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Discussione: Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estes

          
  1. #1
    Logopedista nei sogni L'avatar di Estella
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    Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estes

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    Descrizione:
    Un intramontabile capolavoro di poesia, psicologia e spiritualità.
    Clarissa Pinkola Estés, psicanalista junghiana fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia: una forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.
    Non meno originale è il metodo utilizzato dalla studiosa che, attraverso un lavoro di ricerca ventennale, ha attinto alle fiabe e ai miti presenti nelle più diverse tradizioni culturali, per aiutare il lettore a scoprire chi è veramente, a liberarsi dalle catene di un’esistenza non conforme ai bisogni più autentici e a «correre» con il proprio Sé.
    Barbablù, La Piccola Fiammiferaia, Vassilissa, Il Brutto Anatroccolo................
    Fiabe udite durante l’infanzia e trasformate in magiche suggestioni per crescere interiormente.
    L’autrice trova un’analogia profonda tra donne e lupi, un legame psichico tra le due specie, poiché entrambe sono eleganti e istintive allo stesso tempo, fedeli sia col partner che con la comunità di cui fanno parte.
    Attraverso il racconto di fiabe, dalle più comuni a quelle più insolite, estrapolate in diverse culture e con elementi simili tra loro, Clarissa Estés racconta alcuni archetipi di donna che mostrano le diverse sfaccettature della sua natura. Per ogni fase della vita della donna esiste un racconto specifico.
    In ogni donna c'è una forza interiore, una creatura selvaggia e naturale, una forza potente, piena di buoni istinti, creatività appassionata e conoscenza senza età, curiosità, e che non andrebbe mai bloccata.
    Nel libro, l’archetipo della donna selvaggia si svela attraverso diversi personaggi, per far sì che le lettrici possano ritrovare sé stesse e riconnettersi con la propria essenza.
    Tra i diversi personaggi raccontati dall’autrice, un ruolo determinante è assegnato sicuramente a Vassilissa. Infatti, attraverso di essa, è possibile comprendere l’importanza dell’intuito femminile. Mediante la storia della protagonista russa, Estés spiega l’intuito come qualcosa di insito nella natura femminile e di tramandabile di generazione in generazione, come una sorta di potere che una madre affida alla propria figlia, perché ne faccia buon uso e lo tramandi a sua volta. La donna, grazie al suo istinto, è in grado di ascoltare, di avvertire determinate sensazioni e di vedere dentro.
    Attraverso la storia di questa ragazza si evidenzia l’importanza di affidarsi alle proprie forze, senza dover contare su nessun altro.
    Ciò è possibile soltanto liberandosi delle costrizioni che provengono dall’esterno e che abbiamo reso nostre; accettando le parti negative del nostro essere, senza reprimerle; non avendo paura di “scontrarsi” con la parte più bella della nostra natura, quella primitiva, più vera e cruda.
    Fidarsi del proprio istinto, però, non vuol dire essere irrazionali, poiché alimentando la nostra conoscenza, esso diventa sempre più saggio e consapevole.


    Prefazione
    Introduzione. Cantando sulle ossa


    1. L'urlo: resurrezione della Donna Selvaggia
    2. Inseguendo l'intruso: la prima iniziazione
    3. Alla scoperta dei fatti: il recupero dell'intuito come iniziazione
    4. Il compagno: l'unione con l'altro
    5. La caccia: quando il cuore è un cacciatore solitario
    6. Alla ricerca del branco: la grazia dell'appartenenza
    7. Il corpo gioioso: la carne selvaggia
    8. Autoconservazione: individuare trappole, gabbie ed esche avvelenate
    9. A casa: il ritorno a sé
    10. Acque chiare: nutrimento per la vita creativa
    11. Il calore: recupero della sacralità nella sessualità
    12. La definizione del territorio: i confini della collera e del perdono
    13. Cicatrici di guerra: il Clan delle Cicatrici
    14. L'iniziazione nella «selva subterrànea»
    15. Seguire come un'ombra: il «canto hondo»
    16. Il ciglio del lupo
    17. Postfazione. Storie come Medicine
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


  2. #2
    Logopedista nei sogni L'avatar di Estella
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    Ho voluto scrivere tutta la descrizione del libro perché l'ho trovata bellissima.
    Non ho letto il libro ma proprio ieri una mia cara amica me ne ha parlato e mi ha fatto leggere una pagina dove venivano citate Sylvia Plath, Anne Sexton, Billie Holiday e Frida Kahlo come esempi di "Donna Selvaggia", me ne sono subito innamorata e lo leggerò sicuramente.
    Inoltre questa scrittrice ha origini ispano-messicane e questo aumenta il mio interesse verso i suoi scritti.
    Qualcuno di voi lo ha letto?
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


  3. #3
    Senior Member L'avatar di Fosca
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    A me non è piaciuto...poi la società americana è ben diversa dalla nostra e molto di ciò che scrive è pura utopia...
    l'ho regalato

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  5. #4
    Master Member L'avatar di Enribello
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    " Consigliato agli uomini che osano correre con le donne che corrono con i lupi. " (Sam Keen)


    Che dire....sia le donne che i lupi hanno la mia simpatia
    Preso, lasciato, ripreso e ancora lasciato parecchi anni fa… va preso a piccole dosi secondo me. Non posso quindi dire di averlo letto tutto. L’ho regalato anche a due donne importanti della mia vita che lo hanno molto apprezzato. Una mi ha detto che lo tiene sempre sul comodino e ogni tanto lo legge in diversi periodi della sua vita per , parole sue,
    " poterne attingere al suo significato piu' profondo"
    ma questo non interessa a nessuno/a presumo….per esempio Fosca me lo avrebbe tirato in testa


    Questo libro e' un saggio di psicologia femminile ( l’autrice e’ psicanalista junghiana)
    che racconta delle storie , alcune classiche altre appartenenti ad altre culture.

    Qualsiasi donna si riconoscera’ credo in almeno una delle descrizioni che la scrittrice
    presenta. Alla fine delle 500 pagine ci sono le dieci regole dei lupi per conoscere il territorio della vita: mangiare, riposare, vagabondare, mostrare lealtà, amare i piccoli, cavillare al chiaro
    di luna, accordare le orecchie, occuparsi delle ossa, fare l’amore, ululare spesso.
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  7. #5
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Questo piace molto a una mia amica, io lne ho letto alcune pagine poi abbandonato, forse dovrei tenerlo anch'io sul comodino e leggerlo ogni tanto.

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