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Discussione: Il lungo addio...

          
  1. #61
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    Ogni volta che ti lascio, trattengo negli occhi lo
    Splendore del tuo ultimo sguardo. E allora
    Corro a rinchiudermi, spengo le luci, evito ogni
    Rumore perché nulla mi rubi un solo atomo della
    Sostanza eterea del tuo sguardo, la sua infinita dolcezza,
    La sua limpida timidezza, la sua fine estasi.
    Tutta la notte, con la punta rosata delle dita,
    Accarezzo gli occhi che ti hanno guardato.

    Alfonsina Storni


    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

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  3. #62
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    Cammini, a me somigliante,
    gli occhi puntando in basso.
    Io li ho abbassati anche!
    Passante, fermati!
    Leggi - di ranuncoli
    e di papaveri colto un mazzetto
    - che io mi chiamavo Marina
    e quanti anni avevo.
    Non credere che qui sia una tomba,
    che io ti apparirò minacciando...
    A me stessa troppo piaceva
    ridere quando non si può!
    E il sangue fluiva alla pelle,
    e i miei riccioli s'arrotolavano...
    Anch'io esistevo, passante!
    Passante, fermati!
    Strappa uno stelo selvatico per te
    e una bacca - subito dopo.
    Niente è più grosso e più dolce
    d'una fragola di cimitero.
    Solo non stare così tetro,
    la testa chinata sul petto.
    Con leggerezza pensami,
    con leggerezza dimenticami.
    Come t'investe il raggio di sole!
    Sei tutto in un polverio dorato...
    E che almeno però non ti turbi
    la mia voce di sottoterra.

    Marina Ivanovna Cvetaeva
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  4. #63
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    da "Odissea" 1938 - libro VI


    La Morte venne e si coricò al fianco di Odisseo;
    stanca per aver vagato tutta notte,
    le palpebre pesanti,
    bramava anche lei distendersi sulla riva col vecchio amico,
    sotto l'ombra di un salice, dormire anche lei un poco;
    posò lievemente le mani ossute sul
    petto dell'Arciere e così abbracciata la
    valorosa coppia precipitò nel sonno.
    Dorme la Morte, e sogna che esistano uomini vivi,
    che s'innalzino case sulla terra, e palazzi e regni,
    che vi siano giardini fioriti, e che alla loro ombra
    passeggino donne gentili e cantino le schiave.
    Sogna che sorga il sole, e che la luna illumini,
    che giri la ruota del mondo, e che ogni
    anno porti erbe e fiori, e frutti d'ogni
    sorta, e dolci piogge e neve;
    e compia un'altro giro rinnovando ancora la terra.
    Sorride di nascosto la Morte, lo sa bene ch'è un sogno,
    vento multicolore, fantasia della sua mente stanca,
    e tollera incurante che l'incubo la assilli.
    Ma pian piano si rianima la vita, la ruota prende slancio;
    la terra apre avida le viscere, penetrano pioggia e sole,
    infinite uova si schiudono, la terra brulica di vermi,
    muovono folti eserciti di uomini, uccelli, fiere,
    pensieri e si avventano per divorare la Morte addormentata.
    E una coppia di umani rannicchiata nelle grotte delle sue nari
    accende e attizza il fuoco, poi si prepara il pranzo,
    e al suo forte labbro sospende la culla del neonato.
    Sente un solletico sulle labbra, un formicolio alle nari,
    si scuote d'improvviso la Morte, così svanisce il sogno;
    per un attimo fulmineo ha dormito per
    quell'attimo ha sognato la vita.


    Nikos Kazantzakis
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  5. #64
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    Da un eterno esilio

    Da un eterno esilio
    eternamente ritorno
    e coi giorni mi volgo e mi confondo,
    vado, da me sempre più lontano,
    divelto per erbe prati e tempi
    d'ottobre
    e silenzi confidati agli orecchi
    da stelle e monti.

