L’ispettore Takeshi Nishida della squadra Omicidi della polizia di Tokyo e’ un mezzo sangue, padre giapponese e madre americana.
Forse per questo non riesce a essere sempre accomodante e gentile come la cultura e l’educazione giapponese vorrebbero. Ma Nishida è eccezionale nel suo lavoro: lo dimostra il numero di indagini che è riuscito a risolvere. Fino al caso dell’ombrello. Un uomo, ritrovato morto. L’arma del delitto? All’apparenza, un comunissimo ombrello di plastica da pochi yen, di quelli che tutti usano, tutti smarriscono e tutti riprendono da qualche parte.
Ma questo ombrello ha qualcosa che lo differenzia dagli altri. Un piccolo cerchio rosso dipinto sul manico e, soprattutto, un’impronta.
E Nishida si troverà di fronte a un incredibile vicolo cieco quando scoprirà a chi appartiene l’impronta digitale del possibile assassino: all’imperatore del Giappone.

Riassunto dal web

L’autore, l’italiano Tommaso Scotti, vive e lavora da tempo nel paese del Sol levante.
Questo e’ il suo primo romanzo .Non e’ il classico giallo d’azione , niente inseguimenti o sparatorie. Anzi e’ anche un po’ difficile da classificare.
E’ un indagine con un occhio su un mondo completamente differente dal nostro.
Ci si immerge infatti in una cultura complessa e contradditoria dove tutti sono colpevoli fino a prova contraria .Ritmo un po’ lento nella prima parte poi si vivacizza e la narrazione si fa piu’ coinvolgente anche se la lettura e' sempre gradevole. In alcuni passi mi ha ricordato Murakami.
Niente di eclatante ma un esordio originale a cui si perdona qualche cliche’ (L’ispettore e’ belloccio, separato,non amato dal suo superiore...per fortuna non e' alcolizzato
)
Gli altri personaggi sono ben caratterizzati…su tutti un giardiniere custode della tradizione che, nella spiegazione che fa della vita a suo nipote, condensa in modo delicato parte della filosofia giapponese ....non e' proprio uno spoiler ma non voglio rovinare il piacere della lettura
  Spoiler
gli spiega che il nostro cammino è come lo svuotamento di un palloncino. Quando siamo pieni di nozioni e di informazioni non possiamo avvicinarci alla nostra vera essenza e dobbiamo alleggerirci nel corso della nostra esistenza da questo peso. Fino a scoprire, al termine del cammino, il valore vero della vita e quello che siamo realmente.


Lo consiglio a chi piace conoscere nuove realtà, a chi ama l’Oriente con i suoi chiaroscuri e ovviamente a chi piace il genere .