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Discussione: Etimologie e strane origini

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Lightbulb Etimologie e strane origini

    Allora, riprendiamo da dove eravamo rimasti
    Ecco un altro lemma: diverso (di-ver-so): deriva da di- (preposizione semplice) + vertere, voltare, girare. Quindi, contrario, volto verso un'altra parte.
    Il nostro Forum, oltre che a essere bellissimo, è diverso, sia secondo l'etimo che nel parlar comune: diverso perchè migliore. Et transeant verba! :P

    Sir

  2. #2
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    Re: Etimologie e strane origini

    Bacio (ba-cio): Alcuni lo fanno derivare dal latino basium; alcuni pensano che il delicato atto, tra i Latini, venisse chiamato , in modo imaginifico, osculum, piccola bocca.
    Catullo è chiamato "il poeta dei baci"; ed un bacio diede Giuda Iscariota... Un bacio coniugò (e unirà sempre) gli amati Paolo e Francesca, sull'atto del bacio essi morirono.
    La storia dell'Umanità, oltre che sugli interessi, pare essere così anche fondata su un semplice gesto.



  3. #3
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    Re: Etimologie e strane origini

    tartaruga

    tar-ta-ru-ga - . Il nome , variato anche in tortuga e tartuca o tartuga) deriva dal tardo latino, ma derivato a sua volta dal greco tartarûchos, cioè abitatore del Tartaro, che è la parte più profonda dell'Ade [con un evidente riferimento all'aspetto mostruoso che faceva supporre, immaginare quest'animale una creatura infernale].

  4. #4
    Master Member L'avatar di Sir Galahad
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    Re: Etimologie e strane origini

    Coraggio (co-rag-gio)
    Deriva dal latino coraticum, a sua volta derivante da cor (genitivo: cordis) , cuore. Il coraggio è quindi una virtù che si identifica con la purezza di cuore e che mostra le migliori qualità di una persona di fronte al pericolo. Coraggio è quindi il saper mostrare il proprio cuore senza infingimenti, con lo sprezzo del pericolo che può derivare dall'opinione altrui.
    Leggevo su Il Giornale di ieri di un famoso equilibrista-funambolo. Alla domanda su cosa fosse il coraggio, rispondeva che il coraggio "è la capacità di gestire la paura".
    Psicologicamente non so se questa "definizione" possa essere accettata. C'è anche da dire che sarebbe a questo punto da accettarsi la definizione opposta, quella di paura ( è la capacità di non saper gestire il coraggio, immagino che il nostro equilibrista-funambolo direbbe. Ma allora, è come un gatto che si morde la coda...)

  5. #5
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    Re: Etimologie e strane origini

    Serendipità (se-ren-di-pi-tà)

    è un neologismo coniato nel 1754 dallo scrittore Horace Walpole ed ha origine dalla parola Serendip, l'antico nome dell'isola di Ceylon (Sri Lanka). Walpole , coniando il termine, si ispirò una fiaba persiana che si intitolava "Tre principi di Serendip".

    Dal punto di vista filosofico la serendipità è quella situazione in cui si trova qualcosa di importante mentre se ne sta cercando un'altra.

    Trovo molto azzeccata la seguente definizione, di Julius H. Comroe: «la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino».

    Sir

  6. #6
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    Re: Etimologie e strane origini

    Matrimonio (ma-tri-mo-nio)

    L'articolo 16 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo afferma:

    "Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
    Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
    La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. »

    (Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo)


    Secondo Giacomo Devoto:
    matrimonio, dal lat. matrimonium che ha indicato dapprima la 'maternità legale' e poi il suo strumento o la sua condizione. Matrimonium è un calco su patrimonium;
    Allora, andiamo a vedere la definizione di patrimonio:
    Patrimonio, dal lat. patrimonium 'insieme di cose appartenenti al pater familias'. Il suff. -monium ,dovere, compito, come nel caso di alimonium 'alimento' risal. a alere 'nutrire'.

