Il protagonista del libro è David Kepesh, professore universitario che ha intenzione di tenere un corso sul tema della ricerca del piacere, sul desiderio sessuale e le sue conseguenze nei rapporti sociali. La storia del professore è narrata da lui stesso attraverso ricordi risalenti alla sua infanzia, alla sua giovinezza da “libertino fra gli eruditi, erudito fra i libertini”, fino ad arrivare al presente della narrazione. Le esperienze con due giovani e disinibite ragazze svedesi, le (presunte) perversioni pensate e attuate, la lotta che presto si genera tra razionalità e passione, l’incontro con Claire, la donna che sposandolo, dovrebbe porre fine a tutto ciò e tutto ciò che ne consegue, che ovviamente non vi anticipo per non rovinarvi il gusto della lettura.

dal web

Libro del 1977…particolare da non sottovalutare, la rivoluzione sessuale e’ appena alle spalle. Roth non piace molto al pubblico femminile…scrive di sesso in maniera troppo esplicita ,troppo diretta e a volte i suoi personaggi risultano antipatici
Eppure questo romanzo, un intreccio di autobiografia e cose personali, non parla solo di questo.
Il tema centrale e’ il desiderio. La ricerca di una vita tranquilla fatta di una relazione stabile e l’assoluta impossibilita’ di starci dentro.Il tutto condito da ironia e sarcasmo che sono un po’ il suo marchio di fabbrica.Scrittura colma di riferimenti culturali da Franz Kafka e Saul Bellow passando per Sofocle, Dostoevskij, Shakespeare e Checov.
Significativo questo breve passo citato dall’autore attraverso una studentessa del suo corso che, rispetto alla filosofia di vita di Anton Cechov, scrive così:

Nasciamo innocenti, patiamo atroci disillusioni prima di accedere alla saggezza, viviamo nella paura della morte… e a compensare il dolore non abbiamo che frammenti di felicità”.
Sono 234 pagine...prima parte noiosetta la seconda piu' scorrevole con aneddoti anche simpatici.Mi e' piaciuto il dialogo finale con Claire. Secondo me non e' tra i migliori dello scrittore ,ma si puo' leggere.