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Discussione: Etimologie e strane origini

          

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  1. #1
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Lightbulb Etimologie e strane origini

    Allora, riprendiamo da dove eravamo rimasti
    Ecco un altro lemma: diverso (di-ver-so): deriva da di- (preposizione semplice) + vertere, voltare, girare. Quindi, contrario, volto verso un'altra parte.
    Il nostro Forum, oltre che a essere bellissimo, è diverso, sia secondo l'etimo che nel parlar comune: diverso perchè migliore. Et transeant verba! :P

    Sir

  2. #2
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Canto (can-to)
    (inteso nel senso di porzione spaziale): indica un angolo di spazio, un cantuccio - appunto - che è isolato da un contesto diverso. Deriva dal greco Kanthòs, angolo.
    A Firenze sono tanti, gli angoli di strade in cui sono state "ritagliate" piazzette, i canti.
    In senso lato può significare anche "posizione personale": per esempio, nel parlar comune: "dal canto mio.....".

  3. #3
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Thread.
    Nelle scienze informatiche si intende per thread (o, meglio, thread di esecuzione) la suddivisione di un processo in due o più filoni, che vengono eseguiti dal processore.
    Parola ormai in uso, ma che fa accapponare la pelle ai puristi della lingua; i quali pensano, a torto o a ragione, che l'invasione di lingue non italiane con parole esotiche (che possono essere catalogate tra i forestierismi, spesso colte ed interessanti, quasi sempre di derivazione tecnologica) vada limitata.
    E allora, si potrebbe limitare l'uso del lemma anglosassone thread e sostituirlo vantaggiosamente con filone o canale.

    Sir (al solito, combattente contro i mulini a vento...)

  4. #4
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Thread.
    Nelle scienze informatiche si intende per thread (o, meglio, thread di esecuzione) la suddivisione di un processo in due o più filoni, che vengono eseguiti dal processore.
    Parola ormai in uso, ma che fa accapponare la pelle ai puristi della lingua; i quali pensano, a torto o a ragione, che l'invasione di lingue non italiane con parole esotiche (che possono essere catalogate tra i forestierismi, spesso colte ed interessanti, quasi sempre di derivazione tecnologica) vada limitata.
    E allora, si potrebbe limitare l'uso del lemma anglosassone thread e sostituirlo vantaggiosamente con filone o canale.

    Sir (al solito, combattente contro i mulini a vento...)
    Ah, Sir...è sempre bello accendere il calcolatore, cliccare sulla pagina-casa di Scompaginando e leggere i tuoi amabili filoni o canali sulla Letteratura classica sgranocchiando allegramente fiocchi di granturco (corn flakes non va bene per dei puristi della lingua come noi!), come sto facendo ora...
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  5. #5
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Quote Originariamente inviato da silvia77 Visualizza il messaggio
    Ah, Sir...è sempre bello accendere il calcolatore, cliccare sulla pagina-casa di Scompaginando e leggere i tuoi amabili filoni o canali sulla Letteratura classica sgranocchiando allegramente fiocchi di granturco (corn flakes non va bene per dei puristi della lingua come noi!), come sto facendo ora...
    Perbacco! Una purista comme a mmia!!!!
    Grazie Silvietta, ironica Silvietta

  6. #6
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Thread.
    Nelle scienze informatiche si intende per thread (o, meglio, thread di esecuzione) la suddivisione di un processo in due o più filoni, che vengono eseguiti dal processore.
    Parola ormai in uso, ma che fa accapponare la pelle ai puristi della lingua; i quali pensano, a torto o a ragione, che l'invasione di lingue non italiane con parole esotiche (che possono essere catalogate tra i forestierismi, spesso colte ed interessanti, quasi sempre di derivazione tecnologica) vada limitata.
    E allora, si potrebbe limitare l'uso del lemma anglosassone thread e sostituirlo vantaggiosamente con filone o canale.

    Sir (al solito, combattente contro i mulini a vento...)
    "Thread" vuol dire "filo" ... filo, corda, refe, spago...

    L'uso figurato del lessema può evidentemente dare origini a molteplici sfumature semantiche. Se quella più legata alle scienze computazionali è effettivamente l'interpretazione che citi, non è del tutto corretto applicare la stessa lettura a "thread" usato come successione di messaggi in un forum. L'origine è la stessa, ma paradossalmente il termine ha percorso strade differenti.
    Thread è un filo, quel filo che nelle cancellerie e negli studi notarili dal medioevo fino all'altroieri, costituiva il sistema d'archiviazione dei documenti. essi venivano infatti letteralmente infilzati con l'aiuto di un ago ed il filo che ne raggruppava un'unità temporale e tematica (per esempio tutti i documenti preparatori di un rogito notarile o tutte le comunicazioni di un determinato messaggero durante un anno) serviva da unità d'archiviazione. Si parlava allora di "filze".

