Thanks Thanks:  3
Likes Likes:  4
Pagina 4 di 6 primaprima ... 23456 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 46 a 60 su 89

Discussione: Elisabeth George

          
  1. #46
    Io L'avatar di dolores
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    855
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da zio fred Visualizza il messaggio
    Ma appena dolores mi avverte che è uscito l'ultima George chiudo il bar.
    Sarò la piccola vedetta lombarda... tanto sono astemia: solo aperitivi analcolici
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  2. #47
    Io L'avatar di dolores
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    855
    Post Thanks / Like
    ZIO FRED!!! La piccola vedetta lombarda ha una comunicazione per te: a settembre uscirà il nuovo romanzo della nostra Elizabeth George, dal titolo "Un castello di inganni" .

    Ecco il link con la trama

    http://www.wuz.it/libro-inarrivo/135...o-inganni.html
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #48
    Junior Member
    Registrato dal
    Mar 2012
    Messaggi
    13
    Post Thanks / Like

    Finalmente

    Grazie per la bella notizia....

    tra l'altro negli Stati Uniti è in uscita già un altro libro che darà l'inizio ad una nuova serie "The Edge of Nowhere"... speriamo solamente che non sia il modo di mandare in pensione Linley ed Havers...

    Una piccola risposta a Mauro: chi ha detto che gli investigatori debbano essere probabili. Il piccolo belga con testa a uovo e baffi da collezione inventato da Agatha Chirstie era più probabile di Linley??? Dalgliesh di P.D. James che fa il poeta a tempo perso con successo è più probabile? La realtà è che gli investigatori nei gialli sono quelli che sono perchè escono dalla fantasia degli scrittori ed è forse proprio l'anormalità a farli amare...


    PS: ho citato solo investigatori che ho amato alla follia

  4. #49
    Administrator L'avatar di Mauro
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    2,851
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da Davidelm Visualizza il messaggio
    Una piccola risposta a Mauro: chi ha detto che gli investigatori debbano essere probabili. Il piccolo belga con testa a uovo e baffi da collezione inventato da Agatha Chirstie era più probabile di Linley??? Dalgliesh di P.D. James che fa il poeta a tempo perso con successo è più probabile? La realtà è che gli investigatori nei gialli sono quelli che sono perchè escono dalla fantasia degli scrittori ed è forse proprio l'anormalità a farli amare...


    PS: ho citato solo investigatori che ho amato alla follia
    Non lo ha mai detto nessuno perbacco e nessuno dovrebbe mai sognarsi di dirlo dato che ognuno è libero di creare i personaggi che più gli aggradano, dopodichè la stessa libertà me la prendo io (come ce l'ha qualsiasi lettore) di criticare un personaggio che, per le sue peculiarità, mi rende indigesta la lettura.
    Facendo un parallelo televisivo posso dire che non ho mai sopportato i telefilm tipo Miami Vice (poliziotto strafigo in Ferrari, altamente improbabile anche a Miami) e preferito di gran lunga serie tipo "Hill Street giorno e notte" o, ultimamente, "The Shield".

    Poi ognuno è libero di fare scelte sui personaggi e non sarò certo io a dire che chi legge i libri della George è un lettore meno prezioso di me, basterebbe pensare alla grande cultura letteraria di zio fred per capirlo, ma io ho bisogno di pensare che quello che leggo sia il più possibile attinente alla realtà per apprezzarlo, per cui propendo più per personaggi come Wallander o Harry Hole.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  5. #50
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da Mauro Visualizza il messaggio
    Non lo ha mai detto nessuno perbacco e nessuno dovrebbe mai sognarsi di dirlo dato che ognuno è libero di creare i personaggi che più gli aggradano, dopodichè la stessa libertà me la prendo io (come ce l'ha qualsiasi lettore) di criticare un personaggio che, per le sue peculiarità, mi rende indigesta la lettura.
    Facendo un parallelo televisivo posso dire che non ho mai sopportato i telefilm tipo Miami Vice (poliziotto strafigo in Ferrari, altamente improbabile anche a Miami) e preferito di gran lunga serie tipo "Hill Street giorno e notte" o, ultimamente, "The Shield".

