Prima c’è la solitudine,

nelle viscere e nel centro dell’anima:

questa è l’essenza,

il dato di base, l’unica certezza;

che soltanto ti accompagna il tuo respiro,

che sempre ballerai con la tua ombra,

che quella tenebra sei tu.

Il tuo cuore, quel frutto titubante

non deve amareggiarsi con il tuo fato solitario;

lascialo che aspetti senza sperare

ché l’amore è un regalo

che un giorno arriva da solo.

Ma prima c’è la solitudine,

e tu sei solo,

tu sei solo con il tuo peccato originale

– con te stesso –.

Forse una sera, alle nove,

compare l’amore e tutto scoppia

e qualcosa s’illumina dentro di te,

e ne diventi un altro, meno amaro, più felice;

ma non dimenticarti, specialmente allora,

quando l’amore sarà arrivato e brucerai,

che prima e sempre c’è la tua solitudine

e dopo niente

e dopo, se deve arrivare,

c’è l’amore.

(Darío Jaramillo Agudelo)