Dolores, ho definito semplicemente l'atmosfera del romanzo. E credo anche Claire. Non ho ancora parlato dei personaggi, sui quali mi soffermerò quando avrò terminato la lettura.
Ciao
Dolores, ho definito semplicemente l'atmosfera del romanzo. E credo anche Claire. Non ho ancora parlato dei personaggi, sui quali mi soffermerò quando avrò terminato la lettura.
Ciao
Non scopro nulla dicendo che il rapporto tra padre e figlio è l'asse portante del romanzo, la tenerezza e la dedizione totale sono commoventi. I dialoghi tra i due così stretti ed essenziali ma carichi di emotività.
Ma è anche agghiacciante quando il padre spiega al figlio come usare la pistola in caso di estrema necessità.
Ciao.
Cito la frase di cui parliamo:
Spoiler:
A me viene difficile anche solo pensarci.
Spoiler:
Io non condivido, ma - ripeto - in una simile situazione posso capire l'atteggiamento del padre e sentirne anche tutto lo strazio.
P.S. Ragazzi, per favore fateci sapere se avete già iniziato la lettura perché altrimenti io e Baudin andiamo avanti a forza di spoiler...
“Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)
Finito.
C'è da discutere, se qualcuno ne ha voglia.
Nel frattempo pongo un quesito: il fuoco del bambino.
Cosa rappresenta? Chi è veramente il bambino?
Cara Dolores, per "cupo" intendo Tetro. Devi ammettere che non è che ci sia tanta luce...Mi sembra di capire che sia accaduto un qualcosa di definitivo che ha distrutto la vita sulla terra. Tutto sembra essere sospeso in un'agghiacciante scenario di morte e distruzione.
"...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"
Sono a due terzi del libro.
Un'osservazione. Mi sembra degno di nota il fatto che i protagonisti non siano indicati con i nomi propri ma sempre con "l'uomo" e "il bambino".
Anche i nomi, in quanto insieme distinguono e mettono in relazione una persona con l'altra, non hanno più senso.
Non so se annoverare questo romanzo nel genere post-apocalittico, per l’ambientazione direi di sì, ma la struttura intima mi fa propendere per il no. Per me l’ambientazione è solo un mezzo di cui si serve l’autore per compiere un viaggio nell’animo dell’uomo. Per questo i personaggi non hanno nomi , l’uomo resta tale fino alla fine e così il bambino. Simboli entrambi di fasi diverse , ma in fondo espressione dell’eterno divenire dello spirito umano, lotta, rassegnazione e speranza.
La strada verso il mare, verso il sud, è in tal senso il simbolo della lotta, l’obiettivo che da luce allo spirito, un simbolo che si rinnova nel momento della sconfitta e della disillusione, e si rinnova nella trasmissione all’altro, dal padre al bambino, perché “l’alito di Dio si trasmette di uomo in uomo”.
Anche se non crede più, l’uomo vede nel bambino la dimora divina, gli dice tu sei il migliore tra i buoni, sei portatore del fuoco della bontà. Il suo compito di padre non è solo salvare il figlio, ma con l’esempio metterlo nella condizione di continuare da solo. Il bambino, dal canto suo, con la semplicità e l’innocenza delle sue azioni fa da sprone all’uomo nella difficoltà e nei momenti di abbandono. Noi non ammazzeremo nessuno, noi siamo i portatori di fuoco.
Entrambi simboli in un mondo simbolico. L’autore sa che se vuole fare esaltare il fuoco dei protagonisti, deve creare un’ambientazione cupa, spettrale, gelida. In un mondo indecifrabile, in cui l’uomo mangia l’uomo, l’unica cifra certa che l’autore mi comunica è la salvaguardia dei valori di rispetto umano. Valori che sopravvivono a qualunque condizione di degrado e di sopraffazione estrema. Valori che rendono giustizia alla vera natura umana.
Un romanzo, quindi, che nonostante l’ambientazione e lo svolgimento, mi piace credere sia profondamente ottimista. L’uomo alla fine vince, comunque, anche nella sconfitta.
Sono arrivata a pagina 99 e finalmente posso leggere questi spoiler che mi incuriosivano da morire.
Sulla scena della pistola la penso come Baudin.
Ma ancora più agghiacciante per me è stato...
Spoiler:
Avete notato che lo stile ricorda un po' quello di cecità di Saramago?
Nessun nome, un po' come se si è ciechi. Nessun indizio stradale anche se camminano tantissimo. La solitudine, la sporcizia e sopratutto la speranza che piano piano va a morire.
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
Ciao a tutti. Finito ieri sera, come ha scrittoDark, anche io ho leggendo questo romanzo ho ricordato Cecità di Saramago, come per Cecità sono rimasta ammutolita. E' un romanzo scarno, scarni i dialoghi, scarni i paesaggi, a parte i due quasi inestenti gli altri personaggi.
Spoiler:
E' la prima volta che uso lo spoiler, speriamo di aver fatto giusto.
Leggo per legittima difesa. Woody Allen
finalmente ce l'ho anch'io. fra poco sarò dei vostri!
la bibliotecaria mi ha detto consegnandomelo:
" Se supera la metà poi diventa bellissimo."
no so a cosa si riferisse. speriamo bene.
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