    Il moderno thread di post, non è nient'altro che l'antica e mai tramontata filza di documenti,


    Dal dizionario:
    filza
    1 (sf.) 1 Serie di cose infilate o infilzate insieme.
    2 Fascio di documenti collocati in biblioteche o archivi. ~ incartamento.
    3 Serie successiva di più cose; successione. ~ sequela.
    4 Particolare successione a punti radi.

    Sinonimi: cucitura, fila, infilzata, sequela, serie, successione

  7. #7
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    Certo, certo, è così.
    Probabilmente non mi sono spiegato: volevo solo rimarcare l'abuso di foriesterismi nel lessico giornaliero. Cosa che non giova, certo, anche perchè ci fa perdere il senso della storicità dei termini.
    Ciao

  8. #8
    Moderator L'avatar di Rupert
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    Credo che stia a noi reagire. E la palla sta nel nostro campo. Nulla ci impedisce (senza obbligo per nessuno, sia chiaro) di utilizzare il termine filza al posto di thread.
    Anche il termine reimportato "ban", che ha assunto un valore tecnico specifico nelle discussioni all'interno di un'agorà informatica, può essere utilmente alternato al suo progenitore originario "bando". L'azione di bannare può utilmente essere citata con il verbo italiano bandire. All'interno di un forum letterario dovrebbe essere possibile farlo.
    Quello che invece è impossibile è imporre un ritorno alle forme lessicali preesisteni, perché l'uso è ormai diffuso e ha conquistato valenze semantiche specifiche.
    Quindi se a noi piace "filza" o "bandire", possiamo liberamente utilizzarli, sapendo che il resto del mondo utilizzerà con ottimo diritto linguistico le forme in uso.

    Vale!

  9. #9
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    Topic.
    Ecco un'altra parola che pare una bestemmia.
    Perchè non dire: argomento, tema, discussione, ecc? Inoltre, questa parola ha un significato estensionale esagerato:spesso si vuole comprendere, con tale parola, un lessema troppo generico; la polisemia deriva dal fatto che - non intenzionalmente - si vogliono comprendere, con esso, concetti criptici che - se non spiegati ulteriormente - ingenerano confusione . Topic? Di che cosa? E cosa è compreso con tale parola? Che significato semantico possiede? Quale contenuto vuol trasmettere?
    Evitiamo, evitiamo. Teniamoci stretti i nostri bei vocaboli italiani.

    Sir

  10. #10
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    E allora per tua soddisfazione propongo una parola che è divenuta italica anzi qui da noi spesso la si dice in dialetto piemunteis. Il detto suona fé flanela, letteralm. fare flanella nel senso di battere la fiacca, pelandronare.
    Non so perché, caro sir , ma questa parola mi piace sempre di più.

    L'espressione pare avere due origini: una nobile ed una meno.
    Quella nobile... trae origine al tempo delle"case chiuse". Era il rimprovero della tenutaria verso il cliente che sostava lungo tempo nell'atrio senza diciamo così"consumare".

    L'altra viene riferita a Baudelaire e compare a metà del secolo XIX a Parigi. E' il passante, una sorta di incrocio tra il bohème e il vagabondo, che cammina senza meta per le strade della città, fermandosi ogni tanto a guardare. Nel suo ruolo di osservatore il flaneur stabilisce una relazione particolare con la città, abitandola come se fosse la propria casa.

    “La folla è il suo regno, come l’aria è il regno degli uccelli, e l’acqua è quello dei pesci.La sua passione e professione è sposare la folla. Per il perfetto flâneur, per l’osservatore appassionato, è causa d’immenso godimento prendere dimora nel numero, in ciò che fluttua e si muove, è fuggitivo o infinito. Essere fuori casa e sentirsi dappertutto a casa propria; vedere il mondo, esserne al centro e rimanergli nascosto: ecco alcuni dei più comuni piaceri di questi spiriti indipendenti, appassionati, imparziali, che la lingua fatica a definire”.(Charles Baudelaire, Il pittore della vita moderna)

    Nella saggistica letteraria flâneur per eccellenza sono considerati: Charles Baudelaire e Honoré de Balzac per Parigi, Charles Dickense, Virginia Woolf per Londra, Nikolaj Gogol’ per San Pietroburgo, James Joyce per Dublino, Alfred Döblin per Berlino, Ferdinando Pessoa per Lisbona, John Dos Passos e Paul Auster per New York, PierPaolo Pasolini per Roma mentre all’origine di questa flânerie letteraria c’è naturalmente L’uomo della folla di Edgar Allan Poe.

    Chissà se esiste un Club a cui iscriversi caro sir? Non mi spiacerebbe a braccetto con te flanellare per le vie della città.



    cosa hai capito? nel secondo significato intendevo!