    Andrea Zanzotto
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  6. #65
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    Quando una persona muore

    Quando una persona muore
    rimane il suo mondo:
    le montagne lontane
    le case del quartiere
    e la strada la domenica
    attraversa un ponte di legno
    appena prima di portare fuori città.
    E il sole di primavera
    che verso il tardo pomeriggio
    raggiunge uno scaffale di libri
    e riviste, che senza dubbio
    un tempo erano nuovi.
    non è per niente strano.
    Ma ciononostante
    spesso mi ha stupito.

    Henrik Nordbrandt
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  7. #66
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    Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa
    e mi regalasse un un pezzo di vita,
    probabilmente non direi tutto quello che penso,
    ma in definitiva penserei tutto quello che dico.

    Darei valore alle cose non per quello che valgono
    ma per quello che significano.

    Dormirei poco, sognerei di più.

    So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
    perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.

    Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
    vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole
    e lascerei a nudo non solo il mio corpo ma anche la mia anima.

    Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio
    e aspetterei che si alzasse il sole.

    Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh. con un poema di Benedetti,
    una canzone di Serrat sarebbe la mia serenata alla luna.

    Bagnerei con le mie lacrime le rose
    per sentire il dolore delle spine
    ed il bacio vermiglio dei petali.

    Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
    non lascerei passare un solo giorno
    senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.

    Convincerei ogni uomo ed ogni donna
    che sono i miei favoriti e vivrei innamorato dell'amore.

    E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano
    quando pensano di smettere di innamorarsi quando invecchiano
    senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.

    Darei ad ogni bambino le ali
    ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.

    Ai vecchi insegnerei che la morte
    non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.

    Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini...
    Ho imparato che tutti, al mondo,
    vogliono vivere in cima alla montagna
    senza sapere che la vera felicità
    sta in come si sale la china.

    Ho imparato che quando un neonato afferra,
    per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
    il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.

    Ho imparato che un uomo
    ha diritto di guardare un'altro uomo
    dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.

    Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
    ma non mi serviranno davvero più a molto
    perchè quando guarderanno in questa mia valigia,
    infelicemente io starò morendo.

    Gabriel Garcia Marquez
    Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Bertrand Russell

  8. #67
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    L'imperatore del gelato

    Chiamate il fumatore di grossi sigari,
    il forte, e pregatelo di sbattere
    concupiscenti quagliate in tazze da cucina.
    Ciondolino fanciulle con indosso i vestiti usuali
    e ragazzi con fiori avvolti in vecchi giornali.
    D'ogni parvenza è giunto l'epilogo immutato.
    L'unico imperatore è l'imperatore del gelato.

    Qualcuno vada a prendere nel vecchio cassettone
    il lenzuolo che un giorno abbellì di ricami.
    Sia steso ora a coprirle anche il viso.
    Se i suoi piedi callosi spunteranno
    si vedrà quanto è fredda, quanto è muta.
    Risplenda nella lampada un barbaglio dorato.
    L'unico imperatore è l'imperatore del gelato.

    Wallace Stevens
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  9. #68
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    Oggi finalmente mi è arrivato il libro "Il nostro amore è come Bisanzio" di Henrik Nordbrandt, lo desideravo da tanto! Se vi capita, prendetelo!

    Quando ci lasciamo

    Quando ci lasciamo, lasciamo contemporaneamente
    tutti i luoghi in cui siamo stati insieme:
    i sobborghi abbandonati con le case annerite dal fumo
    dove abitammo un mese, città notturne
    di cui abbiamo dimenticato i nomi, e fetidi alberghi asiatici
    dove ogni tanto ci svegliavamo all'afa del mezzodì
    con la sensazione di aver dormito per mille e un anno.

    E tutte le piccole e impervie cappelle di montagna
    lungo la strada tra Atene e Delfi,
    dove le lampade a olio ardono per tutta la notte estiva

    lasciamo contemporaneamente, quando ci lasciamo.

    Henrik Nordbrandt
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  10. #69
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    Poiché non mi veniva nessuna parola
    (la parola era “addio” ma non riuscivo a dirla)
    ti ho dato il mio silenzio e ho ascoltato il tuo,
    e non è stato un vuoto, ma condivisa pienezza
    e ancora gioia, mentre accettavamo,
    come la terra, un nostro tempo di neve,
    bianco grembo d’attesa delle future estati.


