Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire «supereroe». Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui
Il romanzo racconta con intelligenza e simpatia la nasce, e a poco a poco capisci che sí, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosí sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con Mio fratello rincorre i dinosauri Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla.

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Il romanzo racconta la storia vera di questa famiglia “meravigliosamente normale”di Castelfranco Veneto…che riesce ad affrontare con la forza dell’amore e dell’unione, l’arrivo del quarto figlio con la sindrome di down. Per Giacomo,voce narrante, e’ difficile accettare la diversita’ del fratellino…poi col passare degli anni riesce a conoscere e accettare quel modo strano ma entusiasta di vivere. Lo fa raccontandoci con tono scanzonato vari episodi di vita, dalla nascita al liceo, che fanno sorridere e riflettere. Lo aiuteranno in questo percorso anche l’amico Vitto, i compagni della sua band musicale Scar e Brune e la ragazza per cui prova un sentimento Arianna.Una figura sopra le altre per me e’ il padre che insegna a tutti come l’ironia possa diventare una chiave di lettura per affrontare in modo giusto gli eventi della vita. Il giovane autore classe 1994 ha avuto come tutor Fabio Geda ( autore tra gli altri de “Nel mare ci sono i coccodrilli”) che lo ha aiutato nella stesura del libro.
Nelle ultime pagine ci sono i riferimenti all’intervista che Giacomo fa a suo fratello e che ha spopolato su You Tube, “The simple interview”