Io canto l'individuo
Io canto l'individuo, la singola persona,
Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa.
L'organismo, da capo a piedi, canto,
La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni
della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna,
E la Femmina canto parimenti che il Maschio.
Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza,
Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano,
Canto l'Uomo Moderno.
Per te, o democrazia
Vieni, renderò il continente indissolubile,
creerò la più splendida razza su cui il sole abbia mai brillato,
creerò divine terre magnetiche,
con l’amore dei compagni,
con il diuturno amore dei compagni.
Pianterà la fratellanza, folta come gli alberi lungo tutti i fiumi dell’America,
e lungo le sponde dei grandi laghi, e su tutte le praterie,
renderò inseparabili le città con le braccia l’una al collo dell’altra,
con l’amore dei compagni,
con il virile amore dei compagni.
Per te questi da parte mia, democrazia, per servirti, mia donna!
Per te, per te faccio vibrare questi canti.
Odo cantar l'America
Odo cantar l'America, odo i canti molteplici,
Quelli degli operai, ciascuno canta il suo come di dovere,
forte e giocondo,
il falegname canta, mentre misura l'asse o la trave,
Il muratore canta, mentre va al lavoro o ne torna,
Il battelliere canta ciò che gli conviene sul battello, il marinaio canta sul ponte del piroscafo,
Il calzolaio canta seduto al deschetto, il cappellaio in piedi,
Il canto del boscaiolo, quello dell'aratore che la mattina si avvia ai campi,
o durante il riposo meridiano, o al tramonto,
Il delizioso cantare della madre, o della giovane sposa che lavora,
o della ragazza che cuce o lava.
Ognuno canta ciò che si addice a lui, a lei, e a nessun altro,
Il giorno ciò che si addice al giorno - di notte la compagnia
di giovani robusti e cordiali,
Cantano a piena voce i loro forti canti melodiosi.
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