https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/10/17/news/roma_ovidio_il_poeta_della_rivoluzione_in_mostra_a lle_scuderie-209182883/


O felice chi si consuma nelle battaglie di Venere! Voglia il cielo
che sia questa la causa della mia morte. (Ovidio)



«Non sorpassarla, con le tue vele al vento/ e non lasciarla andare innanzi a te./ Guadagnatela insieme, quella meta: solo allora/ quando ugualmente vinti giacciono/ la donna e l' uomo, pieno è il piacere»

(Ars amatoria II, 724-728).

Cosi il poeta nella piu' celebre delle sue opere ( insieme con Le metamorfosi)
Cosa impensabile all' epoca, assicurava che il piacere era maggiore se l' uomo e la donna raggiungevano contemporaneamente l' orgasmo.
L'amore di cui Ovidio intende essere maestro è esclusivamente l'amore sensuale: «lascivi praeceptor amoris».
Facile capire perche' cadde in disgrazia...troppo in contrasto con l'opera moralizzatrice di Augusto, che lo esilio'.
'Naturalmente ci sono altre interpretazioni...si dice che ebbe una relazione con Giulia,figlia di Augusto e moglie di Tiberio cantata dal poeta col nome di Corinna...
altri sostengono che copriva le avventure dell'altra Giulia ( Giulia minore) o che cospiro' con Agrippa Postumo contro Tiberio...chissa'.

«Due», scrive nei "Tristia", «sono le cause che mi hanno perduto: "un carme e un errore/ e di questo secondo debbo io tacere la cagione"».
Il carme, non v'è dubbio, è l'Ars amatoria, sull'inconfessabile «error» la critica moderna si è scervellata, con scarso risultato.
«Ho ormai compiuto un' opera - ebbe a scrivere - che non potranno cancellare né l' ira di Giove, né il fuoco, né il ferro, né il tempo divoratore e il mio nome resterà: indelebile».
Profezia avverata..
come dimostra a distanza di duemila anni questa mostra, Amori, miti e altre storie, fino al 20 gennaio 2019 alle Scuderie del Quirinale a Roma
Scusate se l'ho fatta un po' lunga.
Mi e' piaciuto molto anche questo articolo...se interessa...


http://www.ilgiornale.it/news/cronac...o-1589563.html