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Discussione: Roberto Costantini - Trilogia del Commissario Balistreri

          
  1. #16
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Come mio solito ci metto un po' ma alla fine arrivo ... una sorta di Diesel delle recensioni.

    Roberto Costantini - "Tu sei il male"


    Rinunciando a quella che sembra una moda letteraria che tende a sovrapporre gli eventi accaduti in diversi momenti, Costantini segue rigorosamente la linea temporale che parte nel 1982 e termina nel 2006 costruendo una storia solida, molto ben congegnata ed estremamente complessa, ma con il pregio di non essere intricata al punto da privare il lettore del piacere di scoprirla man mano che scorrono le pagine, che, pur essendo tante, vanno via come le patatine all'ora dell'aperitivo.

    Ci sono molti ingredienti in questa storia: dal classico delitto irrisolto, alle trame oscure che si muovono nelle stanze ovattate del potere romano e Vaticano, dallo spaccio di droga, ai locali notturni, al gioco d'azzardo, fino alle problematiche dell'immigrazione e delle periferie degradate, il tutto visto attraverso gli occhi del protagonista Michele Balistreri.

    Balistreri è un giovane commissario di Pubblica Sicurezza, arrivato al suo grado lungo un percorso agevolato dall'influenza del padre e dal suo passato di estremista di destra e agente dei Servizi Segreti. E' un uomo cinico, che brucia in egual misura sigarette, donne e nottate in una Roma insonne, in una sorta di perenne giovinezza in cui non è mai tempo di assumersi le proprie responsabilità, ma l'omicidio di una giovane su cui aveva posato gli occhi come possibile, ennesima, preda sessuale, il giorno della finale dei Mondiali dell'82, fa calare su di lui l'ombra gelida di un senso di colpa che a distanza di ventiquattro anni lo avrà trasformato profondamente e lo costringerà a combattere una battaglia fino all'ultimo respiro contro i demoni del male da cui ha cercato inutilmente di fuggire fino ad allora.

    Un libro molto ben scritto, che, scandagliando la banale quotidianità del Male, descrive in modo realistico e del tutto verosimile le dinamiche interne ai luoghi del Potere in cui si tessono trame che, all'insaputa della maggior parte della gente comune, disegnano l'invisibile tela su cui si svolge la vita di un intero Paese.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  2. #17
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    “Tu sei il male” romanzo d'esordio dell'ingegnere ed insegnante Roberto Costantini, è la storia di un'indagine che si snoda tra le due vittorie mondiali della nazionale italiana di calcio, 11 luglio 1982 e 9 luglio 2006 ma narra anche i lati oscuri del nostro paese, tra trame nere, poteri forti e abusi di potere. Il protagonista Michele Balistreri, ex agente segreto e giovane commissario per ignavia e disinteresse prende con superficialità la scomparsa di una bella ragazza proprio il giorno della partita finale del Mundial spagnolo di cui non vuole perdere la trasmissione. Questa omissione segnerà la sua vita e quella di molte persone sino ad un altra finale, quella del Mondiale tedesco in cui il suicidio della madre della ragazza rimetterà in moto l'inchiesta che finirà per far luce su molti aspetti indecenti della vita politica e istituzionale italiana. Ispirato chiaramente a molte vicende di cronaca clamorose come il delitto di Via Poma, la scomparsa di Emanuela Orlandi e il delitto dell'Olgiata, “Tu sei il male” è una radiografia impietosa dell'Italia della fine del XX secolo secolo in cui sotto la superficie di un Paese che cerca la modernità, lavorano sottotraccia i mestatori e i faccendieri che ricamano i loro torbidi intrighi. Balistreri alla fine di questa dolorosa e delicata indagine riuscirà finalmente a dare un nome al male che ha travolto la sua esistenza, riscattando una vita vissuta oltre ilimiti.

  3. #18
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    salve,
    Ho letto "Tu sei il male" di Roberto Costantini.
    Il romanzo non mi ha particolarmente appassionato, tranne la parte finale.
    Leggibile, ma assolutamente non paragonabile con quelli scritti da Stieg Larsson.

