"Quella notte, però, le era arrivato un sogno, finalmente luminoso, dopo tanti giorni bui.
Sto parlando con Mara: forse le sto dicendo quello che le ho scritto nelle ultime lettere e quello che le ho detto poi a voce. Alla sua sinistra c’è una donna bruna, che ha anche lei le sembianze di Mara. Allora guardo bene e mi accorgo che la ragazza con cui sto parlando non assomiglia a Mara: ha i capelli chiari e gli occhi chiari, del colore dei miei. Realizzo solo ora che sono io! Sono io, giovane e bella, di poco più di vent’anni, tutta intenta ad ascoltare. Il contatto tra noi è intensissimo e io mi perdo nei grandi occhi limpidi di questa giovanissima me."