Mentre preparo per diporto (per diporto? Mi viene in mente il prence danese di Petrolini “ che veste a nero e che per diporto va al cimitero”) la mia proiezione su Creta, mi sovviene che il detto “essere piantato in asso” deriva, forse, chissà, dalla vicenda di Arianna che dopo essersi fatta trovare sul molo con le valigie pronte come prezzo del gomitolo di spago, parte in crociera con Teseo il quale, alla prima sosta, abbandona la nostra fanciulla sull’isola di Nasso.

    Da qui il modo di dire “ essere piantati in (n)asso”.
    Era meglio se Arianna restava su qualche spiaggia di Creta, che ce ne sono di belle davvero, ovvìa, che dici sir?
    vale


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  9. #174
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    Si, zio Fred, è proprio come tu dici.
    La frase è una polirematica, cioè una "sequenza non modificabile di parole che costituisce un'unità di significato" (dal dizionario Sabatini-Colletti) (sono molto simili alle frasi idiomatiche)
    Altri esempi di polirematiche sono:
    spargere la voce, gatta da pelare, usa e getta
    p.s.: Arianna è stata fatta fessa, per usare una frase idiomatica. Se lo è cercato lei, si è fidata troppo dell'Eros. Senti un po' se avesse bisogno di essere consolata, non si sa mai ah ah ah ah ah ah

  10. #175
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    @ Zio Fred: attendiamo tutti con ansia le foto di Creta, insula major

  11. #176
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    Sull'uso, la definizioni e le particolarità lessicali delle locuzioni polirematiche può essere utile questo approfondimento:

    http://moggiopoli.net/contents/appro...lirematica.asp

  12. #177
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    Apocalisse (o apocalissi) (a-po-ca-lis-se)
    È la trascrizione del sostantivo greco apokalypsis, derivante dal verbo apokalypto.Questo lemma è composto dalla preposizione apò , rimozione, allontanamento – e dal tema kalypto , nascondere, coprire, rendere ignoto. Apocalisse è, pertanto, l'azione del togliere ciò che copre; in ultima analisi vale: scoprire, svelare (disvelare), avendo come effetto, poi, il rivelare. Apocalisse vale, quindi, Rivelazione; nella fede cattolica, la rivelazione è fatta da Dio agli uomini riguardo a cose velate e conosciute da lui solo.

  13. #178
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    Tragedia (tra-ge-di-a)
    La parola tragedia deriva dal verbo greco traghìzein , cambiare voce, assumere una voce belante come i capretti da parte di alcuni attori satirici, durante i riti dedicati a Dioniso al quale il capretto era sacro.
    Altri pensano che l'etimo della parola tragedia derivi dal greco tragodìa; in particolare, è dato dall'unione delle parole trágos, capro, agnello e á(i)dô,io canto, cioè "canto del capro", che veniva fatto durante i riti dionisiaciin cui era sacrificato un capretto.
    La sostanza non cambia poi molto. Cambia l'analisi del nome, questa si.
    .

  14. #179
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    Sincronia (sin-cro-ni-a)
    sincronia

    [sin-cro-nì-a] s.f.

    • 1 Sincronismo || in s., nello stesso tempo, simultaneamente
    • 2 ling. Complesso delle caratteristiche strutturali di una lingua considerate in un determinato momento storico, prescindendo dai fenomeni evolutivi
      (Dal Sabatini-Colletti)

  15. #180
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    Aurea mediocritas, locuzione latina a volte citata, vale: una ottimale moderazione, e non un'aurea mediocrità, come se si traducesse alla lettera.
    La locuzione Aurea mediocritas è tratta dalle Odi del poeta Orazio; in latino il termine mediocritas significa "stare in una posizione intermedia" tra l'ottimo e il pessimo. Gli antichi Romani, e con essi Orazio, esaltavano la "via di mezzo" nelle valutazioni, rifiutando così ogni eccesso.

    La "mediocritas", in questo senso, è definita da Orazio "aurea", che è da tradursi come scelta ottimale. In questo, si intende fare un paragone tra la scelta fatta (la migliore che si possa fare) e l'oro, ossìa il metallo più prezioso.
    La virtù sta nel mezzo: questo si dice oggi, rammentando la vecchia sapienza .L'espressione risale alla filosofia scolastica del Medioevo, anche se già Aristotele nell'Etica, Orazio nelle Satire ("est modus in rebus", ossìa c'è una misura nelle cose) e Ovidio nelle Metamorfosi ( seguendo la via di mezzo, camminerai sicuro) avevano espresso un concetto simile.
    Quindi, un mediocre (attenzione alle parole, però!) è la persona che adopera le scelte migliori

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