  7. #7
    Senior Member L'avatar di zio fred
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    Re: Etimologie e strane origini

    Quote Originariamente inviato da Sir Galahad
    Serendipità
    una fiaba persiana che si intitolava "Tre principi di Serendip".
    Sir

    che però se non raccontiamo restano tutti insonni dalla curiosità.
    E dunque narro io, semplificando.

    C'era una volta...il Re di Ceylon (allora chiamata Serendib) ed i suoi tre figlioli, principini.
    Un giorno il Re li chiamò e disse loro: " cari figli, dovrò presto decidere chi regnerà sull'isola scegliendo uno di voi. Dunque vi dò questo compito: andate per una anno in giro per il mondo e riportatemi la cosa più preziosa che trovate".
    Così fecero e si ritrovarono dopo un anno al cospetto del padre.
    Il primo aveva con sè una perla meravigliosa, la più bella perla mai vista.
    Il secondo aveva trovato una veste di seta intessuta d'oro, meravigliosissima.
    Il terzo aveva un vaso con una pianticella sconosciuta: non sapeva cosa fosse ma l'aveva incuriosito.
    Era la pianta del the, che da allora piantata a Ceylon divenne la vera ricchezza dell'isola.

    Questo appunto a testimoniare la scoperta casuale di qualcosa che neppure si sa bene cosa sia, però ci incuriosisce e ce la mettiamo "in memoria".
    Sono solito raccontare la storiella ai miei studenti quando li incontro e parlo di scelta del loro progetto futuro di studi per ricordare come sia importante "cercare" anche delle soluzioni altrenative e nuove e non solo seguire la strada già tracciata.

    In fondo la vicenda di questo forum può essere significativa: siamo passati da uno sicuro ad un altro nuovo e misterioso ma chissà che non ci porti ancor più lontano.
    Mi viene in mente adesso che il nome poeva essere SERENDILIBRO, anche se nessuno avrebbe capito cosa fosse. E peccato non si possa andare con la caravella, caro sir, che mi sarebbe piaciuto come nome, ma va bene così.

  8. #8
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    Re: Etimologie e strane origini

    Pazzia (paz-zi-a): trae dal greco pathos, sentimento (e, traslato, sofferenza)
    La mente umana è veramente strana. Il nostro vocabolario è zeppo di termini che descrivono alterazioni mentali o di comportamento, naturalmente più o meno gravi.
    Esempio:
    stravagante (stra-va-gan-te): colui che si comporta volutamente in modo eccentrico, ma comunque diverso dagli altri (spesso per puro gusto di apparire)
    follìa (fol-li-a): è comportamento ab-norme, ma fluttuante, leggero, al limite della simpatia.
    mattana (mat-ta-na), da cui matto: comportamento abnorme che pare ridicolo
    mentecatto (men-te-cat-to), da mens- e captus, mente rapita (e portata chissà dove )
    furioso (fu-rio-so): tipo di pazzo che suscita timore per i comportamenti irrazionali e furibondi
    delirio (de-li-rio): alterazione mentale, innata o indotta da sostanze strane..., che portano il soggetto a livelli extra-normalità; a questo proposito mi viene in mente la testimonianza di Aldous Huxley (l'autore, tra l'altro, di "I diavoli di Loudun"), in cui si sottolineano gli stati di percezione (delirio) extra-normali seguenti l'assunzione della droga mescalina.
    Detto ciò, e pensando ad altri esempi di artisti, possiamo affermare che il delirio è altamente creativo
    grottesco (grot-te-sco): un psico-abnorme che suscita sentimenti di curiosità legata a forme del soma e della psiche molto anormali

    E ancora altro, volendo....

    Sir

  9. #9
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    Re: Etimologie e strane origini

    Cipresso (ci-pres-so)
    Ecco un etimo dubbio. Secondo alcuni (Ottorino Pianigiani) deriverebbe dal nome dell'isola di Cipro (Cypros), in cui sarebbe molto rappresentativo della flora indigena.