    Margherita Guidacci
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  11. #70
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    Bellissima!
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #71
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    Quando saprai che sono morto
    non pronunciare il mio nome
    perché si fermerebbe
    la morte e il riposo.
    Quando saprai che sono morto di
    sillabe strane.
    Pronuncia fiore, ape,
    lagrima, pane, tempesta.
    Non lasciare che le tue labbra trovino le mie dieci lettere.
    Ho sonno, ho amato, ho
    raggiunto il silenzio.






    Ernesto Che Guevara
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
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  13. #72
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    "Dunque non ti ho detto addio
    amica mia mia amica
    e ora visiti le stanze
    con andatura lieve
    meno di una danza.
    Sei aria che sorride,
    che mi circonda amorosa
    il buio tra le spalle,

    sei soffio sul viso
    tutta sorriso sei,
    e sole insieme
    guardiamo le foglie
    piovere nel vento
    della città operosa."

    Chandra Livia Candiani
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
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  15. #73
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    Ha indossato la camicia, ha preso l'ombrello
    non ha detto parola
    nemmeno io.

    Dopo che se n'è andato
    sono rimasta innanzi allo specchio
    ho estratto la lingua
    per vedere se erano rimaste impigliate delle parole.
    Purtroppo ho visto solo muscoli e vene.

    Ho ritirato la lingua
    sono scoppiata a ridere
    la risata non è una parola - poi ho infranto lo specchio.

    Da quel momento
    ho continuato a infrangere specchi
    invano
    cercandone uno
    che non riflettesse
    più, uno specchio
    che infrangesse me.

    A'isha Arna'ut
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  16. #74
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    E TUTTO PASSERA'



    So che ci sono segni che mettono
    un limite alla mia vita...


    La Morte?
    Credo a lei come alla Primavera:
    più ansie che cure...
    (Però penso alla tomba
    e sento freddo, fratelli...)
    ….................................
    ….................................


    Un pomeriggio di autunno
    i fiori tremeranno nelle vostre mani,
    una volta, vostre profumate sensazioni
    e cadranno nella mia tomba, con la rinunzia
    dei bambini, cuori sanguinanti ...


    E tutto passerà...
    verrà il crepuscolo,
    tornerete, abbattuti, i più affezionati
    - dopo che mi avrete salutato - alle vostre case...
    penserete qualche ora alla morte,
    e tutto passerà ….


    Dopo verrà l'inverno
    e piangerà l'angoscia
    delle inquietudini di secoli
    nella mia vecchia emozione
    e filtrerà le sue lacrime,
    senza un aroma nuovo
    di mani affettuose,
    sopra il mio cuore...

    Maria Antonietta Le Quesna( poetessa cilena)
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  17. #75
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Canzone della fine del mondo


    Il giorno della fine del mondo
    L'ape gira sul fiore del nasturzio,
    Il pescatore ripara la rete luccicante.
    Nel mare saltano allegri i delfini,
    Giovani passeri si appoggiano alle grondaie
    E il serpente ha la pelle dorata che ci si aspetta.


    Il giorno della fine del mondo
    Le donne vanno per i campi sotto l'ombrello,
    L'ubriaco si addormenta sul ciglio dell'aiuola,
    I fruttivendoli gridano in strada
    E la barca dalla vela gialla si accosta all'isola,
    Il suono del violino si prolunga nell'aria
    E disserra la notte stellata.


    E chi si aspettava folgori e lampi,
    Rimane deluso.
    E chi si aspettava segni e trombe di arcangeli,
    Non crede che già stia avvenendo.


    Finché il sole e la luna sono su in alto,
    Finché il calabrone visita la rosa,
    Finché nascono rosei bambini,
    Nessuno crede che già stia avvenendo.
    Solo un vecchietto canuto, che sarebbe un profeta,
    Ma profeta non è, perché ha altro da fare,
    Dice legando i pomodori:
    Non ci sarà altra fine del mondo,
    Non ci sarà altra fine del mondo.




    Czeslaw Milosz
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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