  4. #19
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    salve,
    Ho letto "Tu sei il male" di Roberto Costantini.
    Il romanzo non mi ha particolarmente appassionato, tranne la parte finale.
    Leggibile, ma assolutamente non paragonabile con quelli scritti da Stieg Larsson.
    Mah ... prima di fare un confronto attendo la fine della trilogia di Costantini ma se devo fare un confronto tra i due romanzi iniziali direi che siamo più o meno in pareggio, poi per i dettagli de gustibus
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  5. #20
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    Mah ... prima di fare un confronto attendo la fine della trilogia di Costantini ma se devo fare un confronto tra i due romanzi iniziali direi che siamo più o meno in pareggio, poi per i dettagli de gustibus
    Se tu sei un Diesel, io ancor peggio: devo ancora procurarmelo! Ma Cecilia me lo presterebbe ed aspetto l'incontro.
    Mi incuriosisce molto. Ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  6. #21
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    Se tu sei un Diesel, io ancor peggio: devo ancora procurarmelo! Ma Cecilia me lo presterebbe ed aspetto l'incontro.
    Mi incuriosisce molto. Ciao
    Rosy
    Se riesci a leggerlo ti metti in pari con tutti noi prima che esca il secondo
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  7. #22
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    Se tu sei un Diesel, io ancor peggio: devo ancora procurarmelo! Ma Cecilia me lo presterebbe ed aspetto l'incontro.
    Mi incuriosisce molto. Ciao
    Rosy
    Presente! Ho già messo il libro da parte per quando ci vedremo
    Anch'io aspetterei ad esprimermi dopo solo uno dei tre romanzi di Costantini..

  8. #23
    Member L'avatar di Marmy
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    Alla faccia del diesel, arrivo adesso a dire la mia...
    Ho avuto modo di partecipare alla presentazione del libro durante il Salone e devo dire che il dialogo tra l'autore e la Bartlett mi ha intrigata molto e vorrei leggerlo. Per ora mi sono messa in coda in biblioteca, con questa mail me metto incoda anche con Cecilia/Rosy....

    (Non fosse che per il fatto che la sua presentazione mi ha permesso di stringere la mano e parlare con la Bartlett!)

  9. #24
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Come mio solito ci metto un po' ma alla fine arrivo ... una sorta di Diesel delle recensioni.

    Roberto Costantini - "Tu sei il male"


    Rinunciando a quella che sembra una moda letteraria che tende a sovrapporre gli eventi accaduti in diversi momenti, Costantini segue rigorosamente la linea temporale che parte nel 1982 e termina nel 2006 costruendo una storia solida, molto ben congegnata ed estremamente complessa, ma con il pregio di non essere intricata al punto da privare il lettore del piacere di scoprirla man mano che scorrono le pagine, che, pur essendo tante, vanno via come le patatine all'ora dell'aperitivo.

    Ci sono molti ingredienti in questa storia: dal classico delitto irrisolto, alle trame oscure che si muovono nelle stanze ovattate del potere romano e Vaticano, dallo spaccio di droga, ai locali notturni, al gioco d'azzardo, fino alle problematiche dell'immigrazione e delle periferie degradate, il tutto visto attraverso gli occhi del protagonista Michele Balistreri.

    Balistreri è un giovane commissario di Pubblica Sicurezza, arrivato al suo grado lungo un percorso agevolato dall'influenza del padre e dal suo passato di estremista di destra e agente dei Servizi Segreti. E' un uomo cinico, che brucia in egual misura sigarette, donne e nottate in una Roma insonne, in una sorta di perenne giovinezza in cui non è mai tempo di assumersi le proprie responsabilità, ma l'omicidio di una giovane su cui aveva posato gli occhi come possibile, ennesima, preda sessuale, il giorno della finale dei Mondiali dell'82, fa calare su di lui l'ombra gelida di un senso di colpa che a distanza di ventiquattro anni lo avrà trasformato profondamente e lo costringerà a combattere una battaglia fino all'ultimo respiro contro i demoni del male da cui ha cercato inutilmente di fuggire fino ad allora.

    Un libro molto ben scritto, che, scandagliando la banale quotidianità del Male, descrive in modo realistico e del tutto verosimile le dinamiche interne ai luoghi del Potere in cui si tessono trame che, all'insaputa della maggior parte della gente comune, disegnano l'invisibile tela su cui si svolge la vita di un intero Paese.
    Sto leggendo TU SEI IL MALE. Non riesco a staccarmi, devo farmi violenza.
    Credo di essere circa ad un terzo e mi ha preso molto.
    Rileggendo la tua recensione, Mauro, con un altro...occhio ( ora che ne conosco un pò la storia) , non solo sono perfettamente d'accordo con te, ma non so cos'altro potrò aggiungere alle tue parole.
    Vedremo.
    Certo è che anche Maura, se la conosco un pò, lo divorerà.
    Quanto mi piace questo personaggio Balistreri...mi piaceva quando era un cinico e giovane sciupafemmine, pieno di tormenti interiori...ancor di più ora, che è un uomo di mezza età acciaccato, deluso, con i tormenti decuplicati..
    ciao
    Rosy
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    M.Medeiros

  10. #25
    Sydbar L'avatar di sydbar
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    hihihihihi siiiiii genera dipendenza assoluta...per il sequel gennaio 2013 presumibilmente gennaio!!!! Confermato dalla casa editrice
    Vanità, decisamente il mio peccato preferito...

