Maurizio Milani - "Chi ha ciulato la Corrente del Golfo?" - Aliberti

"Non so perché a Pamplona non mollano i tori tutto l’anno. Poi vendono i diritti televisivi. Io mi abbono subito alla tv che fa vedere i tori scorrazzare per le vie con i matti per strada. Invece vogliono tutelare la tradizione.
Anche il calcio si è adeguato ai tempi. Per esigenze televisive tutti i giorni c’è una partita. Campionato di A, anticipo di B, posticipo, Champions, nazionale.
Perché Pamplona no?"





Non sappiamo se Maurizio Milani sia effettivamente – come sostengono tantissimi suoi colleghi, critici e addetti ai lavori – il migliore tra i comici italiani.
A noi basta sapere che Milani è unico.
È sufficiente prendere una frase a caso del suo sterminato repertorio per affermare, senza ombra di dubbio: «Questo è Milani». I lettori di Milani fanno parte di una piccola carboneria: si riconoscono tra loro, si scambiano citazioni, leggono i suoi libri immaginando la sua voce frusciare tra le pagine.

«Ieri sono stato buttato fuori da YouTube perché puzzo di vino».
Raccontare Milani a chi non lo conosce è come spiegare a voce la differenza tra due colori, o tentare di descrivere l’aroma del caffè: non si può. Milani bisogna assaporarlo pagina dopo pagina, lasciarsi trascinare nei suoi ragionamenti “molto completi”, buttarsi a capofitto nel suo personalissimo mondo. Una volta dentro, sarà difficile uscirne. La risata vi coglierà di sorpresa, spiazzante come una badilata.

Chi ha ciulato la Corrente del Golfo? è un libro ambientalista, o forse anti-ambientalista. Un libro che prende spunto dalla sparizione dalle cronache di certi elementi ormai vintage (come il buco nell’ozono, il circo o i Duran Duran) per raccontarci con ironia e feroce disincanto le contraddizioni del nostro tempo.
Un libro che potrebbe cambiare la vostra visione del mondo. O forse no. Bon, siamo a posto così.