"L'eccesso di dolore per la morte è follia; perché è una ferita ai viventi, e i morti non la conoscono." Le parole di Senofane sono lo specchio della vita di César: dopo la perdita di Paz,
la donna che ha amato più di ogni altra, ha affidato il figlio ai nonni e arranca in quelli che crede essere gli ultimi giorni della sua vita.
Finché sulla soglia di casa appare Nana. Studentessa di architettura, greca, dice di essere la sua nuova vicina e come lui è appassionata di autori classici e mitologia greca.
Ma chi è questa ragazza solare ed evanescente che trascina César per le strade deserte dell'estate parigina? E poi oltre, verso isole vicine e lontane, verso un legame ritrovato con il figlio,
verso il futuro e la vita?

Dal web


Difficile rinchiudere in un solo genere questo bel romanzo,quasi lirico direi, sulla rinascita di un uomo che medita il suicidio ,distrutto dalla perdita della sua amata compagna.
L'incontro con una misteriosa ragazza greca di nome Nana, colta e bellissima, lo aiutera' a ritrovare se stesso.
Come? Tutto comincia quando lei , in attesa di risolvere un problema con le chiavi del suo appartamento, chiede al suo vicino in prestito la Teogonia di Esiodo.
I due si trovano a parlare di mitologia greca e di storia romana, ma anche di quella contemporanea. Nana trascinera' Cesar prima per le strade di Parigi in vespa e poi in Grecia
e sulla Costiera Amalfitana, fino in Giappone. Una specie di odissea moderna...d'altronde Nana
e' il diminuitivo di Athena....la dea greca che aiuto' Ulisse nelle sue avventure.
Anche se il finale non mi ha convinto del tutto, la lettura e' stata molto, molto piacevole . Un plauso quindi allo scrittore e giornalista francese che ha ottenuto numerosi riconoscimenti per "Immersione"
di cui questo e' il naturale seguito.
Lo consiglio a chi si vuole immergere nella cultura di miti antichi, di sirene e altri dei e nell'atmosfera estiva delle isole del Mediterraneo.

E poi di questi tempi, abbiamo bisogno un po' tutti di “credere nel meraviglioso”.