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XX° GdL (Libero) - Il velo dipinto di William Somerset Maugham
Il velo dipinto di William Somerset Maugham
"È una situazione fra le più classiche. Lei decide di tradire il marito con un uomo che giudica affascinante. La tresca funziona fino al giorno in cui i due clandestini hanno la sensazione che il marito tradito abbia scoperto tutto. È un guaio. Anche perché, messa alle strette, l'adultera confessa. Che fare? Si dovrà procedere alla separazione e al divorzio. Sconvolta e piangente, lei si reca dall'amante. Gli dice d'aver confessato: vuole separarsi e andare a vivere con lui. Grande è la sorpresa, a quel punto. Infatti, l'amante non ha intenzione di lasciare la moglie e mettersi con lei. Pensiamo tutto questo ambientato nella colonia inglese di Hong Kong alla metà degli anni Venti e affidato alla penna superprofessionale di W. Somerset Maugham. Sarebbe uno dei suoi romanzi caustici, mondani, un po' cattivi. Ma Maugham, influenzato dalla lettura dell'episodio dantesco di Pia de' Tolomei, pensa di aggiungervi qualcosa in più." (Giorgio Montefoschi)
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Logopedista nei sogni
Grazie Dark per aver aperto il thread del gruppo di lettura.
Al momento a partecipare siamo io, Elvira Coot e daniela.
Qualcun altro vuole aggiungersi a noi?
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Logopedista nei sogni
Oggi (vista l'ora è già martedi) si comincia, spero sia una piacevole lettura ragazze.
Io ho l'edizione Biblioteca Adelphi 2006, traduzione di Franco Salvatorelli.
Non so se commenterò capitolo per capitolo oppure solamente i passi per me più significativi, valuterò strada facendo.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
"...il velo dipinto che i viventi chiamano Vita"
Comincio oggi, io ho preso l'e-book Adelphi, traduzione Franco Salvatorelli, quindi direi che è come il tuo.
La copertina riporta il dipinto di William Nicholson, Nudo, del 1921, conservato alla Tate Gallery di Londra.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Logopedista nei sogni
Io ho la copertina azzurra con la foto in bianco e nero di Greta Garbo nei panni di Kitty ne "Il velo dipinto" del 1934 (amo molto i film in bianco e nero ma questo purtroppo non riesco a trovarlo).
Stasera comincio a leggere.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
Ho iniziato i primi 5 capitoli, mi piace molto. I capitoli sono brevissimi, quasi troppo brevi.
Tutto nasce da un cappello, dimenticato.
Quello che comunque è già chiaro, è che mentre la protagonista è infatuata dell'amante, lui lo è molto meno, a tratti appare quasi scocciato dalle insistenze di lei.
Non conosco la vicenda di Pia De Tolomei a cui fa riferimento all'inizio, qualcuno mi illumina?
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Logopedista nei sogni
Io conoscevo solamente i versi di Dante dedicati alla vicenda e una splendida canzone di Gianna Nannini (Mura mura) che ha dedicato a Pia de' Tolomei un intero album.
Dunque spinta dalla curiosità sono andata a cercarmi la storia o leggenda.
La tragica vicenda si compie nel Castello di Pietra, nelle suggestive campagne gavorranesi. La Pia venne uccisa dal marito facendola cadere dalla finestra del maniero. La tradizione conferma l’episodio indicando come "Salto della Contessa" il dirupo sottostante al Castello, ancora oggi visibile ed oggetto di scavi archeologici. Questa figura di donna corrisponde, secondo la tradizione, a Pia de' Tolomei, moglie di Nello Pannocchieschi, Signore del Castello di Pietra e del Castello di Gavorrano, colui che la stessa Pia, nei versi danteschi, accusa come responsabile della sua morte.
Secondo alcuni, Nello l’avrebbe fatta uccidere per potersi sposare con Margherita Aldobrandeschi, secondo altri, invece, Nello fece uccidere la moglie perché accecato di gelosia nei confronti dell’infido amico Ghino che la corteggiava.
Trovo triste ma allo stesso tempo affascinante l'ispirazione a questa vicenda per la stesura del romanzo.
Ho apprezzato molto anche la prefazione e la descrizione delle giornate passate tra le bellezze artistiche di Firenze del nostro scrittore.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
Grazie per la storia di Pia!
Io la prefazione non l'ho vista, poi quando arrivo alla fine controllo meglio.
