PASSAGGIO NOTTURNO di Vincenzo Cardarelli



Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella
collina
ch'io riveggo di notte,
passando in
ferrovia,
segnata di vive luci.
Odor di stoppie bruciate
m'investe alla
stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.
Ma
il treno fugge. Io vo non so dove.
M'è compagno un amico
che non si desta
neppure.

Nessuno pensa o immagina
che cosa sia per me
questa
materna terra ch'io sorvolo
come un ignoto, come un
traditore.

Vincenzo Cardarelli

Nota.Questa è una poesia che
amo molto, al di là del fatto che si "svolga" di notte....
Mi ha sempre affascinata questo ritratto del
passaggio in treno, nella notte, di quest'uomo che
non può, forse non vuole fermarsi , nel suo paese...

Rosy