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Discussione: La poetica dell'attesa

          
  1. #1
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    La poetica dell'attesa

    Osi stare fuori
    Osi entrare,
    Quanto puoi perdere
    Quanto puoi guadagnare,
    E se entri
    gireresti a sinistra o a destra
    o a destra e tre quarti
    Forse non così lesta.
    Potresti confonderti al punto
    da iniziare una volata
    a rotta di collo per una strada dirupata
    E sfacchinerai per miglia
    attraverso una strana area disabitata
    dirigendoti temo verso una zona desolata
    Quella dell’attesa incondizionata.
    Per gente che attende…
    Attende che un treno parta
    O che un autobus arrivi,
    O che un aereo parta
    O che la posta arrivi,
    O che la pioggia smetta
    O che il telefono squilli,
    O che la neve cada in fretta
    In attesa di una frase detta…
    O di un filo di lustrini
    O di un paio di pantaloni
    O di una parrucca coi ricciolini
    O di altre occasioni.

    Theodor Geisel

    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  2. #2
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    Mezz'ora
    mezz'ora della mia vita
    mezz'ora nella mia vita
    vuota completamente
    la mezz'ora
    in cui
    non ci conosciamo ancora.
    Fra mezz'ora
    Il nostro incontro
    può cambiare completamente
    la mia e la sua vita.
    Cosa scriverò
    In altro foglio
    dopo che questa mezz'ora
    sarà finita?
    Riempirò di lei
    la poesia
    o è già poesia
    quella mezz'ora
    senza me
    né lei?

    Salvatore Fiume
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  3. #3
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    Gli abitanti

    C’erano alcuni che abitavano su un corso
    d’acqua,
    uno dei fiumi piú grandi del mondo, ampio
    e lucente.
    Non lasciavano mai quel luogo, ma vedevano

    tutta la vita che c’era a nord e a sud,
    le chiatte pesanti e le vele chiare,
    la corrente, i vortici e la luce,

    e tutte le merci che passavano, davanti ai loro
    occhi,
    c’erano sempre cose grandi e sconosciute,
    ma passavano cosí lente e chiare

    che lasciavano un ricordo senza nome.
    E restavano comunque un po’ insieme a loro.

    Quando poi un vento piú sferzante cominciava
    a soffiare
    e arrivavano stagioni senza navi di passaggio,
    stavano là come ciechi, con occhi spalancati.


    Lars Gustafsson
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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  5. #4
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    Il limite

    Starsene qui, nelle stagioni che mutano,
    è la norma comune: il dono estremo e l'uscita.
    A chi varcò la soglia non è dato tornare:
    solo forse nel sogno dice parole slegate
    troppo simili a queste dei nostri percorsi.
    E seguitiamo assorti, a volte sorpresi,
    ogni attesa è un gioco,
    ogni dubbio l'incaglio di una deriva,
    e diamo numeri ai giorni,
    piedi alle voglie,
    confini al vagare
    - sforniti di mappe, ignari del porto.

    Elio Pecora
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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  7. #5
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    L'ultima poesia

    Il termine, la vetta
    di quella scoscesa serpentina
    ecco si approssimava,
    ormai era vicina,
    ne davano un chiaro avvertimento
    i magri rimasugli
    della tappa pellegrina
    su alla celestiale cima.
    Poco sopra
    alla vista
    che spazio si sarebbe aperto
    dal culmine raggiunto...
    immaginarlo
    già era beatitudine
    concessa
    più che al suo desiderio, al suo tormento.
    Sì l'immensità, la luce
    ma quiete vera ci sarebbe stata?
    Lì avrebbe la sua impresa
    avuto il luminoso assolvimento
    da se stessa nella trasparente spera
    o nasceva una nuova impossibile scalata...
    Questo temeva, questo desiderava.