    Poi ognuno è libero di fare scelte sui personaggi e non sarò certo io a dire che chi legge i libri della George è un lettore meno prezioso di me, basterebbe pensare alla grande cultura letteraria di zio fred per capirlo, ma io ho bisogno di pensare che quello che leggo sia il più possibile attinente alla realtà per apprezzarlo, per cui propendo più per personaggi come Wallander o Harry Hole.


    QUOTO Mauro! ciao
    Rosy

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  6. #51
    Senior Member L'avatar di zio fred
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    269
    Post Thanks / Like
    Mauro mi onora con la sua stima e allora farò una riflessione per contribuire alla questione.
    Mi son reso conto che nella scelta dei miei gialli contano più alcuni aspetti sentimentali ed emotivi quali le ambientazioni ed il periodo storico ( massima goduria tra inizio novecento e la seconda guerra ) che mi influenzano più della trama e personaggi. Al primo posto assoluto viene lo sfondo old England sin da quando ero fanciulletto: iniziato dalla Christie e poi Edgar Wallace, Dickson Carr, Allingham e Ngaio Marsh e così via. Qualche eccezione oltreoceano con Van Dine ( Philo Vance mi ricordava Poirot) , Rex Stout (per simpatia verso Archie Goodwin non del ciccione) o Ellery Queen, ma nulla di latino o germanico e solo qualche Maigret apprezzato molto più tardi. Distacco snobistico verso gli italiani (sto sempre parlando di gialli ) ed ora verso tutta la Scandinavia, che non mi attira per lo stesso motivo per cui non andrei mai lassù al freddo da turista.
    E dunque si capirà che anche passando il tempo mi sono innamorato della Sayers, e poi della P.D.James, di Martha Grimes ed ultimamente della George. I loro ispettori sono improbabili come una vincita alla lotteria (e se l’attinenza al vero è elemento di giudizio hai ben ragione a fare altre scelte, caro Mauro) solo che non cerco razionalità nei gialli se non nella trama logica che sfidi a scoprire il finale.
    Linley mi è simpatico come il mio commercialista epperò come leggo la parola Scoltland Yard comincio a salivare come un cane di Pavlov, che ci posso fare!

    Ammiro Chandler eVazquez Montalban tra i maestri, ammetto la Vargas e la Bartlett, un sudamericano come Ampuero, scopro De Angelis e Markaris e già la squadra si fa affollata e confusa come un partito politico.
    Mi viene mal di testa e torno a cercare serenità nei villaggetti inglesi con la farmacia, il Vicario ed una Miss Marple che pota le rose ed un Jeeves che offre il thè, tanto so che l'assassino non è lui. E per una libro dalla copertina rossa dei Bassotti/Polillo regalo l’auto e la suocera.
    Il bello è che dal vero gli inglesi mi sono pure antipatici, tanto per dire l’irrazionalità delle mie scelte giallistiche!
    Ma è la stessa ambiguità masochistica per cui ogni tanto apro contornidinoir di Cecilia e leggo le sue recensioni mentre mi flagello con lo scacciamosche!


  7. #52
    Junior Member L'avatar di Debs
    Registrato dal
    Jun 2012
    residenza
    Torino
    Messaggi
    21
    Post Thanks / Like
    quoterei Fred parola per parola...con la differenza che a me Linley è molto più simpatico del mio commercialista

    Aggiungo che oltre all'ambientazione così british, dei romanzi della George apprezzo particolarmente la caratterizzazione psicologica dei personaggi: tanto meticolosa che immagino sia proprio ciò che irrita i suoi detrattori
    Fly away on my Zephyr, I feel it more than ever. And in this perfect weather we'll find a place together (RHCP)

  8. #53
    Administrator L'avatar di Mauro
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    2,851
    Post Thanks / Like
    Concordo con voi ner ritenere che la simpatia di Linley o di qualsivoglia altro detective non ha niente a che fare con le scelte del giallo. Anch'io alle volte prenderei a ceffoni uno come Harry Hole (l'ho avuto un amico così geniale quanto autodistruttivo) ma alla fin fine è la sua verosimiglianza a persone reali e la maestrìa di Nesbo a farmi apprezzare le sue vicissitudini.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  9. #54
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    402
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da zio fred Visualizza il messaggio

    Ma è la stessa ambiguità masochistica per cui ogni tanto apro contornidinoir di Cecilia e leggo le sue recensioni mentre mi flagello con lo scacciamosche!

