Metà di un sole giallo racconta un drammatico periodo della storia contemporanea africana (1967-1970): la lotta del Biafra per raggiungere l'indipendenza dalla Nigeria, con la conseguente guerra civile che costò la vita a più di un milione di persone e secondo alcune stime quasi altri due milioni di morti di fame e miseria.

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E' la storia di molte Afriche: quella sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l'arma del sarcasmo, entrambe appartenenti all'elite nera nigeriana di etnia igbo, colta ed emancipata; l'Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo, l'Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella di uno scrittore inglese, Richard, innamorato dell'Africa e di Kainene. Tutti questi mondi vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d'indipendenza della repubblica del Biafra dalla Nigeria sfocia in una tragica guerra civile. Superfluo aggiungere che in Biafra sono concentrati i maggiori giacimenti di petrolio del Paese.
Il mezzo sole giallo era il simbolo della bandiera indipendentista del Biafra, e questo libro insolito e inusuale, molto bello e scorrevole, è schierato e raccontato dalla parte del Biafra.