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Discussione: Nelle terre estreme - Jon Krakauer

          
  1. #1
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    Nelle terre estreme - Jon Krakauer

    Sto leggendo "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer.


    "Nell'aprile del 1992 Chris McCandless si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell'Alaska. Due anni prima, terminati gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva lasciare la civiltà per immergersi nella natura, influenzato anche dalle letture di London e Thoreau. Non adeguatamente equipaggiato, senza alcuna preparazione alle condizioni estreme che avrebbe incontrato, venne ritrovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte Monte McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane. Jon Krakauer si imbattè quasi per caso in questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato, e scrisse un lungo articolo sulla rivista "Outside" che suscitò enorme interesse. In seguito, con l'aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del lungo viaggio del ragazzo: due anni attraverso l'America all'inseguimento di un sogno. Questo libro, in cui Krakauer cerca di capire cosa può aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, è il risultato di tre anni di ricerche."
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  3. #2
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    Nelle terre estreme - Jon Krakauer

    Finito con grande fatica "Nelle terre estreme", ho iniziato "A United Kingdom. L'amore che ha cambiato la storia" di Susan Williams, altrettanto faticoso da leggere. Non sono molto fortunata con le scelte di lettura ultimamente, ed entrambi sembravano avere trame molto interessanti.

    Immagino che siano due dei pochi casi in cui il film sia meglio del libro.

    "Londra, 1947. Seretse Khama, sudafricano di nobili origini, è salito al trono del protettorato britannico del Bechuanaland (il futuro Stato del Botswana) a soli quattro anni, anche se la reggenza del Paese è affidata allo zio. Dopo aver terminato gli studi superiori a Oxford si trasferisce a Londra per svolgere il praticantato come avvocato, e lì conosce e si innamora perdutamente di Ruth Williams, giovane impiegata dei Lloyd’s di Londra, e la sposa. Il matrimonio misto genera scandalo sia presso il governo sudafricano – che all’epoca dava il via alle politiche dell’apartheid – sia presso i capi del protettorato. Comincia così una guerra a colpi di pregiudizi e potere tra il Sudafrica, il Governo della Regina e il piccolo protettorato britannico del Bechuanaland. Nel 1951 Seretse e sua moglie vengono condannati all’esilio. La tenacia dei due giovani sposi, il loro amore e il desiderio di giustizia renderanno la loro storia d’amore un commovente manifesto romantico, uno dei più struggenti della storia dei diritti civili di tutti i tempi."
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #3
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    Finito con grande fatica "Nelle terre estreme"
    Come mai? Per il modo in cui è scritto o per la storia in sè? Più di una volta mi sono incuriosita per questo libro, ma poi alla fine non l'ho mai letto, mi sembra troppo doloroso.

  5. #4
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    Come mai? Per il modo in cui è scritto o per la storia in sè? Più di una volta mi sono incuriosita per questo libro, ma poi alla fine non l'ho mai letto, mi sembra troppo doloroso.
    La storia -vera - poteva essere molto interessante, se solo fosse stata raccontata dall'inizio alla fine. Invece il libro parte dalla fine, togliendo quindi ogni illusione, e dando molto (troppo?) spazio alle ricerche effettuate da un giornalista, che ripercorre il cammino del protagonista e intervista chi l'ha incontrato, e racconta pure di altre escursioni in terre estreme.
    Si fosse limitato a raccontare l'avventura di Chris McCandless dall'inizio alla fine, cercando anche di capirne le motivazioni, sarebbe stato molto più intrigante. Invece è il resoconto di anni di ricerche dedicate alla ricostruzione del viaggio di Chris, volte a dimostrare se fosse uno sprovveduto incosciente o solo un viaggiatore estremo sfortunato.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  7. #5
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    se fosse uno sprovveduto incosciente o solo un viaggiatore estremo sfortunato.
    Secondo te?

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  9. #6
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    Secondo te?
    Non lo so. Immagino comunque lo sgomento e i sensi di colpa della famiglia.


    « Ho avuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio e che Dio vi benedica! »(Scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus)
    Il 12 agosto scrisse il suo ultimo messaggio e, il 6 settembre, due cacciatori rinvennero i suoi resti, pesanti solo 30 kg. Il ragazzo ventiduenne morì di fame (ma c'è anche chi sostiene che la morte sia sopraggiunta a causa di un avvelenamento da una bacca di una pianta simile ad una patata).
    « C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo »
    (Dalla lettera di McCandless scritta all'amico Ronald Franz)

    (Nelle terre estreme di Jon Krakauer)
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  10. #7
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    Non lo so. Immagino comunque lo sgomento e i sensi di colpa della famiglia.
    Mi sa che ho fatto bene a non leggerlo, non credo che mi piacerebbe. Potrei perfino ritrovarmi a pensare che si tratti proprio di uno sprovveduto incosciente, il che non mi farebbe di certo amare questa lettura

    Grazie, Daniela, le tue opinioni sono sempre utilissime!

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