Protagonista del romanzo è Giacomo... l’autore ci avverte con una nota iniziale, che l’unica analogia con Casanova è la cittadinanza e la fuga dal carcere alla quale si è ispirato come inizio del romanzo. Il protagonista trova rifugio a Bolzano dopo la fuga da Venezia, e dove la sua fama lo precede. A Bolzano però vive il conte di Parma, che anni addietro aveva sfidato in duello Giacomo per aver tentato di sedurre la bella Francesca, sua promessa sposa.
Giacomo riceverà prima la visita del conte,che lo prega di spegnere il sentimento amoroso che non ha mai abbandonato Francesca, e che lui solo in età avanzata ha capito che l’amore è la forza più tenace di tutto l’universo, nessuna potenza può piegarlo, e quindi prega il libertino di liberarla.
Sigillano quindi un patto. Ma le cose andranno diversamente da come le hanno concepite per Francesca…

Dal web

Libro all’ inizio non scorrevolissimo, dall’ ambientazione settecentesca e dall’ impostazione teatrale .
Se avete voglia di sapere tutto
sull’ amore, sull’ egoismo e l’illusione che genera, sui ruoli che inverte , sulla sete di un appagamento impossibile ...leggetelo.
La recitazione/ finzione qui viene rappresentata dall’ allegoria delle maschere
“Ci sono tante maschere tra noi che dovremo toglierci una dietro l’altra prima di poter vedere i nostri volti” .
Marai ti trascina dentro “la recita” scrivendo pagine appassionate di notevole valore letterario, confermandosi un virtuoso della parola. Il cuore del romanzo e’ costituito dai lunghi monologhi dei tre protagonisti ( straordinario secondo me quello di Francesca).

" Ma io so che l'Unica rimane tale soltanto finché è ricoperta dai veli misteriosi e dai drappi segreti del desiderio e della nostalgia."