Le nuove leve del giallo inglese. Tra gli eredi del grande patrimonio della narrativa poliziesca inglese, uno dei più dotati e creativi autori è senza dubbio Peter Lovesey.
Nato nel 1936 a Whitton, Lovesey ha insegnato in vari college letteratura inglese dal 1961 al 1975.
Nel 1970 pubblicò il suo primo giallo “Wobble to Death” che inaugura il ciclo dedicato al sergente Cribb ambientato nell'epoca vittoriana. A questo libro fanno seguito


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1971, The Detective Wore Silk Drawers
1972, Abracadaver
1973, La vacanza del cappellaio matto (Mad Hatter's Holiday), pubblicato da Sonzogno nel 1975, ristampato nel 2000 nella collana Speciali del Giallo Mondadori con il numero 26.
1974, Invitation to a Dynamite Party
1975, Un fantasma per Cribb (A Case of Spirits), stampato nel 2002 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2773.
1976, Swing, Swing Together
1978, ''La statua di cera (Waxwork), stampato nel 2002 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2793.

Lovesey scelse quel particolare periodo storico perché, come spiegò in un'intervista, “Per uno scrittore di mystery quel periodo è pieno di atmosfere sinistre, con ombre fuggenti che si muovono attraverso la nebbia per stradine illuminate malamente da lampioni a gas. Il più grande detective della narrativa, Sherlock Holmes, e il più famoso criminale realmente esistito e mai scoperto, Jack lo Squartatore, operavano in quel periodo. Io ho voluto tentare qualcosa di diverso, un “police procedural” applicato al mystery vittoriano, per dimostrare come dei veri poliziotti riescano a risolvere crimini senza il genio di Sherlock Holmes o l'ausilio dei moderni metodi forensi.
Nel 1975 quando capì di avere una strada da seguire nel campo del giallo, Lovesey abbandonò l'insegnamento e si dedicò a tempo pieno alla creazione delle sue particolari trame poliziesche che spaziano su tutto l'arco dell'immaginario giallo, dal romanzo storico al classico delitto della camera chiusa.
Nel 1987 diede alle stampe “Fotofinish per Bertie” primo atto di una trilogia sempre ambientata a fine Ottocento che ha per protagonista nientemeno che Albert Edward principe di Galles, che fu re del Regno Unito e Imperatore d'India dal 1901 al 1910 anno della sua morte.
“Bertie e i sette cadaveri” del 1990 e “Delitto al Moulin Rouge” del 1993 completano questo trittico di gialli che descrivono in modo dettagliato e convincente il mondo vittoriano di fine secolo.
Anche “Il falso ispettore” del 1982 è un giallo storico ambientato nel 1921 durante una crociera in cui tanti misteri sembrano insolvibili e in cui le sorprese si sprecano sino al colpo di scena finale.
Nel 1991 Lovesey presentò il suo personaggio più famoso Peter Diamond detto anche “l'ultimo detective” dal titolo del suo primo romanzo.
Dalla quarta di copertina del Giallo Mondadori n°2334:
“Il cadavere di una bella donna dai capelli ramati viene rinvenuto in un lago a breve distanza da Bath, nell'Inghilterra occidentale. Nessuno è in grado di identificarla. Non ci sono indizi né arma del delitto. Un'autentica sfida per il sovrintendente Peter Diamond, l'ultimo detective della vecchia scuola che rifiuta le moderne tecniche d'indagine e crede soltanto nel lavoro di gambe, nelle capacità deduttive, nei controlli incrociati, nelle domande e nelle risposte. E anche in questo caso Diamond applica i suoi metodi, nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita della donna. E mentre cerca di orientarsi tra ragazzini ribelli, orsacchiotti fabbricati a Taiwan, Mercedes nere e l'ombra incombente di Jane Austen, si aliena la collaborazione dei suoi superiori e degli indiziati.
Poi i “camici bianchi” decidono di avere abbastanza prove per incriminare qualcuno. Qualcuno che per Diamond è innocente e, a rischio di disastrose conseguenze personali. L'Ultimo Detective, continua a seguire sottili indizi nascosti tra gli storici edifici di Bath e intrecciati al passato letterario dell'antica città. Alla fine porterà alla luce una verità molto scomoda.”
Il grande successo arriso al romanzo ed al suo protagonista convinse lo scrittore britannico a dare seguito alle avventure di Diamond che proseguono con “Peter Diamond e la bambina senza nome” del 1992 in cui, dopo essersi ritirato dal CID per essere stato ingiustamente calunniato, trova lavoro nei Grandi Magazzini Harrods di Londra e indaga sul mistero del ritrovamento di una bambina giapponese di cui nessuno sa niente. E Diamond, dopo un viaggio denso di pericoli e di sorprese che lo porta da New York a Tokyo, riuscirà a sbrogliare l'enigma.
L'epopea di Diamond continua poi con:
1995, La chiamata (The Summons), stampato nel 1996 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2484.
1996, Il signore dell'enigma (Bloodhounds), stampato nel 1997 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2532.
1997, Diario di tenebra (Upon a Dark Night), stampato nel 1998 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2572.
1999, La camera segreta (The Vault), stampato nel 2000 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2657.
2002, Una questione privata (Diamond Dust), stampato nel 2003 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2815.
2003, Marea (The House Sitter), stampato nel 2004 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2842.
2007, La ballata degli impiccati (The Secret Hangman), stampato nel 2009 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2989
In “Una questione privata” Diamond viene accusato della morte di sua moglie e deve risolvere l'omicidio per non essere condannato ma con un colpo di genio riesce a scoprire l'assassino malgrado la difficoltà del compito.
Altri romanzi di Lovesey senza protagonista fisso sono:
1983, Morire dal ridere (Keystone), stampato nel 1984 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 1853.
1986, L'acre sapore del sidro (Rough Cider), stampato nel 2001 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2715.
1989, Amiche per la pelle (On the Edge), stampato nel 1990 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2164.
2000, The Reaper
2005, Circolo di fuoco (The Circle), stampato nel 2006 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 2907.
2008, Cacciatori di teste (The Headhunters), stampato nel 2011 nella collana Il Giallo Mondadori con il numero 3044.
Uno dei suoi romanzi più intriganti e premiati è “Il signore dell'enigma” in cui alcuni omicidi impossibili avvengono nella cerchia dei “Segugi” appassionati di gialli e che sono contrassegnati da poesie rivelatrici. Un giallo in cui si sprecano tanti riferimenti ai grandi maestri del genere da John Dickson Carr a Umberto Eco.
A chi gli ha chiesto in quale direzione andrà il giallo Lovesey ha risposto: “L'età dell'oro della detective novel è finita prima del 1940. Il romanzo hard boiled non è durato molto più a lungo. Mentre ora hanno più spazio thriller di spionaggio alla Follett o Le Carrè. Contengono tutte le varianti della vecchia “morality story”, il loro impatto è forte e continuerà ad esserlo. Se potessi, è una strada che imboccherei anch'io.”
Malgrado la sua modestia invece Lovesey ha indicato come il giallo è ancora vivo e ha ancora molto da dire, coniugando gli schemi classici con innovazioni tematiche e adeguati aggiornamenti ai tempi attuali.

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