  11. #26
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    Dopo aver letto i vostri commenti, mi sono incuriosita anche io e l'ho preso. Ho bisogno di buone letture. Spero di non metterci troppo vista la mia lentezza degli ultimi tempi. Vi farò sapere.

  12. #27
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    GIURO che non riesco a staccarmi... voglio fare dei lavori ed invece LEGGO. Mi piace troppo; spero solo che l'ultimo terzo non mi deluda!
    Rosy
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  13. #28
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    Smile letto.

    TU SEI IL MALE.
    Da un pezzo non mi accadeva di leggere un giallo italiano con tanta velocità e con tanto gusto. Non vorrei ripetere giudizi già scritti da altri , per cui mi limiterò a qualche impressione veloce.

    Storia incalzante, di grande respiro.
    Un personaggio, Michele Balistreri, indimenticabile. Seguito attraverso due fasi della sua vita, agli antipodi tra loro.
    Nel 1982, giovane commissario di polizia arrogante e sciupafemmine, gaudente e menefreghista, alle prese con un delitto misterioso che sarà solo il primo di una lunga e tragica serie...
    Un uomo piuttosto antipatico, nonostante l'innegabile fascino.
    Lo ritroviamo poi nel 2006, trasformato: stanco, non in salute, depresso, che cerca di convivere con i suoi malanni e soprattutto con i suoi fantasmi. Un uomo che ha messo da parte le avventure facili e vive la sua età matura in modo solitario e tormentato.

    Come contorno, la storia degli ultimi cinquant'anni; storia di un'Italia piena di mali oscuri o palesi, capaci di essere scordati davanti ad una partita dei Mondiali di calcio....

    Ambienti più disparati: quello della buona borghesia; di alti prelati del Vaticano; degli extracomunitari, col famigerato quartiere Casilino 900 , abitato dai Rom....

    Una quantità di personaggi, tutti ben delineati, ma tale, da permettermi un consiglio: non interrompere la lettura per lunghi periodi, o si rischia di ...perdere il senso della storia, piuttosto complessa!

    Alcuni di questi personaggi ho amato particolarmente: la giornalista Linda, altra anima dolente , che proprio per questo non riuscirà ad approfondire la sua amicizia con Balistreri. E' impossibile fare cumulo di tanti tormenti messi insieme.....
    Poi Angelo Dioguardi, l'amico del cuore di Michele, la cui vita sarà per tutta la storia, nel bene e nel male, strettamente intrecciata a quella del commissario.

    Ho affermato in altre occasioni che amo i personaggi tormentati: Balistreri è promosso in pieno. Un incrocio tra il Kurt Wallander di Mankell, il commissario Erlendur di Indridason, il Ricciardi di De Giovanni, il Soneri di Valerio Varesi e molti altri ancora .....

    Credo questo romanzo possa essere l'equivalente italiano del primo Larsson; attendo il seguito della Trilogia annunciata!

    Unico appunto che potrei fare ( ma potrebbe anche essere la fretta con cui ho divorato il libro): il finale mi è sembrato un pò troppo "corposo", e ho fatto fatica a trovare il bandolo della matassa ed a tenerlo stretto! Molte problematiche che si intrecciavano, forse troppe in alcuni punti; il mio giudizio resta comunque pienamente positivo.
    E' un giallo "completo", che consiglio vivamente!!!
    Rosy

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    M.Medeiros

  14. #29
    Administrator L'avatar di Mauro
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    E lo sapevo che ti sarebbe piaciuto! Troppo ben fatto per non poter essere apprezzato dai palati fini.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  15. #30
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    E lo sapevo che ti sarebbe piaciuto! Troppo ben fatto per non poter essere apprezzato dai palati fini.
    Grazie Mauro!
    se ti riferivi a me, con Palati fini...TROPPO BUONO!
    ma stasera mi fa bene al cuore, perchè sono- come direbbe Montalbano -" di umore nìvuro...".
    Grazie ancora e buona notte,
    Rosy
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