Modelli di riferimento per le donne romane, oggetto di critica da parte degli antichi storici, protagoniste nel centro del potere: sono le mogli e le madri che hanno affiancato coniugi e figli sul trono, influenzando scelte politiche, innovazioni sociali e culturali. Sono esistenze attraversate da complotti, guerre, apici di gloria e tragedie familiari - dal I sec. a.C. al III d.C. I profili biografici di Cleopatra, Livia, Agrippina Minore, Plotina, Giulia Domna e le sue nipoti descrivono anche le trasformazioni urbanistiche di Roma, i cambiamenti nell'arte e nelle mode. Gli uomini di cui condivisero il destino furono i detentori del massimo potere fino all'avvento dell'anarchia militare: da Giulio Cesare e Augusto ad Alessandro Severo. Li potremo conoscere meglio attraverso le donne che furono loro accanto, come interpreti di ruoli pubblici e pedine indispensabili per la propaganda e la successione.

dal web


Marisa Ranieri Panetta è archeologa, saggista e giornalista molto conosciuta nel mondo dell’archeologia.
Le donne sono state spesso demonizzate dalla storia. Come ci ricorda la stessa autrice se ci fate caso si dice sempre " al tempo di Augusto o di Traiano"..." invece alcune donne con intelligenza spregiudicatezza e una buosa dose di cinismo non solo hanno scritto la storia del loro tempo
ma sono state esempi di cambiamenti socio-politici per la condizione femminile.
Ovviamente non era facile in quel mondo, e molte ne hanno pagato dazio.

Si parte con Cleopatra .
Plutarco racconta che «la sua bellezza di per sé non era incomparabile o tale da stordire quelli che la vedevano, ma la sua compagnia aveva una presa irresistibile… l’aspetto, il fascino della conversazione, il suo modo di trattare con gli altri, lasciavano il segno».

Livia Drusilla forse la piu' importante matrona romana, «casta e rigida nei costumi…» ebbe con Augusto un rapporto quasi paritario. Agrippina Minore, ricordata come la vedova di Germanico ebbe una grande influenza al tempo della dinastia Giulio-Claudia.
Plotina, detta «sanctissima femina», moglie di Traiano, donna determinata, intraprendente e colta; infine Giulia Domna, siriaca, moglie di Settimio Severo che cerco' di creare un ponte tra usanze orientali e occidentali...fece restaurare templi e fu assimilata a Diana su alcune monete.

Fu l'unica a creare un circolo culturale dove si parlava di retorica e filosofia con la partecipazione di artisti giuristi medici e poesti . Cercarono di imitarne le gesta le sue nipoti Soemia e Mamea. Una lettura piacevole, scorrevole,una ricostruzione accurata per conoscere meglio alcune protagoniste femminili determinanti della Storia Romana.