  10. #55
    Junior Member
    Registrato dal
    Mar 2012
    Messaggi
    13
    Post Thanks / Like
    Mauro chiaramente la mia non era una critica al tuo ragionamento (che tra l'altro fila) ma solo il mio punto di vista.
    Però per contribuire al discorso (senza raggiungere la perfezione stilistica di Zio Fred) credo che la passione per i protagonisti dei gialli sia un discorso empatico che nasce in modo istantaneo e che va aldilà delle ambientazioni. Facciamo il caso di Agatha Christie: io ho amato il personaggio di Poirot sin dalla sua descrizione in Styles Court, Miss Marple non l'ho mai potuta soffrire pur avendo letto quasi tutta la serie (con il sadico convincimento che qualche volta quest'antipatica casalinga inglese avrebbe "perso la partita"). Conan Doyle è uno dei maestri del giallo eppure io non riesco a digerire Sherlock Holmes, Montalbano pur essendo siciliano come me dopo i primi quattro romanzi l'ho preso in antipatia preferendogli di gran lunga il Guerrieri di Carofiglio... per uscire dal mondo dei gialli, Jeeves forse è il maggiordomo più improbabile della storia con i suoi Spinoza, ma credo che sia anche il più geniale personaggio della letteratura del '900 (forse sbaglio tutti i personaggi di Woodehouse sono geniali), ... ora non so perchè il personaggio di Linley mi stia così a cuore ma sin da quando ho iniziato a leggerlo sono diventato un avido lettore della George. Il problema è che mi sta anche simpatico, anche quando ha palesemente torto e i suoi comportamenti sono non irreprensibili, parteggio sempre per lui (errore imperdonabile per un lettore di gialli). Io non riesco ad essere un lettore oggettivo: devo "sentire" le storie e i personaggi, mi devono appassionare, devono suscitare in me delle reazioni, devo vivere con loro nei miei momenti di lettura e questo succede quasi sempre con Elizabeth George (come per Scott Turrow, P.D James, D.W. Buffa, John Lescoart, Mankell). Io ho pianto come un bambino leggendo le ultime pagine di D'Amore e d'Ombra ed ho avuto una crisi quasi di convulsioni leggendo Grazie Jeeves, avrei voluto alleviare le sofferenze di Linley in Nessun Testimone ed ho sofferto con Hans Schnier in Opinioni di un Clown.
    Infine una piccola provocazione: ma siamo sicuri che Wallander sia così attinente alla realtà???? A me sembra davvero poco svedese (tanto che Mankell scrive i suoi gialli vivendo fuori dalla Svezia). Wallander è un uomo tormentato, complicato, molto umano, ma geniale nel suo lavoro, non proprio lo stereotipo dello svedese tipico che ci immaginiamo freddo, glaciale, ordinato sul lavoro e metodico con poco spazio alla fantasia.
    Un saluto a tutti.

  11. #56
    Master Member L'avatar di Rosy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Arenzano ( Genova)
    Messaggi
    3,864
    Post Thanks / Like

    Smile

    @Davidelm

    Bella questa tua spiegazione sui gusti e sul perchè ti piacciano o no!

    Io dovrei pensare un attimo ai singoli personaggi, ma vado molto ad epidermide.
    Montalbano è un caso a sè; amo svisceratamente la Sicilia ed i Siciliani , e non potevo non amare Montalbano dal primo giorno...
    Degli altri parlerò a parte, devo cambiare occupazione tra un attimo; però su Wallander hai ragione.
    Non è certo la rappresentazione dello svedese tipico- almeno, immagino, non conoscendone...
    Però lo adoro proprio perchè è tormentato, umano...e non glaciale, metodico.

    ciao , a risentirci. Mi piace sempre parlare e leggere le parole di chi, come me, ama i gialli!
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #57
    Administrator L'avatar di Mauro
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    2,851
    Post Thanks / Like
    Quote Originariamente inviato da Davidelm Visualizza il messaggio
    Mauro chiaramente la mia non era una critica al tuo ragionamento (che tra l'altro fila) ma solo il mio punto di vista.
    Tranquillo che io l'ho preso esattamente così e non ho fatto altro che aggiungerci il mio mettendo così in moto la principale funzione di un Forum, ovverossia lo scambio di opinioni.

