Manca poco al tramonto quando il cielo grigio e nero che incombe sulla città di Haven si accende di un rosso infuocato. Ma quel bagliore non proviene dal sole calante che tenta di illuminare uno degli ultimi giorni che precedono il Natale. È il rosso violento di un incendio scaturito sulla cima di una collina in periferia, nella cittadina abbandonata di Eden Crossing. Il respiro del fuoco non ha lasciato scampo: l’eccentrico tempio che accoglieva il reverendo Tobias Manne e i suoi adepti è ora un sepolcro ardente con decine di vittime. La profiler Anna Wayne e il detective Lucas sono arrivati troppo tardi per impedire quel suicidio rituale... ma qualcosa appare assurdamente incongruo. Qualcuno è riuscito a dominare il fuoco, a farsene padrone. E forse quello non è un suicidio collettivo, ma la più efferata delle stragi, messa in atto da una mente visionaria e geniale. Perché esiste soltanto una cosa più affascinante e pericolosa del manipolare il fuoco: manipolare le menti. Mentre in città la notte arde di altri fuochi, Anna e Lucas devono sfidare il tempo per riuscire a elaborare un profilo del killer, ricostruire la storia delle vittime e individuare la più sfuggente delle ombre, prima che uccida ancora. Ma ogni indagine ha un prezzo, e quando sia Anna sia Lucas scoprono che quel caso affonda le radici nel loro passato, nei loro segreti, sono costretti a chiedersi se possono davvero fidarsi l’una dell’altro... O se invece, come predicava il reverendo Tobias Manne, non sia il momento di compiere l'ultimo passo: accettare

Bellissimo questo thriller che non ha niente da invidiare ai grandi americani. Fin dalla prima pagina ci troviamo catapultati nell’orrore che cresce pagina dopo pagina, incendi, esplosioni, agguati… credetemi, mi aveva messo parecchia angoscia, tutti quei delitti efferati! Sulle prima sembravano scollegati, ma piano piano si comincia ad intravedere il disegno dell’assassino! Il finale è bello e insospettabile. Purtroppo non sapevo che facesse parte di una serie, invece avrei fatto bene a leggere prima quello che lo ha preceduto perché ai protagonisti accadono cose piuttosto complesse, traumi, morti, tragedie personali che li segnano indelebilmente e li portano ad essere quello che sono, persone solitarie e particolari con comportamenti atipici che li rendono invisi ai colleghi. Comunque a grandi linee si capiva bene lo stesso, l’autore ci accenna ai fatti precedenti per permettere al lettore di seguire e capire senza troppe difficoltà. Lo consiglio a chi ama il cuore in gola.
Cercando qualche notizia su questo bravo, bravissimo autore che non conoscevo, ho scoperto che … non esiste! Si tratta di uno pseudonimo che nasconde … chi? Non si sa, ma almeno è (pare) un italiano e questo non può che farmi piacere