    Mario Luzi
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  8. #6
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    Ti aspetto sulla Via Lattea
    al chilometro numero nove
    dove comincia il sentiero per Sirio.
    (in questa o nella prossima vita).
    non è un mio patetico delirio
    nè il sogno pazzo di un amante:
    è l’eterno-presente-desiderio
    che gioca fino in fondo la partita.
    è l’amore, indistruttibile diamante

    Francesca Genti
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  9. #7
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    L’attimo sospeso
    A Tzvetan Todorov

    Quando il marinaio di Triana, con la bocca tra le mani,
    gridò: “Terra!”, e l’Ammiraglio credette terminata la sua avventura,
    l’astronomo che spiava molti secoli la morte di una stella,
    il copista sul punto di trovare la pagina in cui aveva perso il suo destino,
    il geometra che tirava i dadi per calcolare la superficie esatta della terra,
    il contadino che scavava il solco con i denti per sentire vicino al labbro il seme,
    la ragazza che sollevava ad ogni istante la sua gonna per vedere se la donna era già arrivata,
    il pastorello impegnato al crepuscolo con un agnellino tra le gambe,
    il poeta attonito senza sapere dove erano andate le parole che lo abbandonarono,
    la sarta che conservava le sue lacrime imbastendole nell’orlo della tunica,
    la sentinella che aspirava a custodire l’alcova della regina perché sognare non basta,
    la monaca che cercava negli avanzi sillabe di conversazione per non passare la vita da sola,
    il confessore sul punto di invidiare la colpa di peccati che altri gli inventavano,
    il soldato avido alla cui lussuria territoriale il Papa provvedeva,
    la tessitrice che si dissolveva negli occhi disegni come polvere, come pianto, come sfilacciatura,
    il muratore di fronte alla parete in cui aveva mescolato ruzzoloni di bambino con cadute dell’anima,
    il carceriere che non capiva perché il prigioniero volesse uscire se fuori piovigginava,
    la partoriente che espiava con grido altissimo la colpa di quell’appuntamento,
    il neonato che cominciava a morire tutta la vita contandosi gli anni,
    il chirurgo che con il trapano voleva accertare cosa pensava la sua signora,
    il cavaliere che misurava il tempo impiegato dal nitrito ad arrivare al nuovo mondo,
    e l’indovino che andava a predire questa sventura,
    sospesero di colpo quello che ognuno faceva,
    ma quando il capitano dopo lo schiaffo alla ragazza india la fece gettare ai cani
    per non essersi lasciata convincere a conoscere altro maschio che suo marito,
    ripresero le loro occupazioni abituali nel punto
    in cui quelle gesta di mare le avevano interrotte.

    Jorge Enrique Adoum
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  10. #8
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    Tempus fugit

    Ieri, al crepuscolo, un cielo illividito di limone,
    alte nubi muovevano a fatica.
    Il ruscello rumoreggiava sulle vecchie pietre come
    una donna troppo presa nella conversazione.
    Camminavo da sola sullo sterrato, la strada
    che facevo fin da piccola
    e cercavo di ascoltare, fra le parole, cosa
    il ruscello dicesse veramente.
    Quale ansia prendeva questa donna nel suo
    inarrestabile passo?
    Non riuscirei a spiegarlo. Taglialegna avevano
    aperto nuove ferite tra i faggi e i pini bianchi.
    Il cielo minacciava di pioggia la sua mente. Tu
    mi stavi aspettando
    a casa. In questi giorni io sto leggendo un poeta
    di lacerazioni, di pietre, di fuoco e ghiaccio
    e di altre forme di patimento.
    Prendo appunti sul tempo che fugge, cioè su
    quel che le poesie
    continuano a scoprire. Fugge il tempo. Lo metto
    giù in latino.
    Questo risolve il problema finché non faccio
    un’altra passeggiata
    e il cielo torna ad innalzarsi, e la luce Pernod
    gocciola fra i rami.


    Rosanna Warren
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  11. #9
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    Smile Risveglio

    Lo ripete anche l'aria che quel giorno non torna.
    La finestra deserta s'imbeve di freddo
    e di cielo. Non serve riaprire la gola
    all'antico respiro, come chi si ritrovi
    sbigottito ma vivo. E' finita la notte
    dei rimpianti e dei sogni. Ma quel giorno non torna.

    Torna a vivere l'aria, con vigore inaudito,
    l'aria immobile e fredda. La massa di piante
    infuocata nell'oro dell'estate trascorsa
    sbigottisce alla giovane forza del cielo.
    Si dissolve al respiro dell'aria ogni forma
    dell'estate e l'orrore notturno è svanito.
    Nel ricordo notturno l'estate era un giorno
    dolorante. Quel giorno è svanito, per noi.

