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Discussione: Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi



    Azar Nafisi è una scrittrice iraniana che dal 1997 risiede negli Stati Uniti. Laureata in Letteratura inglese e americana all’Università dell’Oklahoma, torna nel suo paese e vi insegna letteratura per quasi diciott’anni. In aula si trova spesso studenti pronti a denunciarla se qualcosa di quello che insegna non è coerente con i principi della catechesi islamica. Quando sarà poi costretta a lasciare l'università, creerà un piccolo club del libro segreto, invitando a partecipare solo studentesse che nel corso dei suoi anni di insegnante ha considerato più intelligenti, più interessate…
    si parlerà di Lolita ,Il grande Gatsby, Orgoglio e pregiudizio, Cime tempestose… libri che l’Islam di Khomeini condanna…..ma si parlerà anche e soprattutto della difficoltà della vita delle donne in Iran, di mariti violenti, di matrimoni combinati, di violenze fisiche e psicologiche che ogni giorno per motivi futili queste donne sono costrette a vivere. Si parlerà della voglia di riscatto, di fuggire ma anche della paura di farlo. E si parlerà d'amore.

    dal web

    Non c’è da aggiungere molto a quanto scritto sopra. Letto un po' di anni fa.
    Un libro non facile, piu’ che altro per lo stile, impegnativo ….ci misi un po’ a finirlo...quindi chi si apprestasse alla lettura lo deve fare con l'animo giusto. Diciamo che e' un po' pesantuccio.
    Notevole per quello che racconta e per quello che rappresenta. Sette ragazze vestite di nero e coperte dal velo, varcano una porta,si liberano di vesti e veli,si sciolgono i capelli, ed entrano in un un altro spazio e in un altro tempo….in quello che diventera’ il loro rifugio .
    La lettura come via di fuga da una società che mette al bando tutto, anche l'immaginazione. Un atto d’amore verso la letteratura e la sua forza.


    Ogni fiaba offre la possibilità di trascendere i limiti del presente e dunque, in un certo senso, ci permette certe libertà che la vita ci nega. Tutte le grandi opere di narrativa, per quanto cupa sia la realtà che descrivono, hanno in sé il nocciolo di una rivolta, l’affermazione della vita contro la sua stessa precarietà… tutte le grandi opere d’arte… celebrano l’insubordinazione contro i tradimenti, gli orrori e i tranelli della vita. La perfezione e la bellezza del linguaggio si ribellano alla mediocrità e allo squallore di ciò che descrivono. Ecco perché ci piace Madame Bovary e piangiamo per Emma, perché leggiamo avidamente Lolita e il nostro cuore si strugge per la sua piccola, volgare, poetica e sfacciata eroina”.

    __________________
    Ultima modifica di Enribello; 08-March-2018 a 14:52 Motivo: errore di battitura
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #2
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    Lessi "Lolita" e mi sconvolse.
    Lessi "Lolita" prima di leggere "Leggere Lolita a Teheran" e mi dissi: "Questo è un libro da censurare!". Con tutto che mi ritengo una persona open-mind, questo è un libro da censurare.
    "Leggere Lolita a Teheran" mi colpì il nome e decisi di leggerlo nel mio primo viaggio in Iran (ormai 5 anni fà).

    E' un libro delicato, un libro che bisogna leggerlo con accortezza buttando via tutti i pregiudizi. Mi piacque molto.
    Lo consiglio.

    P.S.: So che non c'entra nulla "Lolita" con "Leggere Lolita a Teheran", ma il primo, realmente io lo censurerei dal mondo della letteratura. Lo scritto descrive i bambini di 5/6 anni con una voglia sessuale fuori dal comune. Mi veniva da vomitare mentre lo leggevo, mentre leggevo di come raccontava della peluria color oro sulla schiena dei bambini d'estate. Di come quella peluria sudaticcia facesse eccitare il protagonista... no, al solo pensiero ancora rabbrividisco!
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

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