Chi era davvero Cleopatra? Di lei non sappiamo quasi nulla, solo ciò che ci tramandano gli storici antichi.
Alberto Angela cerca il filo della matassa e forse lo scioglie, per far luce sui punti più oscuri del passato e ripercorrere le vicende di tutti i protagonisti.

Lo scenario si apre all’alba del 15 marzo del 44 a.C., il giorno della morte di Cesare, e si conclude nel 30 a.C. al tramonto della Repubblica con l’ascesa di Ottaviano al potere.
Questi quindici anni sono fondamentali per la storia antica e uno dei protagonisti principali è proprio lei: Cleopatra.
Ma come è riuscita una donna a svolgere una funzione chiave in questo passaggio cruciale?
Perché è lei il perno che regge tutto il quadro. Se non fosse mai esistita magari Roma non sarebbe diventata un Impero e, come dice l’autore, forse “noi non saremmo neanche nati”.
La sua fama è diventata leggendaria e la sua storia è stata trasposta in tutte le arti: pittura, teatro, scrittura e cinema.

Dal web

Prima di dire due parole fatemi citare Rupert che da un'altra parte scriveva:

“nei programmi scolastici italiani è sparita l'antichità (e secondo me questo è un crimine contro la cultura italiana e dell'intera umanità). Per questo motivo l'unica fonte di conoscenza della storia antica rimane la versione semplificata e spettacolarizzata della televisione e dei libri derivati dalle trasmissioni televisive. “

Purtroppo e' cosi ..secondo me il pregio che ha Angela e' quello di avvicinare un vasto pubblico grazie a una scrittura semplice ma coinvolgente.....meglio di niente.
A questo proposito metto due note dell’autore....una di seguito e l'altra in fondo.


(…)Esistono molti libri di storia antica, e sono preziose fonti inesauribili di informazioni, dati e citazioni. Ma spesso risultano troppo aridi perché mancano di “vita”. La storia è anche racconto. E’ possibile unire le informazioni storiche a uno stile narrato?
Associare il piacere della lettura di un romanzo al rigore di un testo “accademico”? Io credo di sì”. (pp15-16)


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Dico subito che la regina d’Egitto non e’ l’unica protagonista… perche’ in effetti quello che viene raccontato e’ il passaggio dall’eta’ repubblicana a quella imperiale (44 a.C. - 29 a.C)
Le Idi di marzo, le battaglie di Filippi, ( descritte molto bene…sembra di essere li)l’incontro con Antonio gli anni d’amore tra i due la battaglia decisiva di Azio, la fine tragica e l’inizio della nuova era di Ottaviano
. Come al solito il tutto e' sostenuto da una documentazione accuratissima* senza rinunciare al piacere della narrazione.
Non mancano informazioni sulla civilta' romana e alessandrina ( anche sulla cosmesi e sulla cura del corpo) e qualche aneddoto.
Qualcuno lo ha definito un “Harmony”... mi sembra un giudizio ingeneroso.
Certo ci sono pubblicazioni piu’ autorevoli ( penso a “Cleopatra una vita” della storica Stacy Schiff)
Un'altra critica rivolta ad Angela e’ che in un passaggio del libro paragona Cleopatra a Lady Gaga.
Ironia della sorte proprio Lady Gaga e Angelina Jolie sono in lizza per un nuovo film della Sony sulla regina d’Egitto
Comunque ho letto anche molte recensioni positive.

A me personalmente non ha detto nulla che non sapessi...ma sono sicuro che molti non sono a conoscenza delle trame e sottotrame di tutta l’appassionante vicenda..magari neanche che la regina non era di origine egizia ma greca.( apparteneva alla dinastia dei Tolomei che a quel tempo dominavano l’Egitto) E che fu oggetto di campagne diffamatorie ( oggi diremmo fake news) da parte di Ottaviano prima , e dai cristiani poi. Cosa affascina della sua figura?
Lo storico Cassio Dione scriveva : «Poteva soggiogare qualunque uomo, anche chi fosse stato restio all’amore e avanti negli anni»

Plutarco sosteneva che
aveva una voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi... era piccola, esile e spregiudicata".
D’altronde sapeva le lingue conosceva la retorica e sapeva di astri e medicine. Grande cultura e grande carisma…impensabile per le donne sue contemporanee.


Sulla sua fine cito testuale dal web:


"L’immagine della bella regina che muore facendosi mordere dall’aspide è nell’immaginario di tutti noi.
Studi recenti pero' ci dicono che non può essere andata così: quel serpente non vive in quelle terre.
Probabilmente la donna che seppe vincere Roma con il suo fascino si avvelenò più banalmente con un composto letale e il serpente, simbolo di Iside e venerato in Egitto, è solo un dettaglio indovinato per rendere la sua fine indimenticabile."


E , aggiungo io, l’ingresso nella storia e nella leggenda.

*
“Questo percorso ha richiesto la puntigliosa consultazione di una notevole quantità di materiali e di fonti, dai saggi scritti da storici, esperti e studiosi moderni ai testi degli autori antichi, alle descrizioni di scoperte archeologiche. (…)
A più di 2000 anni di distanza a volte ci si può basare solo sulle testimonianze e sugli scritti degli antichi. Con tutti i limiti che possono comportare (…).
Quindi come possiamo fare? Con l’unico approccio possibile. Se la realtà non c’è più, si possono fare ricostruzioni verosimili basate su ciò che sappiamo di allora, su dati archeologici e avvalendoci della consulenza di storici contemporanei.
Ogni parte “romanzata” di questo volume si basa su una fedele ricostruzione storica dei luoghi e delle abitudini dell’epoca.
Lo stile narrativo aiuta a “dare vita” alla storia vissuta che è rimasta appesa, spesso a brandelli, dentro quei preziosi testi antichi, purché il tutto venga eseguito in modo rigoroso o, in mancanza di informazioni, quanto più verosimile possibile.