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Regia Marco Manetti, Antonio Manetti
Attori: Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastrandrea, Claudia Gerini, Vanessa Scalera
Genere: noir
Fumetto Diabolik

Trama
Si racconta il fumetto numero 3, 1963, della serie Diabolik: “L'arresto di Diabolik” dove il celebre ladro assassino incontra Eva Kant.

Commento
I fratelli Manetti per la trasposizione di questo storico fumetto hanno scelto la via del realismo visivo.
Un’illusione riuscita, ogni fotogramma, ogni recitativo, porta la firma di quegli anni. Una scelta coraggiosa in un modo, quello odierno, abituato alla velocità e agli effetti speciali dei film Disney-Marvel. Questa scelta è quello che fa sì che il film non appaghi immediatamente lo spettatore, ma si sedimenti in lui.
Le località di fantasia del fumetto si traducono in luoghi immaginifici costruiti con tasselli di altrettante città italiane: Roma, Milano e soprattutto Trieste. Bello.
Casting: credo sia difficile trovare visi da fumetto e forse questo non è riuscito del tutto.
L’ispettore Ginko interpretato da Mastrandrea mi piace.
Diabolik interpretato da Luca Marinelli mi lascia indecisa. Diabolik è un uomo pragmatico, duro apparentemente freddo, fedelissimo a Eva. Le sorelle Guissani avevano pensato a Robert Taylor come viso di Diabolik e sinceramente con quegli occhioni tondi e il viso delicato Luca Marinelli non lo riporta alla luce. Anche la sua interpretazione è sfuggente, come il suo personaggio, non del tutto sviluppato, ma questo, in fondo, può essere un enigma da svelare nei prossimi film, se ce ne saranno (e mi sembra che il 2 sia già in produzione)
Eva Kent, partendo dal fatto che trovo Miriam Leone bellissima e brava (in Marilyn ha gli occhi neri mi è piaciuta molto), l’Eva Kent del fumetto non me la ricordavo così intraprendente, ironica… furbetta.
E, infine, chiediamoci: in questa relazione Diabolik e Eva, che il fumetto ci riporta come una relazione inossidabile, un’attrazione che non concede spazi ad altro, questo loro primo incontro scatena la scintilla dell’attrazione fatale? Ecco, mi sembra che i fratelli Manetti non abbiano reso al meglio l’attrazione dei due, però forse è una mia impressione.
Intreccio: ho sempre pensato che i fumetti (da me letti negli anni 90) fossero molto easy going, Diabolik usa il Pentothal per carpire segreti e maschere perfette per celare la sua identità. In questo modo il suo lavoro appare piuttosto semplice. Questo per dire che non dovete aspettarvi strani intrecci e colpi di scena…

Consigliato? sì.


Alla fine, mi è venuta voglia di indagare sul fumetto e così ho visto un documentario su raiplay, che consiglio.

https://www.raiplay.it/programmi/dia...omenasceunmito