  11. #11
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Anche il primo aveva una sua valenza erotica, caro zio, e come tale non era da scartare a priori. Tengo a precisare che le signorine in oggetto, verso cui nutro la stima più ampia, non hanno goduto dei miei favori, vuoi perchè erano già nonne quando io cominciavo a sentire i primi effetti degli ormoni, vuoi perchè il sesso a pagamento non mi ha mai attirato...
    Il secondo significato: che bello, non fare una mazza! Soprattutto, è bello quando si è certi di avere una vita senza problemi; nel miglior modo dei pantofolai borghesi, tanto per intendersi, che discettano sui Massimi Sistemi con la pancia piena. Ebbene sì, sono un volgare borghese, amante della vita comoda, e per questo amo gli spericolati Scapigliati, che sputavano in faccia ai borghesi e amavano la vita perigliosa....Ah!, che bella, la Scapigliatura! (stasera cosa c'è per cena, mogliettina mia adorata?)

    Ciao! Chissà che il sogno non si realizzi. Per ora, dulce et decorum est nihil facere...

    Quod licet Jovi non licet bovi

    Sir

  12. #12
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    Tarallucci e vino
    Vuole significare un'azione che, inizialmente partita con grandi scopi o mire, è finita in sordina.L'etimo della parola tarallo, al solito, è nascosta dal buio più profondo.Qualcuno pensa derivare dal latino “torrère” abbrustolire,altri dal francese “toral” essiccatoio..
    La tesi più attendibile vuole peraltro che la parola tarallo tragga dal greco daratos, sorta di pane.
    Ricordi liceali: sul mio libro di Storia, c'era una gustosa vignetta che rappresentava l'incontro di Biarritz tra Bismarck e Napoleone III (Ottobre 1865), in cui "il cancelliere di ferro" preparò il terreno per assicurarsi la neutralità dell'imperatore francese (aveva già ottenuto quella della Russia e dell'Italia). L'incontro non andò nel modo desiderato da Bismarck (soprattutto per le esose esigenze di Napoleone III), ma poi si convenne su mire diverse e ben più misere.Nome:   biarritz.jpeg
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    Ecco, i giornali di allora descrissero questo evento come misero, in confronto alle mire che si era proposto, ed adoperarono, per descriverla sinteticamente, l'espressione "è andata a tarallucci e vino"

  13. #13
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    Leccornìe (lec-cor-nie): cose talmente buone da leccare, derivato attraverso il lemma [lecconeria] - vale a dire una cosa da lecconi. Un significato simile è posseduto da [ghiottonerìa].
    Non si dice " leccòrnia" - come da più parti si dice e si scrive- derivando il termine da lecconerìa, e non leccòneria.

  14. #14
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    facóndo (fa-con-do):

    Di eloquio elegante e persuasivo

    Deriva dal latino: facundus da [fari] parlare ; [-cundus] è un suffisso proprio degli aggettivi verbali.

    Nome:   dela.gif
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    La facondia è la sintesi virtuosa di colui che parla. Oggi, nel parlar comune, al posto di questa parola si adopera, tout court, il termine [dialettica].
    Questo termine deriva dal greco dialègomai, "parlare"

    Il significato corrente è quindi l' abilità nel condurre una discussione con argomenti stringenti.



    In Kant: uso illegittimo delle regole del pensiero come strumento di produzione di conoscenza , a volte solo apparente.La dialettica sarebbe quindi la logica dell'apparenza, che rivelerebbe, quindi, il carattere illusorio dei giudizi trascendenti, mettendoci in guardia contro l'inganno della ragione.

  15. #15
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Strega [stre-ga]:L'origine della parola "Strega" è molto antica.Deriverebbe dal greco: "strix, strygòs" *, termine che designava i rapaci notturni (probabilmente l'allocco o il barbagianni) i quali, appunto, hanno una voce "stridula" e "stridono". Da questo poi deriva strigi, che si usava per intendere "fattucchiera". La leggenda voleva che succhiassero avidamente il sangue di fanciulli. Ovidio ne parla così nelle Metamorfosi:

    Si dice che strazino fanciulli ancora lattanti e pieno di sangue
    abbiano il gozzo.
    Hanno nome strigi, causa del nome
    è che sogliono di notte orribilmente stridere.


    Secondo altri , strix deriverebbe da Stige (in greco Stix), uno dei cinque fiumi dell'inferno, che, secondo la mitologia, avrebbe il potere di donare l'immortalità. proprio in In esso la dea Teti avrebbe immerso il piccolo Achille tenendolo per il tallone, in modo che fosse invulnerabile.
    --------------------------

    * Gli strigoli sono piante commestibili. Debbono il loro nome al fatto che, appena toccati, emettono un suono simile ad uno stridìo.

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