Nata con il nome di Norma Jeane, è con quello di Marilyn che divenne conosciuta e adorata in tutto il mondo per la bellezza, la sensibilità e il talento. La sua vita fu breve e incredibilmente intensa e, se la parabola pubblica fu scintillante e indimenticabile, quella privata fu molto più oscura e dolorosa. Su Marilyn Monroe, da viva, si sono dette molte bugie e sono nate molte leggende, qualche volta anche con il contributo della stessa Marilyn, che aveva costruito la sua immagine pubblica e privata mescolando fatti veri e fantasie autogratificanti. In questo libro, diventato un cult, Anthony Summers fa piazza pulita di tutte le voci e le storie e ci consegna la biografia definitiva dell'ultima grande diva dello schermo, con sorprendenti rivelazioni sui suoi matrimoni e sulle relazioni con uomini famosi, tra cui il presidente John F. Kennedy e suo fratello Robert. Un ritratto di Marilyn come realmente fu: vitale, ricca di contraddizioni, debole, seducente, patetica e, infine, tragica. Per ricostruire la complessa vita della diva, Summers ha intervistato più di seicento persone tra conoscenti, amici e amanti; ha attinto da rapporti segreti di polizia e registrazioni telefoniche prima secretate; ha potuto utilizzare la corrispondenza privata tra Marilyn e il suo psichiatra e documenti inediti che rivelano i complotti della mafia tesi a usare l'attrice contro i Kennedy. La drammatica conclusione ripercorre, senza ombre e reticenze, la sua morte piena di misteri e di circostanze non chiarite.

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Sulle basi di questo libro il documentario su Netflix. In copertina Marilyn ci guarda con i suoi begli occhi tristi. Summers (il piu' attendibile dei biografi di Marilyn, fidatevi) e' riuscito a ricostruire la vita della diva facendo luce su su alcuni punti oscuri...altri rimarrano forse nell'ombra per sempre. Di lei si dice che non fosse solo la bellezza ad elevarla ma che avesse un aura imperscrutabile un alone impalpabile e irresistibile che non l'abbandonava mai ,eccetto forse gli ultimi mesi della sua vita, quando le droghe offuscarono i confini della sua bellezza.Marion Wagner, attrice,racconta:" Eravamo tante ragazze per un provino fotografico. Mi ricordo quando la vidi la prima volta..Io me ne stavo seduta con tutte quelle modelle sofisticate con abiti di seta, con i loro guanti e cappelli. Quando arrivo' lei con un abitino scollato da spiaggia, i capelli color naturale non stirati, fu come se la stanza si paralizzasse.Tutti la dentro seppero immediatamente che sarebbe stata scelta lei. E cosi fu.
Lee Stasnberg (Actor's studio) disse di lei: "Aveva qualcosa di luminoso, un misto di malinconia splendore e struggimento che la rendeva diversa dalle altre, come isolata e allo stesso tempo ti faceva desideare di entrare a far parte di quel qualcosa"
.Un sex simbol che non trovo' la felicita' e che non imparo' mai a convivere con se stessa...questo la porto' a una condizione simile alla follia. Grazie al suo splendore innato e a un duro lavoro rifulge anche nei suoi film meno riusciti. E ancora oggi milioni di persone non sembrano volerla dimenticare. Assolutamente da leggere se ovviamente interessati al personaggio.