Sono al capitolo 16.
Trovo Kitty piuttosto squallida, e così anche le sue motivazioni nella scelta del marito. Anche il suo amante, che non è neppure innamorato di lei, non mi ispira molte simpatie.
Il marito ha perso la testa per Kitty, Kitty ha perso la testa per l'amante. Vedremo come si dipana la storia...
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Master Member
CAPITOLO 35
Proseguendo la lettura, il libro è sempre molto scorrevole e affascinante, e interessante l'ambientazione esotica.
Mi è piaciuto quando Kitty prende coscienza della natura dell'amante, lasciando cadere il velo che le offuscava la vista. Credeva che il sentimento di totale e profondo innamoramento appartenesse ad entrambi, invece si rende conto che era solo suo.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Logopedista nei sogni
Daniela sei avantissima! Io sono arrivata all'undicesimo capitolo e spero tra stasera e domani di portarmi avanti perché la storia mi sta piacendo molto.
Mi piace il racconto in modalità feedback, Kitty finora appare come una ragazza immatura, intrappolata nelle convenzioni sociali impostole da sua madre, in parte anche fragile.
Walter mi sembra un uomo insicuro, serio nel senso "senza gaiezza" come ha pensato Kitty stessa quando si è dichiarato.
Mi ha colpito il fatto che lei descrivesse la proposta di matrimonio di lui "in un'atmosfera tragica" e allo stesso tempo tenera.
Forse Walter reprime troppo la sua passione e appare agli occhi di lei troppo freddo, Kitty ha un animo decisamente passionale e istintivo.
Una donna che prova tenerezza per il futuro marito non è proprio il massimo.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
capitolo 72
Ti ringrazio Estella per aver proposto questo libro, perchè mi sta piacendo tantissimo. E' molto scorrevole e intrigante, mi dico "ancora un capitolo e poi basta" e finisce che ne leggo altri dieci. Sono troppo curiosa. Sarei morta se avessi dovuto leggerlo all'epoca, è stato pubblicato in forma seriale sulla rivista Cosmopolitan da novembre 1924 a marzo 1925. Cinque mesi!
Non entro nei dettagli per non spoilerare troppo, dico solo che Kitty è molto migliorata.
Interessante l'ambientazione orientale, scrittura scorrevole e moderna, ha quasi cent'anni e sembra scritto oggi. Rimane il mistero dei capitoli brevissimi, forse corrispondono a una puntata dell'epoca.
Curiosa di vedere il volto di Kitty nel film omonimo:
Mi sembra come l'avrei immaginata io. L'altro penso possa essere l'amante, oppure il marito, non so.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Logopedista nei sogni
Il film è molto bello Daniela, devi assolutamente vederlo, con Kitty nella foto c'è Walter.
Ho terminato il capitolo ventisei, Charlie si è rivelato un seduttore e Kitty un'ingenua, Walter sebbene sia dalla parte della ragione mi ha abbastanza inquietato per la sua freddezza nell'aver calcolato ogni possibile risoluzione finale al tradimento, ha fatto passare ben due giorni prima di rivelare alla moglie che sapeva tutto, ha un self control quasi da far paura. Durante il loro confronto Kitty e Walter hanno tirato fuori secondo me la loro parte più crudele, sono due persone diametralmente opposte e che chiaramente non dovevano sposarsi, il loro è un legame spinto dall'inesperienza di entrambi (Walter sceglie Kitty perché attratto da lei ma non c'è stima intellettuale, Kitty accetta di sposarlo perché costretta e perché lui la fa sentire lusingata), li vedo entrambi due adolescenti che non sono stati educati ad un sentimento consapevole.
Il tradimento alla fine è il risultato di questa loro non conoscenza profonda l'uno dell'altra, ne sono responsabili entrambi per quanto mi riguarda.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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Master Member
FINITO!
Veramente bello, la scrittura di questo autore, così semplice e chiara, è davvero sublime nel descrivere l'animo dei protagonisti, le loro debolezze e le loro passioni. Di fronte ad una realtà diversa e di disagio, emergono i migliori tratti caratteriali dei personaggi. Avvincente la trasformazione interiore di Kitty che viene plasmata dalla tragicità degli eventi e diventa cio' che davvero è.
Affascinante lo sfondo, quello della Hong Kong britannica, con i suoi tè e i portatori cinese con il risciò e i ricevimenti pettegoli e raffinati ma soprattutto quello della Cina dell’interno, ancora miseriosa e quasi paurosa.
“Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita” (da una poesia di Shelley).
Secondo me il velo dipinto è la maschera, l'apparenza, che cela la vera essenza delle persone. Si vede il mondo come appare a uno sguardo superficiale, infatti solo alla fine, in situazioni drammatiche, Kitty e Walter riescono a conoscere veramente se stessi.
Ecco il sonetto di Percy Bysshe Shelley:
Lift not the painted veil which those who live
Call Life: though unreal shapes be pictured there,
And it but mimic all we would believe
With colours idly spread,—behind, lurk Fear
And Hope, twin Destinies; who ever weave
Their shadows, o'er the chasm, sightless and drear.
I knew one who had lifted it—he sought,
For his lost heart was tender, things to love
But found them not, alas! nor was there aught
The world contains, the which he could approve.
Through the unheeding many he did move,
A splendour among shadows, a bright blot
Upon this gloomy scene, a Spirit that strove
For truth, and like the Preacher found it not.
Non sollevare quel velo dipinto, che quelli che vivono
Chiamano Vita: per quanto forme irreali vi siano
Rappresentate lì, e tutto quello che vorremmo credere
Vi sia imitato con capriccio a colori, – dietro
Stanno in agguato Paura e Speranza,
Destini gemelli, che tessono l'ombre in eterno
Sopra l'abisso, cieco e desolato.
Conobbi qualcuno che aveva provato
A sollevarlo: cercava
Perché il suo cuore era tenero e perduto,
Cose da amare, ma, ahimé, non ne trovò,
Né trovò nulla di ciò che il mondo contiene
Cui poter dare la propria approvazione.
Sebbene passò in mezzo alla folla distratta,
Splendore in mezzo alle ombre, una macchia di luce
Su questa lugubre scena, uno Spirito in lotta
per il Vero, ma come il Predicatore non lo trovò.
“Alcuni cercano la Via nell'oppio e altri in Dio, altri nell'alcol e altri nell'amore. Ma è sempre la stessa Via che non conduce in nessun luogo”.
"Quanto era accaduto sembrava essere accaduto in un altro mondo. Come una persona essa era che, colpita da subitanea pazzia, e riavutasi si disperi e vergogni per le grottesche cose che vagamente ricorda di aver commesso quando non era padrona di sé, sente di avere, almeno nel suo intimo, un certo diritto al perdono. Kitty pensava che forse un cuore generoso l'avrebbe piuttosto compatita che condannata".
"A morire fu il cane", l'ultimo verso dell'elegia di Oliver Goldsmith:
"But soon a wonder came to light
That showed the rogues they lied, —
The man recovered of the bite,
The dog it was that died!”
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Master Member
Originariamente inviato da
Estella
Il film è molto bello Daniela, devi assolutamente vederlo, con Kitty nella foto c'è Walter.
Ho terminato il capitolo ventisei, Charlie si è rivelato un seduttore e Kitty un'ingenua, Walter sebbene sia dalla parte della ragione mi ha abbastanza inquietato per la sua freddezza nell'aver calcolato ogni possibile risoluzione finale al tradimento, ha fatto passare ben due giorni prima di rivelare alla moglie che sapeva tutto, ha un self control quasi da far paura. Durante il loro confronto Kitty e Walter hanno tirato fuori secondo me la loro parte più crudele, sono due persone diametralmente opposte e che chiaramente non dovevano sposarsi, il loro è un legame spinto dall'inesperienza di entrambi (Walter sceglie Kitty perché attratto da lei ma non c'è stima intellettuale, Kitty accetta di sposarlo perché costretta e perché lui la fa sentire lusingata), li vedo entrambi due adolescenti che non sono stati educati ad un sentimento consapevole.
Il tradimento alla fine è il risultato di questa loro non conoscenza profonda l'uno dell'altra, ne sono responsabili entrambi per quanto mi riguarda.
Ho letto che il finale del film è diverso rispetto al libro. Non so come sia, ma io ritengo il finale del libro perfetto, come più non si potrebbe.
Questo autore è eccellente, c'è altro di lui da leggere, secondo te?
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Logopedista nei sogni
Il finale del film naturalmente non te lo dico, devi vederlo.
Di questo autore non ho letto nulla, oltre a questo libro.
Spero domani di finirlo anch'io.
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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