Con Silvio Orlando Barbara Margherita Buy: Barbara Boubulova


Giovanni è un regista sempre meno in sintonia con il mondo che lo circonda. Al momento è impegnato con le riprese di un film ambientato nel 1956, la storia del segretario della sezione del partito comunista di un quartiere romano che non sa come reagire all'invio dei carri armati sovietici in Ungheria. La produttrice del film è sua moglie Paola, che ultimamente sta pensando di lasciarlo anche se Giovanni non ne ha idea. Il regista sta anche scrivendo un altro progetto tratto da un romanzo e allo stesso tempo sogna di girare un film che racconti la storia d'amore quarantennale di una coppia, con molte canzoni italiane a fare da sottofondo.



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Immagino che chi non conosca Moretti possa sentirsi un po' spiazzato da un film come questo...per me che l'ho seguito dall' inizio e' stato come andare a trovare un vecchio amico. Tra l'altro abitiamo nello stesso quartiere e lo incontro spesso ma non ho mai avuto il piacere di scambiarci quattro chiacchere, almeno fino ad ora.
Che dire qui non c'è una vera trama ...sono tanti film in uno solo, un riassunto della sua filosofia con molte autocitazioni . Mi ha fatto sorridere la sua recitazione , volutamente lenta e cadenzata.
Naturalmente si parla di rapporti di coppia di psicoterapia di cinema e di politica com l'immancabile cornice di musica italiana da Noemi a Franco Battiato da De Andre'a Fabrizio Moro passando pure per Aretha Franklin
Non manca una stoccata a Netflix uno dei momenti piu' riusciti secondo me...Cercando finanziamenti ,il suo personaggio, il regista Giovanni (lo stesso Moretti),incontra i dirigenti di Netflix che gli bocciano il film
"Purtroppo la sua sceneggiatura è uno slow burner che non esplode... Puff".
"Manca il momento 'what the fuck', arriva tardi il 'plot time'" e altri tecnicismi vari per far capire come sia tutto studiato a tavolino.
"Per me le piattaforme vanno bene per le serie, i film si devono fare per il cinema", ha detto il regista e devo dire che sono d'accordo anche se oggi sembra una battaglia persa.
Mi e' piaciuto molto il finale... una parata emozionante ai Fori Imperiali di molti dei personaggi più amati dei suoi film ( Fabio Traversa, Lina Sastri, Jasmine Trinca ,Mariella Valentini, Renato Carpentieri e tanti altri con uno sfondo di bandiere rosse.)
La Storia non si fa con i «se» dice sempre Giovanni/Moretti. E «se» invece come scrive la giornalista Cristina Piccino sul quotidiano "Il Manifesto", fosse possibile mantenendo quei «due o tre principi» al cinema come nella vita? Ebbene qui il regista lo fa.
Comunque se volete "capire" meglio l'universo morettiano, cominciate col recuperare "Ecce bombo" "Bianca" o "Caro diario"