    Secondo altri il cipresso, era nato dalla metamorfosi di un eroe di nome Ciparisso, o da un’eroina chiamata Ciparissa.

    Ciparisso ,figlio di Telefo, durante una battuta di caccia uccise,involontariamente, il suo cervo, e l'atto gli costò una fortissima disperazione. Per il suo dolore venne trasformato in cipresso (Ovidio 10.106)

    Ciparissa era figlia di un re dei Celti di nome Borea. Morì giovanissima .Il padre, inconsolabile, piantò sulla sua tomba un albero sconosciuto , ma che in suo onore e ricordo fu chiamato cipresso, diventando l’albero sacro ai morti.

    Secondo la tradizione, dal legno del cipresso furono intagliati lo scettro di Zeus e la clava di Ercole, strumenti di offesa e di difesa, e che erano considerati incorruttibili ed eterni

  10. #10
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    Re: Etimologie e strane origini

    I Cipressi ispirarono la poesia di Giosuè Carducci (Davanti San Guido), di Foscolo (All'ombra de' cipressi e dentro l'urne)...

    Sir

  11. #11
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    Re: Etimologie e strane origini

    Chiamare il signorino significa Sgridare il vecchietto?

    L'etimologia è una bella cosa, ci indica la strada dell'intelligenza del discorso e dona il senso storico al fluir delle parole.
    Vero. Però.....
    Però, bisogna...anzi, bisognerebbe parlare sempre cum grano salis.
    L'evoluzione delle parole nel corso del tempo ha fatto assumere ai lemmi significati diversi da quelli originari.
    Alessandro Manzoni ce ne dava un esempio: infatti, la frase Chiamate il signorino!, analizzata etimologicamente varrebbe: Sgridate il vecchietto!
    Chiamare, infatti, trae dal latino clamare (gridare, sgridare); mentre senior sta per maggiore, anziano, vecchio, ed il suo diminutivo senorinus equivarrebbe a vecchietto.
    Meditiamo, gente, meditiamo....prima di parlare

  12. #12
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    Vendere all'asta
    Gli antichi romani segnalavano il luogo ove si vendevano la merce, gli schiavi, ecc. con un'asta, simbolo dell'autorità statale. Tito livio, infatti, scrive: Sub hasta vendere.

  13. #13
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    Vendere all'incanto.
    Il canto non c'entra niente, amici.
    Il fatto gli è che gli spettatori della vendita, possibili compratori, chiedevano il prezzo della merce così:
    "In quantum?" (quanto costa?). A dire il vero, pare che tale idioma latineggiante sia, in realtà, tratto dal parlar comune della gente nel Medio Evo.
    L'in quantum?, allora, si trasformò in : incanto, col passar del tempo, perdendo anche il punto interrogativo.

  14. #14
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    Canto (can-to)
    (inteso nel senso di porzione spaziale): indica un angolo di spazio, un cantuccio - appunto - che è isolato da un contesto diverso. Deriva dal greco Kanthòs, angolo.
    A Firenze sono tanti, gli angoli di strade in cui sono state "ritagliate" piazzette, i canti.
    In senso lato può significare anche "posizione personale": per esempio, nel parlar comune: "dal canto mio.....".

  15. #15
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    Thread.
    Nelle scienze informatiche si intende per thread (o, meglio, thread di esecuzione) la suddivisione di un processo in due o più filoni, che vengono eseguiti dal processore.
    Parola ormai in uso, ma che fa accapponare la pelle ai puristi della lingua; i quali pensano, a torto o a ragione, che l'invasione di lingue non italiane con parole esotiche (che possono essere catalogate tra i forestierismi, spesso colte ed interessanti, quasi sempre di derivazione tecnologica) vada limitata.
    E allora, si potrebbe limitare l'uso del lemma anglosassone thread e sostituirlo vantaggiosamente con filone o canale.

    Sir (al solito, combattente contro i mulini a vento...)

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