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Discussione: Walt Whitman

          
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    Walt Whitman

    Walt Whitman (1819- 1892) è stato il cantore della democrazia americana che stava nascendo e crescendo assieme a lui.
    La sua poesia più famosa è "O Capitano! Mio Capitano" dedicata al presidente Abraham Lincoln resa celebre grazie alla citazione di Robin Williams nel film "L'attimo fuggente"

    O Capitano! mio Capitano!
    O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,
    La nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto,
    Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,

    Gli occhi seguono la solida chiglia, l’audace e altero vascello;
    Ma o cuore! cuore! cuore!
    O rosse gocce sanguinanti sul ponte
    Dove è disteso il mio Capitano
    Caduto morto, freddato.
    O Capitano! mio Capitano! alzati e ascolta le campane; alzati,
    Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
    I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
    Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
    Qua Capitano! padre amato!
    Questo braccio sotto il tuo capo!
    É un puro sogno che sul ponte
    Cadesti morto, freddato. Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
    Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
    La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
    Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
    Rive esultate, e voi squillate, campane!
    Io con passo angosciato cammino sul ponte
    Dove è disteso il mio Capitano
    Caduto morto, freddato.




    La poesia salverà il mondo
    Il mondo sottomarino,
    Foreste al fondo del mare, i rami, le foglie,
    Ulve, ampi licheni, strani fiori e sementi,
    folte macchie, radure, prati rosa,
    Variegati colori, pallido grigio verde,
    porpora, bianco e oro, la luce vi scherza
    fendendo le acque
    Esseri muti nuotan laggiù tra le rocce,
    il corallo, il glutine, l’erba, i giunchi,
    e l’alimento dei nuotatori
    Esseri torpidi brucan fluttuando laggiù,
    o arrancano lenti sul fondo,
    Il capodoglio affiora a emetter lo sbuffo
    d’aria e vapore, o scherza con la
    sua coda,
    Lo squalo dall’occhio di piombo,
    il tricheco, la testuggine, il peloso
    leopardo marino, la razza,
    E passioni, guerre, inseguimenti, tribù,
    affondare lo sguardo in quei fondi
    marini, respirando quell’aria così
    densa che tanti respirano,
    Il cambiamento, volgendo lo sguardo qui
    o all’aria sottile respirata da esseri che
    al pari di noi su questa sfera
    camminano,
    Il cambiamento più oltre, dal nostro
    mondo passando a quello di esseri
    che in altre sfere camminano.


    "Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono vasto, contengo moltitudini" – Do I contradict myself? Very well, then, I contradict myself; I am large – I contain multitudes.

    Tutte le più belle poesie di Walt Whitman sono raccolte nel volume "Foglie d'erba".


    Io credo che una foglia d’erba non valga affatto
    meno della quotidiana fatica delle stelle.
    E la formica è ugualmente perfetta, come un granello di sabbia,
    come l’uovo di uno scricciolo,
    E la piccola rana è un capolavoro pari a quelli più famosi,
    E il rovo rampicante potrebbe ornare i balconi del cielo.
    E la giuntura più piccola della mia mano qualsiasi meccanismo può deridere.
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    O me, ho vita!
    Domande come queste mi perseguitano,
    infiniti cortei d'infedeli
    città gremite di stolti,
    che vi è di nuovo in tutto questo?

    Risposta:

    Che tu sei qui
    che la vita esiste,e l'identità
    che il potente spettacolo continua
    e che tu puoi contribuire con un verso.

    Che senso può avere il mondo per noi e noi per il mondo? Si chiede il poeta;in che modo possiamo agire per non subire? E' la vita stessa che trova gli strumenti per far si che gli uomini non si abbattano,uno di questi è appunto la poesia ( così come la musica,la pittura,insomma,la bellezza).
    Nel film,infatti il professore fa ai ragazzi questa domanda: "quale sarà il tuo verso? "- per lasciare un segno della tua esistenza?
    Bella domanda! Come si può lasciare un segno in un mondo che vuole solo automi?

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    " E se io non fossi l'eroe? Se io fossi il cattivo? " Twilight

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    Io canto l'individuo

    Io canto l'individuo, la singola persona,
    Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa.

    L'organismo, da capo a piedi, canto,
    La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni
    della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna,
    E la Femmina canto parimenti che il Maschio.

    Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza,
    Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano,
    Canto l'Uomo Moderno.



    Per te, o democrazia
    Vieni, renderò il continente indissolubile,
    creerò la più splendida razza su cui il sole abbia mai brillato,
    creerò divine terre magnetiche,
    con l’amore dei compagni,
    con il diuturno amore dei compagni.

    Pianterà la fratellanza, folta come gli alberi lungo tutti i fiumi dell’America,
    e lungo le sponde dei grandi laghi, e su tutte le praterie,
    renderò inseparabili le città con le braccia l’una al collo dell’altra,
    con l’amore dei compagni,
    con il virile amore dei compagni.

    Per te questi da parte mia, democrazia, per servirti, mia donna!
    Per te, per te faccio vibrare questi canti.




    Odo cantar l'America

    Odo cantar l'America, odo i canti molteplici,
    Quelli degli operai, ciascuno canta il suo come di dovere,
    forte e giocondo,
    il falegname canta, mentre misura l'asse o la trave,
    Il muratore canta, mentre va al lavoro o ne torna,
    Il battelliere canta ciò che gli conviene sul battello,
    il marinaio canta sul ponte del piroscafo,
    Il calzolaio canta seduto al deschetto, il cappellaio in piedi,
    Il canto del boscaiolo, quello dell'aratore che la mattina si avvia ai campi,
    o durante il riposo meridiano, o al tramonto,
    Il delizioso cantare della madre, o della giovane sposa che lavora,
    o della ragazza che cuce o lava.
    Ognuno canta ciò che si addice a lui, a lei, e a nessun altro,
    Il giorno ciò che si addice al giorno - di notte la compagnia
    di giovani robusti e cordiali,
    Cantano a piena voce i loro forti canti melodiosi.



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    Vivere tra gli animali

    Credo che potrei vivere con gli animali, così placidi
    e dignitosi,
    Mi fermo e li osservo per ore e ore;
    Non si affannano mai, non si lagnano per la loro condizione.
    Non vegliano al buio a piangere i loro peccati.
    Non mi annoiano discutendo dei loro doveri verso Dio.
    Nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per mania
    di possedere,
    Nessuno s’inginocchia davanti a un altro, o a un suo simile,
    vissuto migliaia di anni fa,
    Nessuno è rispettabile o infelice sulla terra intera…



    La voce della pioggia
    E chi sei tu? chiesi all’acquata, che dolcemente pioveva,
    ed essa, strano a dirsi, mi diede questa risposta, ch’or qui
    traduco:
    della Terra sono il Poema, rispose dunque l’acquata,
    eterna mi sollevo impalpabile dalla terra, dal mare
    insondabile,
    su verso il cielo, donde, in forma vaga, totalmente mutata
    eppure sempre la stessa,
    discendo a lavare le aridità, i detriti, gli strati di polvere
    del mondo,
    e quanto in essi, senza il mio ausilio, sarebbe seme latente,
    non nato;
    perenne, di giorno, di notte, restituisco la vita all’origine
    mia, la abbellisco e purifico;
    (perché il canto, emerso dal suo luogo natale, dopo il
    compimento e l’errore,
    ascoltato o non ascoltato, debitamente con amore ritorna.)

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