    Torna a vivere l'aria e la gola la beve
    nella vaga ansietà di un sapore goduto
    che non torna. E nemmeno non torna il rimpianto
    ch'era nato stanotte. La breve finestra
    beve il freddo sapore che ha dissolta l'estate.
    Un vigore ci attende, sotto il cielo deserto.

    Cesare Pavese

    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #10
    Master Member L'avatar di daniela
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    E lui mi aspetterà nell'ipertempo,
    sorridente e puntuale, con saluti
    e storie che alle poverette orecchie
    dell'arrivata parranno incredibili.

    Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
    In poche note o versi qui raccolgo
    i messaggi essenziali. Un alto raggio,
    aria diversa glieli tradurrà.

    Maria Luisa Spaziani
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  13. #11
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    Tempo

    Giorno per giorno, anno per anno, il tempo
    nostro cammina! L’ora ch’è sì lenta
    al desiderio, tu la tocchi infine
    con le tue mani; e quasi a te non credi,
    tanta è la gioia: l’ora che giammai
    affrontare vorresti, a cauto passo
    ti s’accosta e t’afferra – e nulla al mondo
    da lei ti salva. Non è sorta l’alba
    che piombata è la notte; e già la notte
    cede al sol che ritorna, e via ne porta
    la ruota insonne. Ma non v’è momento
    che non gravi su noi con la potenza
    dei secoli; e la vita ha in ogni battito
    la tremenda misura dell’eterno.

    Ada Negri
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  14. #12
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    ATTESA

    Cardo bioccoli
    di nuvole
    per tessere
    un sudario
    che mi celi
    alla malinconia.

    Falcio prati
    di silenzio
    con affilate
    lame di parole
    per sfuggire
    al tuo ricordo.

    Ma annaffio
    ogni giorno
    un piccolo fiore:

    la speranza
    di rivederti.

    Maurizio Romanelli
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  15. #13
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    Speranza


    ragno nero del crepuscolo.
    Ti fermi
    non lontano dal mio corpo
    abbandonato, ti aggiri
    intorno a me,
    intessendo, rapidamente,
    invisibili fili inconsistenti,
    ti avvicini, ostinata,
    e mi accarezzi appena con la tua ombra
    pesante
    e lieve a un tempo.
    Rintanata
    sotto le pietre e sotto le ore,
    hai atteso, paziente, l’arrivo
    di questa sera
    in cui più niente
    è possibile…
    Il mio cuore:
    il tuo nido.
    Mordilo, speranza.

    Angel Gonzàles
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  16. #14
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    IL DONO

    Il dono eccelso che di giorno in giorno
    e d’anno in anno da te attesi, o vita,
    (e per esso, lo sai, mi fu dolcezza
    anche il pianto) non venne: ancor non venne.
    Ad ogni alba che spunta io dico: – E’ oggi: -
    ad ogni giorno che tramonta io dico:
    - Sarà domani.- Scorre intanto il fiume
    del mio sangue vermiglio alla sua foce:
    e forse il dono che puoi darmi, il solo
    che valga, o vita, è questo sangue: questo
    fluir segreto nelle vene, e battere
    dei polsi, e luce aver dagli occhi; e amarti
    unicamente perché sei la vita.

    Ada Negri
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  17. #15
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    In attesa che l’amico torni…

    Tu non sai cosa sia la notte
    sulla montagna
    essere soli come la luna;
    nè come sia dolce il colloquio
    e l’attesa di qualcuno
    mentre il vento appena vibra
    alla porta socchiusa della cella.

    Tu non sai cosa sia il silenzio
    nè la gioia dell’usignolo
    che canta, da solo nella notte;
    quanto beata è la gratuità,
    il non appartenersi
    ed essere solo
    ed essere di tutti
    e nessuno lo sa o ti crede.

    Tu non sai
    come spunta una gemma
    a primavera, e come un fiore
    parla a un altro fiore
    e come un sospiro
    è udito dalle stelle.
    E poi ancora il silenzio
    e la vertigine dei pensieri,
    e poi nessun pensiero
    nella lunga notte,
    ma solo gioia
    pienezza di gioia
    d’abbracciare la terra intera;
    e di pregare e cantare
    ma dentro, in silenzio.

    Tu non sai questa voglia
    di danzare
    solo nella notte
    dentro la chiesa,
    tua nave sul mare.
    E la quiete dell’anima
    e la discesa nelle profondità,
    e sentirti morire
    di gioia
    nella notte.

    David Maria Turoldo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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