    Quote Originariamente inviato da Davidelm Visualizza il messaggio
    ...
    Infine una piccola provocazione: ma siamo sicuri che Wallander sia così attinente alla realtà???? A me sembra davvero poco svedese (tanto che Mankell scrive i suoi gialli vivendo fuori dalla Svezia). Wallander è un uomo tormentato, complicato, molto umano, ma geniale nel suo lavoro, non proprio lo stereotipo dello svedese tipico che ci immaginiamo freddo, glaciale, ordinato sul lavoro e metodico con poco spazio alla fantasia.
    Un saluto a tutti.
    Secondo me sì.
    Lo so che parlando di Wallander non sono propriamente imparziale ma mi limito a osservare che il commissario svedese è esattamente la smentita di quello che considero un mero stereotipo (il nordico freddo e razionale) che mi aiuta a conoscere meglio le abitudini di un popolo e di una terra che non conosco, del resto, se seguissimo questo schema, avremmo la letteratura piena di italiani mafiosi, di inglesi ricchi di aplomb e di tedeschi rigidamente razionali ma sappiamo bene che, per fortuna, non è così.

    Bella la tua digressione e mi ha fatto troppo ridere la tua avversione per Miss Marple
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  13. #58
    Senior Member L'avatar di zio fred
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    269
    Post Thanks / Like
    uno scout direbbe estote parati, Cecilia direbbe restate connessi, Dolores piccola vedetta lombarda direbbe lo vedo (a proposito dov’è finita Dolores?), Mauro direbbe ve lo lascio tutto……….


    Torna in libreria il 25 ottobre Elizabeth George, con il nuovo

    online photo sharing

  14. #59
    Administrator L'avatar di Mauro
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    2,851
    Post Thanks / Like
    In effetti lo direbbi ...
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  15. #60
    Senior Member L'avatar di zio fred
    Registrato dal
    Oct 2011
    Messaggi
    269
    Post Thanks / Like
    Cara Elizabeth George non ci siamo !
    mi son fatto tuo paladino e press agent su questo forum ma arrivato a pag. 49 dell’ultimo libro ho un sobbalzo!!!

    La questione è presto detta: non puoi far passare Linley per babbeo, chiuso fuori dalla porta da questa antipatica Isabella che già mi sta sulle scatole sia diventata il suo capo figuriamoci se si mette anche a fargli fare queste figure!
    Si potrà dire che un Linley così diventa più umano abbandonando quell’aura un po’ snob e algida che lo contraddistingueva nei primi libri, forse diventa anche più simpatico perché ci sentiamo a lui vicini e fa tenerezza dopo quello che ha passato, magari piace di più anche a Mauro però….non è più Linley.
    Qui non stiamo parlando di una persona reale ma di un icona cartacea, un personaggio fittizio che aveva certe caratteristiche e per quello mi piaceva: una onnipotente sicurezza, l’eleganza, l’aplomb, l’autocontrollo irreprensibile, tutto molto british e affascinante proprio perché uno così non rischi di trovartelo davvero tra i piedi al lavoro ma resta un avatar cartaceo.
    Ora George mi fai crollare un mito!!!
    Non solo fai rifare i denti a Barbara ma cambi i connotati a Linley.
    Sarebbe come Poirot sul pianerottolo a pregare una divorziata di farlo entrare! Montalbano fuori dal ristorante perchè non c'è un tavolo libero! Lord Peter fermo su una strada di campagna perchè Bunter non ha fatto benzina! o addirittura zio Fred (quello vero) in difficoltà con una fidanzata di Pongo Twisterton! ma per favore...

    Già ho sopportato la sostituzione di Diana con una Pippa, Sean Connery con un Craig antipatico che assomiglia a Putin e passa dai Martini alla birra, non posso sopportare ora che Linley diventi una mammoletta piagnucolosa e venga definito laureato ad Oxford in stupidità!
    Può essere che Marlowe si prenda una sberla dalla biondona di turno, che Pepe Carvalho vada in bianco perché la sua bella ha troppi clienti stasera ma non si può accettare che Linley si metta a pregare sulla porta di farlo entrare mentre sta’ Isabella ha in casa l’ex marito e i due figli!


    Attenta a cosa scrivi George perché faccio presto a mollarti te e la tua Isabella del cavolo e dar ragione a Mauro.

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •